Capitolo 16

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Suonò il campanello e Caterina scese. Si era vestita in modo elegante, meno eccentrica del solito, d'altra parte era un giorno speciale.
Andarono in centro, sparlando un po' di tutto e tutti e ridendo di alcuni episodi accaduti nelle ultime settimane. Un passo, un altro passo. Non era possibile. Era surreale. Sperava di sognare. Era Lui. I loro sguardi s'incrociarono ma le loro bocche non pronunciarono un monosillabo come se non si fossero scritti un'ora prima, come se fossero estranei, sconosciuti. Eppure, nonostante tutto quell'odio apparente, gli angoli delle loro bocche andarono verso l'alto facendoli sorridere. Ma non uno di quei sorrisi malefici o falsi, ma uno di quelli veri, sinceri, come quello di un bambino piccolo quando vede sua mamma tornare la sera dal lavoro.
Si passarono accanto, le loro spalle si sfiorarono e il loro respiro si fermò.
Tutto ciò si svolse in una frazione di secondo che a loro sembrò però durare un'eternità.
Quella semplice magia si dissolse però nel giro di qualche attimo; ritornarono al mondo reale, fatto di lacrime, falsi sorrisi e delusioni.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 31, 2017 ⏰

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