*Judy's Pov *
Quella notte non avevo dormito molto, ero molto agitata e non vedevo l'ora che arrivassero le undici per risentire la voce di quel qualcuno,per sapere il suo nome ma sembrava che non volesse fare giorno. Finalmente la sveglia segnava le otto quindi decisi di alzarmi,lavarmi e vestirmi così da essere già pronta per le 9.30,feci colazione con un cornetto al cioccolato e un bicchiere di succo d'ananas. Alle 9.25 presi il libro e con le cuffie nelle orecchie mi diressi presso il parco,alla mia solita panchina e iniziai a leggere,sembrava fossero passati solo pochi minuti quando la sveglia,che avevo in precedenza impostato per le 10.50,iniziò a suonare. Piena di felicità ma anche ansia perché lui non si presentasse,corsi al posto del giorno precedente e aspettai guardando insistentemente l'orologio finché non arrivarono le undici. Setti in attesa,senza captare nessun segnale per quelle che mi sembrarono ore. Dopo un po' sentii una voce. "Sono qui!" Urlai entusiasta. "Sei tornata!" Ribatté la voce. Annuì ma non credo che lo vedesse. "Come stai?" "Bene tu?" "Ora bene." Ed era vero, mi sentivo sollevata e speravo che ci fosse davvero qualcuno e non fosse un brutto scherzo della mia mente. "Senti ma non riesci a passare?" Domandai con un pizzico di speranza nella voce. "Ci provo." Aspettai di vedere il volto del mio interlocutore ma una forte esplosione mi spazzò via. L'impatto fu contro un albero e per qualche minuto fui incapace di alzarmi. "Eh,stai bene?!" Mi disse lui preoccupato. Mugolai per il dolore e cercai di alzarmi,mentre quello continuava a chiamarmi preoccupato. A piccoli passi riuscì ad avvicinarmi a quella sorta di barriera. "Sto bene." Confermai. Sentì un sospiro sollevato dall'altra parte. "Non è stata una buona idea..."ammise triste. "Quindi non possiamo vederci?" Domandai sconfortata. "Temo di no." "Peccato,avrei tanto voluto vedere il viso del ragazzo con cui condivido la vita in questa città " dissi sarcastica,per scacciare via l'amarezza che era rimasta dopo quel tentativo inutile di vederci. Una risata amara fu la sua risposta,mi decisi a cambiare argomento, "come sei finito qui?" Passarono alcuni minuti e iniziai a preoccuparmi,iniziai a credere che si fosse già stancato di me come avevano fatto molti altri prima di lui "Sei ancora qui?"ancora nulla stavo per andare via quando "Ricordo solo che era sera,che era successo qualcosa che mi aveva davvero fatto arrabbiare,poi l'aria fresca ma non troppo e infine una luce abbagliante e un corpo legato al mio,poi il buio" lo avevo immaginato mente mi raccontava quella storia,anche se non bene come avrei voluto poiché non sapevo quale fosse il suo viso,la storia era molto triste,infatti mi accorsi di avere le gote bagnate, guardai la barriera cercai in tutti i modi di provare a vederlo,pensai anche di esserci riuscita ma la sua voce mi riportò alla realtà "tu invece,come ci sei arrivata?" "Non ricordo nulla del motivo per cui sono arrivata qui,ricordo solo che ero alla festa della mia migliore amica Kate,ero nel bagno con Josh il mio migliore amico e stavamo parlando di un ragazzo che gli piace,se dovessimo uscire da qui non dirgli che ti ho detto che è gay,quando abbiamo sentito bussare alla porta,poi il buio più totale." Un urlo agghiacciante mi fece sobbalzare "Stai bene?" gli chiesi,ma la sua risposta fu soltanto un altro urlo, iniziai a tirare pugni a quella sorta di barriera,cercando di romperla,ma nulla e impotente iniziai a piangere cercando di consolarlo "Hey,cerca di stare calmo e cerca di parlare con me" e dopo un altro urlo mi disse "Fa davvero male" "Ma cosa? Cos'è che ti fa male?" Cercai di apparire più calma possibile "Ho un dolore allucinante alla testa" mi disse lui con voce flebile. "Allora ascoltami,chiudi gli occhi e massaggiati le tempie,poi dimmi come va!" lo esortai "Non passa e fa male" si sentiva dalla sua voce che il dolore era lancinante "ascoltami allora,vai a casa e riposati se riesci a venire domani, ci troviamo alla stessa ora qui" "Ma non voglio lasciarti" mi disse sconsolato. So che la situazione non era delle migliori,ma quell'affermazione mi fece sorridere e gli Risposi "Tranquillo,avremo altre occasioni per parlare e stare insieme,ora vai a riposarti" e poggiai la mano sulla barriera con uno stupido sorriso sulle labbra e le gote bagnate dalle lacrime.
||Hola! Ecco il capitolo 8,devo dire che tengo molto a questo capitolo perchè mi ha davvero commossa scriverlo,nel prossimo aggiornamento pubblicherò il POV di Logan,ma per adesso godetevi questo mettete mi piace,commentate se volete..e niente vi adoro!
ALL THE LOVE <3||
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It's a Promise.
RomanceAbitare in una città come questa non è molto facile,ma per me è diventata ormai un'abitudine. La mia vita è un susseguirsi di eventi ogni giorno sempre uguali,scanditi dalle lancette di un orologio che segna le ore di giorni sempre gli stessi ormai...