Il castello di tronco d'albero.

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Un bel sole svettava alto e caldo nel cielo,il castello si ergeva fiero con due torrette uguali,per altezza e larghezza.
Klimla li attendeva davanti la torretta destra,con due rondini,due gatti e due elfi. Tutti accolsero Leslie calorosamente,e iniziarono a porle domande sul luogo dove vivesse,sugli umani,sulle sue abitudini.
Dopo un po' una musichetta,riempì l'aria e tutte le creature,seguendo Brid e Borr,i due elfi che stavano suonando due violini,iniziarono a muoversi,cantare o ballare a ritmo.
Leslie,dapprima frastornata,decise di lasciarsi guidare dalla musica.
Nel frattempo,Hoenir,era corso a prendere la sua chitarra,e prese parte al momento di gaudio,così.
Nonostante suonasse da poco,era veramente appassionato e tutto ciò,era evidenziato dal sorriso infantile che spuntava sulle sue labbra,ogni volta che suonava.
Leslie,istintivamente si avvicinò a lui,con l'intenzione di continuare a parlargli,non appena la musica fosse finita.
Aveva tante cose da chiedergli,ma soprattutto,si chiedeva,se avrebbero scelto lui come suo compagno di avventura,era sicura che sarebbe stato adatto.
Nonostante avesse accettato la missione,inizialmente spinta da indicibile entusiasmo,adesso la pervadeva una sensazione di lieve inquietudine,come se dovesse affrontare qualcosa di troppo grande e credesse che qualcosa sarebbe andato storto e non sarebbe riuscita a portare a termine l'obiettivo,non da sola,almeno.
Era la prima volta che sentiva su di sé così tanta responsabilità,ma sapeva anche che,rinunciando o fallendo,avrebbe avuto sulla coscienza il destino di un intero villaggio.
Si portò le mani alle tempie,come se volesse trattenere una fuga di pensieri.
''Ehi,mi sembri veramente agitata,vieni a sederti sull'erba,respira e stai tranquilla''.
Leslie sussulto'.
La musica era finita,le creature erano disposte in cerchio e lei era rimasta incantata e con la testa tra le mani,Hoenir intanto,continuava a parlarle ma non riusciva a cogliere il senso delle sue parole,le arrivavano alle orecchie come in un eco,però avrebbe continuato ad ascoltare la sua voce,sempre. Calma,pacata,sembrava che volesse solo incoraggiare,solo comprendere e aiutare. Non aveva mai sentito una voce simile nel suo mondo,ne' conosciuto qualcuno così.
''Leslie,piccola umana,noi capiamo la stanchezza e magari,il doversi abituare ad un nuovo luogo,ma adesso ti è stata posta una domanda,per quale assurdo motivo,osservi i papaveri rossi e i fili d'erba,e non ti degni nemmeno,non dico di rispondere,ma almeno di rendere noto a noi,se ti è tutto chiaro?'',a prendere la parola,era stato Borr,e se anche ,apparentemente mostrava tranquillità e accondiscendenza,sembrava essersi infastidito dalla palese distrazione,(o forse era disinteresse?),di Leslie.
''Avete ragione,scusate,davvero. Il viaggio deve avermi stancato parecchio,ma questa è davvero l'avventura più importante della mia esistenza. Non credevo di poter vivere mai tutte le emozioni che ho provato in questi giorni,e quindi,credo che oltre a essere stanca,sono pure incredula e frastornata. Mi auguro con tutto il cuore di riuscire a ridare speranza a questo mondo,grazie al mio operato.''
Gli astanti accompagnarono le sue parole con un lungo applauso sincero,poi Liviers e Hoenir,dissero che la giovane avrebbe dovuto recuperare le energie,prima della grande partenza e tutti convennero che avevano ragione.
Così,fra giubilo e ringraziamenti,i tre si allontanarono per addentrarsi nel castello. Non era molto ampio ma era veramente sontuoso,e non aveva niente da invidiare ai castelli degli umani. Un ingresso con una scalina in legno con intarsi,abbagliava i visitatori. In ogni scalino gli elfi artisti del legno,avevano raffigurato dei personaggi che Ancient Moon,avrebbe dovuto ricordare.
Al termine della lunga scalinata,due corridoi suddividevano il castello e le vite dei suoi abitanti.
Imboccarono il corridoio a destra,e Leslie poté notare decine di stanze con arazzi alle pareti e il pavimento coperto di tappeti raffiguranti momenti storici importanti.
In fondo al corridoio,si fermarono,davanti ad una porta socchiusa.
''Ecco,questa sarà la tua stanza,dentro ci sono un letto,una piccola toilette,un armadietto con dentro dei vestiti che Klimla ha fatto cucire su misura per te,e una finestra,perché tu possa sempre vedere il sole e i papaveri rossi'',disse Hoenir,mentre Liviers,replicò,pragmatico,''Sei noioso quanto un filosofo umano,pff. È solo un posto comodo nel quale,la giovane potrà dormire,con tutto quello che ci sarà da fare,non credo avrà nemmeno il tempo di pensieri esistenziali su sole e fiori''.
Leslie rise ,divertita.
''Va benissimo comunque. Non vedo l'ora di partire e iniziare questa grande avventura''.

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