Byrgir.

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Foreste di pini,suonatori di flauti e alpon,laghi ghiacciati e casette di legno,minuscole e isolate.
Camminavano da un giorno,o poco di più,e avevano visto tanto,Leslie si era persino affezionata al suo cavallo e nonostante facesse abbastanza freddo,niente la infastidiva.
Se avesse potuto,si sarebbe fermata a riflettere su quello che le stava accadendo,ma non c'era tempo e l'amuleto doveva essere trovato. Ad ogni costo.
Hoenir la precedeva di pochi passi,e sembrava incoraggiare ogni sua mossa.
"Dove ci troviamo,esattamente,adesso?'',chiese con curiosità.
''Non manca molto,a dire il vero,ma fra poco ci fermeremo,vedrai. Andremo a Godrun,dimora della fata Byrgir,dove sosteremo e ci saranno consegnate le mappe per continuare questo viaggio. La montagna incantata,nella quale Loki ha costruito quella torretta, è un luogo enigmatico,infido e oscuro e pochi si sono spinti fin là.
Non arriva mai la luce del sole e un castello invisibile torreggia in cima.
Si narra che il terribile Loki,costruì il castello,in seguito alla battaglia di Bagvir,durante la quale,la comunità elfica,cacciò i nani da Ancient Moon.''
''Ma se il castello è invisibile, come lo troveremo?''
''È invisibile solo per le creature di Ancient Moon,per questo motivo,abbiamo bisogno di un'umana per risolvere la missione. Tutto quello che so,mi è stato raccontato da Byrgir,lei ha mandato alcune sue ancelle,sotto mentite spoglie di farfalle.''
Camminarono ancora un po',in preda ciascuno dei suoi pensieri,quando,sul limitare della foresta,si intravide un castello rosso porpora,e davanti la facciata principale,li attendeva una deliziosa fatina,minuta e graziosa.
Quando si accorse della loro presenza,si preoccupò di essere accogliente,fece portare i cavalli,nelle stalle da due scudieri e poi,concentrò la sua attenzione su di loro.
Indossava un abitino rosa confetto e aveva capelli nero corvino e pelle candida,ma ciò che si notava maggiormente,era l'attenzione per ogni particolare che riguardava gli altri. Immediatamente chiese loro se il viaggio era stato faticoso,se avevano voglia di rifocillarsi,prima di condurli nella Sala delle Mappe.
Dissero all'unisono che avevano molta fame,e allora,sorrise,in modo sbarazzino,''Oh,capisco. Non preoccupatevi. In sala da pranzo ho fatto allestire un banchetto,con tutto ciò che un palato possa desiderare''.

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