Ho un sogno ricorrente che mi perseguita ogni notte: sono in una grande stanza buia e desolata, i miei passi riecheggiano nel vuoto mentre mi accingo a dirigermi verso una luce emanata da una piccola finestra. Fuori posso vedere un immenso paesaggio innevato e due persone che si abbracciano nel mezzo della bufera incuranti del freddo, anzi si spogliano addirittura in atteggiamenti intimi. Sono la donna che amo e il ragazzo che me la portò via.Un freddo violento inizia a pervadere il mio corpo.
Mentre loro si scaldano nel mezzo della tormenta io che sono al riparo incomincio a gelare.
L'odio e l'invidia ardono dentro me al contempo la carne incomincia a staccarsi dal mio corpo assiderato come pezzi di vetro.
Continuo a fissarli, non riesco a staccargli gli occhi di dosso.
Mi sveglio. Quel dannato incubo è finalmente finito, vado a fare colazione. Mentre ingurgito il mio caffè butto l'occhio sul giornale di oggi.
"Notizia dell'ultima ora: giovane coppia di ragazzi massacrata mentre trascorreva una settimana bianca. I corpi smembrati sono stati ritrovati in mezzo ai boschi".
Mi viene da ridere, peccato non avere più la mandibola per farlo
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