Non posso stare senza te

Capitolo 10

 - Ehi, possiamo parlare?-.
- Mattia puoi lasciarci da soli?- Adesso erano solo loro due con il mondo intorno, come quel 23 gennaio di anni prima.–Allora? Che vuoi?-. Le sue parole ruppero quel silenzio.
- Allora, non so come iniziare... l'altro giorno ho visto su Ask quella foto e ecco, non capisco il perché l'hai messa.- Non ci fu bisogno di spiegare di quale immagine stesse parlando.
- Hai visto cosa le ho fatto?- disse lui con tono di sfida. Caterina sapeva benissimo a cosa si stava riferendo, aveva notato come la collana fosse tutta sciupata ma fece come se non avesse sentito.
- Non capisco perché l'hai messa-. Avrebbe voluto sentirsi dire che l'aveva fatto perché gli mancava.
- Perché sì-.
- Che cazzo di risposta è?- disse in modo aggressivo Caterina. Si stava incazzando. Lui rise. – Per favore puoi rispondere?-. Silenzio. - Anzi lo sai che c'è? Forse non ho bisogno di una risposta, lo so da sola- continuò lei. Iniziava ad esserci tensione. – Tu lo hai fatto solo per i like, non per altro. Ormai sei così. Vuoi l'applauso? Complimenti. Sei diventato una persona di merda.- Non era riuscita a frenare quelle dure parole.
- Ma che cazzo dici? Non mi interessa affatto la popolarità! Lo vuoi capire?-. Non lo aveva mai visto così arrabbiato. La sua mascella era serrata. Non distolse lo sguardo, continuò a fissarla. –Tu mi hai rovinato la vita-.
Queste parole uscirono dalla sua bocca come bestemmie e se ne andò.
Caterina rimase di ghiaccio. Lì, in piedi, immobile. Aveva detto davvero quella frase? Forse l'aveva sognata o almeno così lei sperava, non era potuta andar davvero così. Caterina si era immaginata tutt'altra scena del loro dialogo. Non avrebbe mai creduto che sarebbe rimasta da sola con un gran vuoto dentro.
Sentiva i suoi occhi colmi di lacrime ma sapeva perfettamente che sarebbero rimaste imprigionate. Le altre ragazze piangevano anche in pubblico, ubriache o no, ma lei non era "le altre", lei non lo avrebbe mai fatto.