Progetto 74

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7 settembre 1934 laboratori segreti del terzo Reicht, Berlino

Il mio nome è dottor Franz Weneger sono il responsabile del progetto 74, una ricerca top secret che ha come scopo di sanare i precedenti 73 fallimenti. Se non riusciremo nell'impresa, io ed il mio staff, come i precedenti scienziati, verremo giustiziati. Intendo prendere appunti riguardo ogni nostro progresso, così da poter dimostrare il mio genio al Führer.

9 settembre 1934

Oggi ci hanno illustrato i dettagli dell'esperimento. A quanto pare il soggetto del test è un... bambino, il figlio del generale Heinrich Steinberg. La sua storia è semplice, nella sua follia il primo responsabile del progetto (poi denominato "Mitternacht") tentò un antico rituale babilonese sul giovane soggetto, scatenando in lui incubi e sofferenze psicologiche. L'obbiettivo del progetto 74 è riparare il danno di quell'operazione sulla mente del bambino. È logico pensare che il generale appoggi il progetto, ma non è così. Più volte infatti ha chiesto ad Hitler di interrompere ed eliminare il soggetto, ma senza successo. Secondo il padre l'esperimento riuscì, ma non come previsto, secondo lui qualcosa è riuscito ad arrivare tramite il rituale, ma secondo la mia opinione sono solo i vaneggiamenti di un padre distrutto.

10 settembre 1934

Ho fatto la conoscenza del bambino si chiama Viktor, lo tengono isolato in una camera blindata con vetri antiproiettile, anche se ne ignoro il motivo. Sembra un ragazzo piuttosto strano, in effetti, ma non più di altri che ho visto in diverse strutture psichiatriche. Non presenta traumi fisici o danni al cervello, ma non posso escludere danni celebrali o emotivi. I primi test biofisici mostrano però un aumento sospetto di massa muscolare e una diminuzione dei livelli di sangue nel corpo, ma niente di allarmante.

17 settembre 1934

È ormai da una settimana che continuiamo a monitorare il cervello del ragazzo, ma senza risultati. Il comando mi ha lasciato altri due mesi, ma ancora non capisco perché tutta questa attenzione ad un bambino disturbato. Negli ultimi giorni la madre del ragazzo è sempre venuta a trovarlo, il che è un bene, ho riscontrato che migliora con la sua presenza o almeno non fissa il muro in silenzio. Invece il padre non è mai venuto, se ne sta nei suoi alloggi in solitudine.

21 settembre 1934

Ieri ho incontrato il generale Steinberg. È stato un incontro inquietante, mi ha fatto aspettare trenta minuti per poter entrare e, una volta fatto, è stato in silenzio alle mie domande. Ma quando ho nominato sua moglie allora è scattato, mi ha minacciato di morte nel caso la avessi lasciata entrare nella stanza con Viktor, ma dopo avergli chiesto il motivo è tornato muto. Mentre me ne stavo andando ha però chiesto se sapessi il perché Hitler volesse la salute del ragazzo. Alla mia risposta spiegò che non gli importava di Viktor, ma di ciò che era in lui, secondo il generale il rituale aveva cambiato suo figlio in modo irreparabile e fu allora che mi spiegò il rito. Suo figlio aveva un cancro ai polmoni, era incurabile, così decise di tentare qualcosa di meno ortodosso, e chiese l'aiuto del mio predecessore il dottor Joan Kessler, uno dei primi scienziati dell'occulto del Reich. Kessler si affidò alla magia nera dell'Antica Persia per estirpare il male dal corpo di Viktor, ma giocando con forze che non controllava liberò una tale energia da distruggere tutto il laboratorio. Quando il fumo si dissolse sei uomini erano morti (tra cui Kessler) e in piedi rimaneva solo Viktor, ma non era più lui. Lo sguardo del generale si incupì "È da quel giorno che ho incubi orrendi e sono sicuro che sia quella cosa a provocarli, tutte le notti vedo mio figlio morire ancora e ancora nei modi più orrendi e poi mia moglie ed infine io". Dopo queste parole Herr Steinberg scoppiò in lacrime, ora non so se siete tedeschi, ma nessuno ha mai visto piangere un militare nazista. Sorpreso e un po' spaventato, mi avviai alla porta quando lui aggiunse "Ieri ho sognato anche lei". Senza voltarmi, lasciai la stanza.

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