Le mappe.

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Terminato il banchetto,Hoenir e Leslie,furono ricevuti,nella sala del Congresso,dalla fata.
La sala era molto ampia e spaziosa,e molte piante arricchivano lo stile semplice ed essenziale della stanza,in contrapposizione alla sontuosita' delle altre camere del castello.
Byrgir fece cenno ai due,esitanti in attesa,di sedersi su dei morbidi e grandi cuscini posti su dei tappeti colorati.
Quando furono abbastanza comodi,dalla manica destra del suo vestito rosa,prese una piccola chiave d'ottone,su cui era raffigurato un serpente mozzato,si alzò e si avvicinò al vaso di una pianta,e lo mise,senza riflettere a testa in giù,esattamente sotto,c'era una fessura e Byrgir vi infilò la chiave.
Immediatamente le foglie della pianta,cambiarono colore e consistenza e divennero fogli arrotolati,Byrgir li prese man mano che l'inchiostro si tracciava,su quelle che all'apparenza erano comuni piante.
Quando ebbe finito,tornò a sedersi placidamente sui suoi cuscini,come se avesse fatto il gesto più normale del mondo.
Leslie aveva gli occhi sbarrati e aveva seguito l'intera operazione,estasiata, mentre Hoenir,era impaziente di conoscere la destinazione che avrebbero dovuto intraprendere.
La fata,sorrise lievemente,con lo sguardo furbetto di una bimba dopo una marachella,e così facendo,ripose la minuscola chiave,da dove l'aveva estratta e con estrema cura,srotolo' le mappe.

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