RIVELAZIONI

36 0 0
                                    

Il profumo del caffè aveva inondato la casa.

Mi svegliai stirandomi sulle lenzuola sgualcite. Maurice non era accanto a me, lo trovai in cucina. Aveva preparato la colazione. Indossava i pantaloni della tuta grigia e la canottiera attillata nera, che metteva in risalto la tonicità del suo torso, aveva i capelli arruffati e gli occhiali. Mi guardò sorridendo e disse:

"Avrei voluto farti una sorpresa e portarti la colazione a letto...ma ti sei svegliata prima..."

"...sei tu a viziarmi adesso...." dissi guardando il vassoio quasi pronto a partire per la camera.

Vi aveva messo il tè con lo spicchio di limone, i toast e due croissant al cioccolato.

Non mi sfuggì la rosa rossa. Lo guardai stupita. Ancora sorridente disse avvicinandosi al mio viso:

"buon anniversario mon cherie...oggi sono 2 mesi che stiamo insieme..."

Già, erano solo due mesi.

Due mesi che sentivo come degli anni, non perché si stava trasformando tutto in una routine, Maurice era una continua sorpresa,ma perché sentivo di conoscere quel giovane uomo davanti a me da una vita.

"Buon anniversario a te mio sexy dj.." dissi sorridendo lusingata, senza allontanarmi troppo dalle sue labbra.

Guardai la cucina, notai che aveva anche messo un po' in ordine.

"wow..ma da quanto sei sveglio?"

"da un paio di ore..." disse oscurandosi un po' in volto.

"cosa c'è Maurice, è successo qualcosa?"

"no...solo un incubo...Era talmente vivido che non sono riuscito a riprendere sonno. È la prima volta che mi succede da te...così per non disturbarti mi sono alzato..."

"ne vuoi parlare?"

"No, preferisco di no. C'è di sicuro una spiegazione razionale. Abbiamo mangiato molto ieri per il nostro Yule e con lo psicologo stiamo muovendo dei tasselli nella mia psiche che potrebbero aver causato il tutto..."

"ok come vuoi...comunque, se cambi idea ti ascolto volentieri. A volte parlare è come esorcizzare. Se tieni tutto dentro l'incubo potrebbe ripetersi..."

Lo accarezzai dolcemente e sfiorai  le sue splendide labbra con un bacio.

Arrivò il postino e suonò alla porta, interrompendo quello che stava diventando la parte preferita delle mie giornate con lui: i nostri baci. Passavamo ore ed ore a baciarci ed accarezzarci. Amavo come baciava, adoravo mordicchiargli le labbra carnose. Riusciva a trasportarmi verso mondi lontani solo con i suoi baci.

Mi allontanai svogliatamente da quelle labbra e scesi.
Il postino aveva un pacco per me. Veniva dal Tibet. Era di mia nonna.

Lo aprii. Maurice mi osservava attentamente in silenzio.

Vi trovai un braccialetto antico d'oro con un rubino al centro. Aprii il biglietto allegato. Le mani mi tremavano. Maurice si avvicinò e cingendomi per i fianchi, mi tirò verso di se, iniziando a leggere anche lui, le parole di mia nonna insieme a me.

Nel biglietto era scritto:

"Mia adorata nipote,

il tempo su questa terra per me sta giungendo ad una fine.

Questo bracciale lo tramandiamo da madre a figlia dagli inizi dei tempi, ma come ben tu sai, tua madre non ne vuole sapere di seguire il mio cammino. Non mi rattrista perché so che questo cammino era destinato a te. Era scritto nelle stelle il giorno della tua nascita. Sei una guerriera nata. Hai affrontato la morte fin dal tuo primo respiro e l'hai sconfitta già una volta. Tu per me, oltre che la mia nipote prediletta sei come una figlia, quindi mi sembra giusto passarlo a te direttamente.

Maurice: Spin OffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora