Io e Christopher non siamo mai usciti a fare shopping insieme, anche se stiamo insieme da un mese. Ma stranamente siamo usciti perché volevamo comprare un albero di Natale, poiché mancano dieci giorni. Appena entriamo nel parcheggio del centro commerciale notiamo che non ci sono tante macchine, ma non dovrei nemmeno chiedermi il perché, poiché è mercoledì. Scendiamo tutte e due dalla macchina ed entriamo in uno dei negozi con arredamenti per la casa. Mano nella mano entriamo e appena giriamo l'angolo, davanti agli occhi, spuntano tantissimi colori e scintille. Le decorazioni da più piccole alle più grandi sono messe in ordine.
-Dunque... amore, tu vuoi prendere l'albero perciò tu comprerai quello che vuoi.- dice Christopher prendendo in mano delle palline colorate.
-Beh, ma ho bisogno anche del tuo aiuto. Che albero prendiamo?- Christopher alza gli occhi al cielo e comincia a ridere. -Cosa c'è?!- sposto il peso da un piede all'altro.
-Niente.- Christopher mi guarda e poi annuisce senza motivo -Prendiamo quell'albero grande- indica verso un albero verde e altissimo.
-Eh ma come faremo a portarlo?- continuo a rimanere ad occhi aperti, scioccata dalla sua idea bizzarra. Fino a pochi minuti fa, sembrava annoiato e ora vuole comprare l'albero più alto e più grande presente in questo negozio? Troppo strano.
-Tranquilla, che ce la faremo.- mi bacia sulla fronte e mentre lui va a cercare un impiegato per poterci aiutare a portare l'albero alla cassa, io guardo curiosa tutte le decorazioni e prendo un po' di tutto.
Christopher si avvicina a me e mi bacia sulla fronte.
-Hai preso tutto?- mi chiede con un'aria molto dolce.
-Sì, possiamo andare amore?-
-Sì.- Christopher mi prende dalla mano e ci avviciniamo alla cassa. Dopo aver pagato ci dirigiamo con la scatola nella quale c'è l'albero verso il parcheggio. Mettiamo tutto nel portabagagli e saliamo in macchina.
-Christopher cosa facciamo a Natale?- chiedo sbuffando; cioè penso che sarà un Natale diverso dagli altri, visto che lo trascorrerò con lui, ma sinceramente vorrei fare qualcosa di folle quest'anno.
-Non lo so amore. Tu cosa vorresti fare?- alza il volume della radio, riempiendo il silenzio.
-Vorrei nuotare con gli squali.- Christopher ferma la macchina e mi fissa.
-Ma hai la febbre per caso?- mi mette la mano sulla fronte e sorride. Io mi metto a ridere e faccio di no con la testa.
-Scherzo. Non so, voglio fare qualcosa di diverso. Non voglio il solito Natale a casa.-
-Va bene amore. Così sarà.-Passiamo prima da casa di Susan e prendiamo anche lei e Ian.
-Ciao amore mio Kat!- Susan non mi vede da un po' di giorni. A scuola non ci siamo nemmeno incontrate perché ci hanno diviso in diversi corsi per due settimane. Anche a me mancava tantissimo.
-Ciao bellissima Susan!- tolgo la cintura e scavalco la sedia e vado dietro cadendole addosso.
-Oh Dio mio. Ragazze prendetevi una stanza.- Ian mettendosi avanti ci prende in giro. Anche Christopher si mette a ridere e dice che Ian ha ragione.
-Cosa fate a Natale?- ci chiede Ian girandosi verso di me.
-Non sappiamo; cioè io non so. Christopher sta pianificando qualcosa. Chiedi a lui.- Ian mi sorride e cominciano a parlare di varie destinazioni. Non ci faccio caso a ciò che dicono:
-Vi ha più rotto le palle Sophie?- chiede Susan ridendo.
-No, meno male no! L'ultima volta che l'abbiamo vista è stato quando sono andata a casa della madre di Christopher.-
-Veramente?! Vi ha seguiti?- Susan si mette comoda sul sedile, toglie le scarpe e anche il giubbotto. Faccio la stessa cosa e noto che Christopher e Ian ci stanno guardando.
