Venne acquistata una bambola nei pressi di Sapporo, su Tanuki-koji, da un ragazzetto di diciassette anni, Eikichi Suzuki, per fare un innocente regalo alla sua piccola sorellina,Okiku, di appena due.
La bambina fu felicissima del pensiero fatto dal fratello, e giocava ogni dì con quella bambola. La amava con tutto il suo cuore.
Purtroppo, però, la bambina si ammalò di colpo e morì poco dopo aver preso questa forte febbre, e i genitori tennero nel tempio di famiglia la bambolina per ricordo.
Passarono gli anni e la bambolina non subiva, come logico che sia, cambiamenti. Se non fosse per i capelli, che stranamente incominciarono a crescere. Fu questo l'inizio della leggenda di questa bambola, forse posseduta dallo spirito della loro bambina deceduta anni prima.Negli anni della seconda guerra mondiale, Eikichi, ormai diventato grande, si arruolò nell'esercito e la famiglia si trasferì in un altro luogo, ma non sapendo che fare della bambolina, optarono di lasciarla nel tempio Mannenji's, nell'isola diHokkaido, i quali sacerdoti assicurarono che ne avrebbero avuto cura.
I capelli della bambolina, intanto, crebbero sempre più, nonostante diverse volte i sacerdoti le tagliavano i capelli, arrivati ad una crescita di, addirittura, venticinque centimetri.
Medici, scienziati e specialisti non seppero mai spiegarsi come a questa bambolina potessero crescere i capelli, ed infatti, dai test fatti era risultato che i suoi capelli fossero veri, naturali.La Bambola di Okiku, tutt'oggi, rimane un mistero conservata dagli stessi sacerdoti a Mannenji's nella città di Iwamizawa(prefettura di Hokkaido).