Jannat era andata a casa sua da un giorno,ma ci facevamo sempre sentire in ogni modo. Kamal gli piaceva qui,si sentiva un vero marocchino come diceva lui. Con Adam le cose andavano sempre peggio,aveva sempre da ridire soppratutto del mio abbigliamento. Mio padre era partito ieri,mi sarebbe mancato in questo mese. "Ines,cazzo...dobbiamo fare ginnastica non andare ad una festa"disse Kamal entrando come una belva senza maglietta nella mia camera "potevi bussare"dissi uscendo dalla mia stanza "Non busso mai"disse lui "ha ha ha simpatico il mio fratellone oggi eh?!"dissi sarcastica "ah gaurda tu spacchi"disse lui. Eravamo gli unici rincoglioniti svegli alle 8:00 del mattino...o quasi,gli unici "giorno adam"disse mio fratellone mangiando la sua frutta "giorno"disse lui guardandolo per poi soffermarsi a guardare il mio corpo,mi sentivo troppo osservata "andate a fare ginnastica?"chiese guardando mio fratello "sisi...vieni anche tu?"chiese lui "ok,verrei volentieri"disse lui,voleva solo darmi fastidio. "Andiamo"disse Adam scendendo senza maglietta,oddiooo mio. "Ti strattono fratellone"dissi correndo "ti faccio vedere io"disse lui bloccandomi,trascinandomi a sé "ora possiamo correre come ai vecchi tempi"disse lui guardandomi "come ai vecchi tempi"dissi correndo "ci sarei pure io?"disse Adam guardandoci correre "vieni da su"dissi facendo intrecciare le nostre mani e trascinandolo verso di noi anche se la cosa era alquanto dura,visto il suo fisico e la sua forza. "Bon...sono stanchissima....Non ce la faccio p-più"dissi sedendomi sulla prima panchina che avevo visto "scansa fatiche"disse Kamal "anche noi dobbiamo riposarci e prendere qualcosa di freddo"disse Adam "andate voi e prendete anche per me"disse Kamal alzandomi e spingendomi verso il ragazzo "fate con comodo"disse facendomi l'occhiolino,ora dovrebbe pregare per la sua morte. "Che volete?"Chiesa una ragazza chiedendo ad Adam,più che chiedere se lo stava mangiando "gelato forse..."dissi guardandola,alla mia frase Adam si mise a ridere contagiando anche me. "Vogliamo tre coni. Uno alla fragola,stracciatella e limone. Il secondo limone,pistacchio e cioccolato e il terzo vaniglia,caffè e limone"disse lui guardandola "arrivano subito"disse lei. Restammo per tre minuti imbarazzatissimi minuti in silenzio "ecco a te"disse lei porgendo i coni e un bigliettino di carta,il quale non era lo scontrino ma il suo numero. Ero incazzata nera,pur non sapendo il perché lo ero. "Tieni Brother"dissi porgendogli il suo cono "come piace a me eh!"disse sorridendo come un'ebete "ha scelto lui,non io"dissi sincera "bravo amico,andremo d'accordo
...o almeno quasi"disse Kamal guardandomi "che c'è?"chiesi incazzata "incazzata sorellina?"chiese Kamal abbracciandomi "no"dissi sedendomi sulla panchina. "Che è quello?'chiese Kamal a Adam,era il foglietto di quella troia "il numero della ragazza che lavora nella gelateria"disse lui buttandolo "lo stai buttando?"chiesi "si...Non mi importa"disse lui guardandomi. Non sapevo il perché ma la sua frase mi resa felice,al settimo cielo...
"Eccocci"dissi entrando a casa con il fiatone "si vede che al tu corpo manca Carlos"disse Kamal bevendo "Carlos?"chiese Adam con soppraciglio avvinghiato "un mio amico e anche il mio ex professore di zumba e judo"risposi "la ragazzina innocente qui,aveva tanti spasimanti li"disse Kamal sedendosi "Non esagerare"dissi guardando le mani di Adam "è vero....in Italia avevi Luca e Andrea,in Francia avevi Andres e William,in India avevi Asad e ajan,in Inghilterra avevi Back e Robin, a Dubai avevi quei rinciglioniti e a New York hai Ankhel,Diego,Logan,Kendall,Carlos,James e Bilal e qui non so ancora..."disse lui "se ti faceva piacere potevi uralrlo a tutto il mondo"dissi incavolata "Non dirmi che ti sei incazzata?" "Si...io e Adam non siamo poi così amici da dirci cose nostre quindi...potevi risparmiarti l'elenco dei miei amici che mi andavano dietro"dissi salendo con la finezza di un elefante.
Pov Adam
"Oohhh..." "aee..."disse lui senza parole "è sempre così?"chiesi "Non hai ancora visto nulla..."disse lui.
