Il treno viaggiava veloce sui binari. Il mio stomaco era una massa di corde tirate e la testa non voleva smettere di pensare alla notte appena trascorsa con Maurice, al sogno, al suo corpo sotto il mio; che, da un lato mi distraeva dall'ansia dell'esame ma dall'altro...
Quando arrivai davanti all'aula dove si sarebbe tenuto l'esame l'ansia era alle stelle. Mi guardai intorno. Vidi gli altri tutti presi a leggere e rileggere gli appunti. Io non lo volli fare. Avevo studiato, avevo seguito le lezioni. Quello che sapevo, sapevo. Non mi avrebbe di certo aiutato rileggere tutti gli appunti nelle ore prima dell'esame per acquisire la conoscenza di aspetti che non avevo acquisito nei giorni precedenti. Seguii il mio istinto, come sempre facevo e mi misi seduta su una delle panche libere. Le cuffie nelle orecchie e la musica a palla. Il primo studente entrò ed usci nel giro di 10 minuti. Dall'espressione del viso capii che era andata male.
Il secondo rimase nella stanza 45 minuti, così come i successivi. Quindi, l'esame sarebbe durato 45 minuti. Cosa gli avrei detto al professore in 45 minuti?
Il terrore mi stava facendo avere una mezza crisi di panico. Sentii il mio nome. Presi un lungo respiro ed entrai. 45 minuti volarono. Risultato finale 30. Quando il professore mi riconsegnò il libretto universitario disse: "Non voglio darti 30 e lode perché hai solo questo esame di Linguistica generale. Ma te lo saresti meritato"
Quando uscii mi circondarono gli altri studenti/compagni di corso. Mi riempirono di domande.
Risposi gentilmente a tutti con la voglia matta di andarmene fuori da li al più presto possibile.
Come avevo previsto, la stanchezza mi colpì tutta insieme.
Provai a prendermi un cappuccino. E dato che mi trovavo a Siena, approfittai per andare alla libreria ad ordinare i libri per il corso successivo che sarebbe iniziato in due settimane.
Mentre sorseggiavo il cappuccino mi trovai a scrivere a Maurice il messaggio in cui gli dicevo del 30 e quello che il prof mi aveva detto; piuttosto che a Kate. Eppure avevo sempre scritto a lei ogni notizia in anteprima, prima di Maurice. Le cose stavano cambiando e la paura di perdere la mia amica d'infanzia mi strinse il cuore. Sapevo che a lei Maurice non piaceva, ma eravamo una coppia io e lui in quel momento e desiderai tanto che Kate cambiasse idea su di lui. Ero innamorata di Maurice, nonostante cercassi debolmente ancora di negarlo. Ma appunto la voce della negazione stava diventando sempre più lieve e presto non l'avrei più udita. Maurice mi chiamò mentre stavo scrivendo la notizia a Kate.
"Ciao vampirella..allora dobbiamo festeggiare eh?"
"Ciao dj! Ma ora festeggiare mi sembra esagerato..."
" ma che esagerato! Un 30 che sarebbe stato un trenta a lode se non fosse stato l'unico esame che hai messo nel tuo piano di studi , di Linguistica Generale, per me significa un successo!"
"E come vorresti festeggiare?" chiesi maliziosamente.
" non mi tentare Vampirella con la malizia, che sto facendo una faticaccia a non strapparti i vestiti di dosso ogni volta che ti vedo..."
A chi lo dici! Pensai io.
" allora?" dissi ancora maliziosamente. Sorrise sommessamente facendo finta di non aver sentito la mia malizia.
" a che ora torni a casa? "
"prendo il prossimo treno. Quello delle 13.28 se non erro, quindi dovrei arrivare a Torrita alle 14.25..ma vorrei riposarmi un po', sono davvero stanca..." dissi smettendo di giocare.
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Maurice: Spin Off
Любовные романыMaurice:la vita comincia di notte In una discoteca del centro Tosacana il giovane dj incontra Geena. Fra i due nasce una storia travolgente ma non tutto é oro quello che luccica. Il successo lo cambia notevolmente e la perdita dell'...