-Cosa c'è?- chiedo a tutte e due. Guardo Susan e cominciamo come delle cretine.
-Siete comode, no?- Ian tira uno schiaffo forte sulla coscia di Susan e lei non smette di ridere.
-Giratevi avanti, stavamo parlando.- loro fanno quello che dico ed io e Susan continuiamo a parlare.
-Non lo so, ma era comunque molto ubriaca. Infatti mi dispiaceva troppo e ho insistito di portarla a casa.-
-Ma no. Non dovevi. Katrine devo impararti come essere più stronza.- ha ragione. Sono troppo generosa e troppo dolce con le persone ed è ciò che mi frega.Arrivati davanti il condominio di Christopher, io e Susan corriamo dentro casa perché stiamo morendo di freddo. Appena entriamo Candy mi salta addosso leccandomi e si mette ad abbaiare nel vedere una sconosciuta in casa.
-Candy sono Susan. Ci siamo già incontrate, non ricordi cucciola?- si abbassa e le accarezza la testa. Continua ad agitare la coda in continuazione. È contenta di vederci a casa.
Ci togliamo giubbotti e scarpe e ci mettiamo davanti il camino. Il fuoco ci riscalda le mani congelate ed è davvero bello restare qui e guardare il cielo nuvoloso. Susan si spaventa appena vede Mark spuntare dalla cucina e io mi metto a ridere:
-Signorina Smith.. non volevo spaventarvi- mi fa un cenno con la testa.
-Mark stai tranquillo. Susan si deve abituare con la tua presenza. Tutto qui.-
-No, ma pensavo fosse un ladro.- anche Mark fa un sorriso.
-Io ho finito.-
-Mark, puoi andare, grazie.- ci sorride e si allontana.
-E questo chi è?- chiede curiosa Susan.
-Ѐ il bodyguard.-
-Avete anche un bodyguard?- Susan rimane perplessa.
-Susan non so.- mi metto a ridere -Chiedi a Christopher.-
I ragazzi entrano dentro a casa, pieni con buste e scatole.
-Ovviamente le signorine si riscaldano e non vogliono fare nulla, no?- Ian non smette di prenderci per il culo. -Eh già, ma pensate che faremo noi l'albero?- sia Ian sia Christopher rimangono fermi immobili davanti a noi.
-No, farete sia l'albero sia la cioccolata calda.- ci mettiamo a ridere e tutte e due ci fulminano con lo sguardo. Mi alzo e vado vicino a Christopher e lo bacio.
-Scherziamo. Facciamo noi l'albero e voi andate a fare la cioccolata calda.- Susan si avvicina alla grandissima scatola e si alza le maniche del maglioncino.
Mentre i maschi vanno in cucina a prepararci la cioccolata calda, noi rimaniamo nel soggiorno a provare almeno a fare l'albero. Mettiamo in ordine tutti i pezzi fino a quando non riusciamo a dare una forma decente a quest'albero. Dopo di che, mettiamo tutte le decorazioni e accendiamo le luci.
-Ecco fatto!- urla Susan. I ragazzi seduti sul divano cominciano ad applaudire e a fischiare. Candy si mette ad abbaiare e va ad annusare il nuovo oggetto che occupa tantissimo spazio nel soggiorno. Con una zampa comincia a giocare con una delle palline appese all'albero.
-Candy!- grida Christopher. -Vieni qui, Candy! Non rovinare l'albero che ti mangio viva!- sbuffa Christopher e Candy si mette ad abbaiare e mordergli la mano.
-Te lo meriti Chris! Mordi Candy!- dice Susan.
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Un terribile disastro (SOSPESA)
Chick-LitKatrine Smith ha solo 17 anni e solo Dio sa quante ne ha vissute. Trasferita a Jacksonville per motivi scolastici e soprattutto perché non sopportava più stare a casa, incontra una ragazza che le diventa amica, ma il problema appare quando, ad una f...