"Ineesss,malllakk scendeette"urlò zia khadija da sotto "arriviamo"dimmo in coro "alleluya cazzo"disse Kamal "che cazzo vuoi?"risposi "Non dirmi che sei ancora incazzata? Edaaaijij"disse facendo la faccia da cucciolo "eh va bene. Solo perché abbiamo sangue fraterno"dissi sorridendo "e io visto che ti voglio bene oggi andremo ad una festa"disse lui "festaaaa"disse malak felice "dove?"chiese Adam "al giungle"disse lui "lo conosci bene?"chiese zia khadija "non tanto...ma dicono che ci sta. Quindi...fatti bella e anche tu amico che andremo a divertirci" "puoi contarci"dissi guardando Adam "quindi niente festa per malak?"chiese lei facendo il broncio "no amore per te no. È un posto per i grandi"disse zia khadija "ma io faccio la tua consulente moda"disse guardandomi "va bene piccola"dissi sorridendole.
Sera:
Erano le 8:00 tra un'ora dovremmo andare. Stavo mettendo il mio vestitino nero,sopra le ginocchia e ricadeva sulle mie cosce. Misi i tacchi neri con i brillantini,mi sistemai i capelli piastrandoli e sistemandoli sui lati delle mie spalle,mi misi un trucco leggero tranne che sugli occhi misi un'ombretto nero e grigio e sulle labbra un rossetto rosso per risaltarle. Infine la borsetta piccola adatta per i tacchi,nera con i brillantini ed eccomi pronta..."posso aprire gli occhi?"chiese malak "sisi...guarda"dissi "woooowww....sei bellissima"disse girandomi attorno "grazie piccola"dissi imbarazzata "ti posso accompagnare io da loro?"chiese lei "sisi...avrei un'onore"dissi abbracciandola "andiamo"disse lei "andiamo"dissi.
Pov Adam
"Inness...cazzooo"urlò suo fratello "eccomi..."urlò lei scendendo le scale. Alzai la testa,non credevo ai miei occhi,era troppo. Non poteva andare ad una festa con tanti maschi conciata in questo modo.
"Come ti sembro fratellone?"chiesi guardando la faccia sbalordita dei due ragazzi "beh...come sempre favolosa"disse lui "grazie" "andrai vestita così,in quel locale?"chiese Adam "si,perché?"chiesi guardandomi "ti consiglio di stare attenta el miri,qui non è New York"disse uscendo.
Arrivammo al locale,era bello da fuori. Come tutti i locali,musica a mille,gente che rideva e scherzava e tutto bello. Non conoscevo questo lato del Marocco. "Non allontanarti tu eh"disse Kamal come sempre "starò attenta"dissi seria,non intendevo fare chissà cosa.
"Che vuoi bere bellissima?"disse una voce,era il barista "ehemm...una Coca Malibu"dissi "coca malibu?"chiese "hai sentito. Coca Malibu"disse un ragazzo "Adam?"chiesi "si,in persona."disse lui sedendosi accanto a me "come mai ti siedi qui,con me...cioè?"dissi bevendo la mia coca Malibu "se non vuoi mene vado"disse guardandomi "nono...cioè puoi restare"dissi guardandolo "ti piace il posto?"mi chiese "si...un pochino e tu?'dissi guardandomi attorno "Non fanno per me"disse lui bevendo una fanta "ah..." "Ti va se usciamo e prendere una boccata d'aria?" "Sisi...va bene"dissi. "Amo il vento"dissi guardandolo "a quest'ora c'è sempre la corrente gelida,tieni e copriti"disse porgendomi la sua giacca "grazie"dissi imbarazzata "hai un buon profumo"dissi seria "almeno quello ti paice"disse lui ridendo "pensi ancora che io sia una viziata?"gli chiesi sorridendo "ancora un pochino"affermò lui "ok..."dissi un pochino delusa "ma sono sicuro che tu non sei affatto uguale a lei"disse rompendo il silenzio che si era chiarito "cosa?"chiesi confusa "cioè...io non volevo l'altra volta dirti quelle cose cioè..." "non ti preoccupare,io guardo oltre a queste cose"dissi sincera "è vero. Si deve guardare oltre a quelle cose,il passato non ha futuro"disse lui "wow...è strano ma devo dirlo...è la prima volta che ti darei ragione"dissi ridendo "visto?Non sono poi così stronzo e coglione come pensa la tua mente" "almeno sai che la mia mente lo pensa"dissi sorridendogli "non giudicare eh" "mai."dissi guardandolo.
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Bisogna Cambiare✊
RandomQuesto libro parla di Ines El Miri 18 anni,una ragazza marocchina,molto ricca, bella,con amici che la amano e con molti sogni,una ragazza che ama la vita e vivere,una persona generosissima,una persona unica. Vive a New York con il fratello Kamal di...