Capitolo 18

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Arrivammo davanti al Duomo, da quando abito qui a Milano l'ho visto soltanto 3-4 volte, ma ogni volta che ci rivengo é sempre come se fosse la prima volta.
"Ti piace?" mi chiese Matteo
"Si tanto e a te?" risposi
"Beh si ci vengo spesso" disse ridendo
"Si hai ragione che scema" risposi ridendo con lui
"Ma no non é vero" disse mettendomi una mano nella schiena per farmi avvicinare a lui
Andammo a sederci sopra i gradini del Duomo, dopo avergli fatto una foto..
"Ancora non ci credo che mi hai portata qui"
"Ti porterei ovunque"
"Grazie mille"
"Non devi ringraziarmi" disse sorridendo Ricambiai il sorriso, scompigliandogli i capelli un gesto che mi piace tanto fare e che piace anche a lui..
"Ti piace che ti tocchi i capelli?" chiesi
"Si tanto" disse attorcigliando i miei
"E a te piace che ti attorcigli i capelli?"
"Tantissimo"
"Mi piacciono tanto i tuoi capelli" disse con un sorriso dolcissimo
"Grazie, anche a me piacciono i tuoi sono mobidissimi"
"Ma grazie pure i tuoi"
Guardai l'orologio e per poco non mi venne un colpo, sono le 13:20 tra 10 minuti devo essere a casa e devo ancora prendere la metropolitana, per arrivare alla fermata dell'autobus per portarmi a casa in 10 minuti di certo non riuscirò a fare tutto.
Mi alzai di scatto e presi lo zaino
"Che succede?" mi chiese Matteo agitato
"Sono le 13:20, tra 10 minuti devo essere a casa" risposi più agitata di lui
"É gia così tardi é passato in fretta il tempo.." disse dispiaciuto
"Eh già.." risposi anche io dispiaciuta
Ci avviammo verso la metro, sarebbe passata tra due minuti. Presa la metro, arrivammo alla fermata dell'autobus, Matteo deve prendere un pullman diverso dal mio..
"Ti é piaciuta questa giornata?" chiese guardandomi negli occhi
"Si molto grazie mille" risposi guardandolo
"Ma figurati.." disse dandomi un bacio sulla guancia
"Sei sempre così carino con me" dissi arrossendo
"E tu sempre così dolce" rispose lui accarezzandomi la guancia
Ci abbracciammo e salutammo, mi avviai verso la fermata dell'autobus.. Chiamai a mia mamma ma non rispose, allora provai a chiamare mio papà
"Pronto"
"Ciao papà"
"Sarah ciao, dove sei finita?"
"Sono sull'autobus é arrivato in ritardo.."
"Va bene, io sto andando a lavoro la mamma e Lucas ti stanno aspettando per iniziare a mangiare"
"Okay dille alla mamma che tra 5 minuti sono li"
"Perfetto, dai ci vediamo stasera devo scappare sono già in ritardo"
"Si si va bene, ciao papà buon lavoro"
"Grazie tesoro, buon pranzo a te ciao"
"Grazie papà ciao"
Chiusi la telefonata e nel frattempo arrivai a casa, presi le chiavi e aprì il cancello e poi il portone, appoggiai lo zaino all'ingresso e mi tolsi il giubbotto. Andai in bagno a lavarmi le mani e poi in cucina.
"Ciao mamma, ciao Lucas" salutai
"Ciao Sarah" risposero in coro entrambi
"Scusatemi se sono arrivata in ritardo" dissi
"Tranquilla sorella infondo sono soltanto passati 5 minuti"
"Dove sei stata di bello?" mi chiese mia mamma
"Ehm.. Sono stata in città"
"Si questo l'avevo capito.. Ma dove di preciso?"
"Ehm.. Al Duomo" dissi con voce bassissima
"Al Duomo?!" esclamò mio fratello
"Che cosa?!" disse mia mamma
"Si al Duomo" risposi io con determinazione
"Ma Sarah mi dovevi chiedere il permesso per andare li"
"Si lo so scusami mamma ho sbagliato"
"Che sia la prima ed ultima volta che ci vai senza avvisare, credevo che stessi qui nei dintorni non che te ne andassi dall'altra parte della città!" disse mia mamma arrabbiata
"Mamma hai ragione, scusami non lo farò più.." risposi sapendo che aveva ragione
"Dai mamma non prendertela" intervenne mio fratello
"Scusami" ripetei io
"Eh va bene, comunque lo sai che se le cose me le chiedi io te le concedo" disse in tono più calmo
"Si lo so"
Mangiai poi salì in camera a studiare geografia e a fare qualche esercizio di matematica. Nel bel mezzo del mio studio di geografia sentì che qualcuno bussa alla porta.
"Avanti" urlai
É mio fratello, entrò e si sedette nel mio letto
"Cosa ti serve?" chiesi
"Nulla volevo sapere come stai" disse
"Sto bene grazie, tu come stai?"
"Anche io sto bene"
"Ti sei divertita al Duomo?"
"Si parecchio, ho fatto anche una foto"
"Sono contento, sei andata con Matteo vero?"
"Ehm.. Si ci sono andata con lui"
"Non é che tra voi sta scoccando la scintilla?" disse ridendo
"Ma cosa.. No!" risposi io alzandomi dalla sedia "Va bene va bene scusami"
Mi sedetti vicino a lui e dissi "Beh forse qualcosa.."
"Che cosa?! Raccontami tutto" disse sorpeso e contento
"Guarda che sto scherzando scemo"
"Dimmi la verità, vi siete baciati?"
"Ma cosa dici no!"
"Mmh se lo dici tu"
"Eh certo che lo dico io, chi dovrebbe dirlo!" dissi ridendo
"Si si, comunque stai attenta"
"Tranquillo Lucas"
Mi sorrise e mi abbracciò. Mio fratello é sempre stato premuroso nei miei confronti, c'é sempre quando ho bisogno di qualcuno con cui parlare, con cui confidarmi e la stessa cosa spero di essere io per lui. Dopo la chiaccherata con mio fratello ripresi a studiare..

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