-Lettera- Nalu#1 pt3

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Natsu si alzò dalla sedia sulla quale era seduto e si avviò fuori dalla gilda senza dire una parola. Era strano vederlo in quel modo. Con la sua calma la gilda era caduta nel silenzio e in una sorta di macabra tristezza. Niente più risse, niente più discussioni senza senso. Niente.
Il rosato attraversò il portone seguito dagli sguardi preoccupati dei membri di Fairy Tail e si avviò verso l'appartamento di Lucy. Ci andava tutte le sere da circa un mese, proprio da quando lei se ne era andata via senza lasciare nemmeno un biglietto.
Non sapeva il perchè, ma Natsu continuava ad andare in quell'appartamento, forse sperava che un giorno o l'altro avesse trovato la bionda intenta a farsi un bagno, o semplicemente seduta alla sua scrivania a scrivere il suo manoscritto.
Voleva ritornare a svolgere le missioni con lei, voleva ritornare a sentire le sue lamentele.
"Per fortuna. Non ne potevo più."
Aveva detto Lucy, all'inizio Natsu era rimasto deluso da quell'affermazione; Lucy si era sempre lamentata dei guai che Natsu di solito combinava durante le missioni, ma lui le aveva sempre dato ragione. Quella volta invece le parole della bionda lo avevano colpito come non mai.
Quando la mattina dopo quella specie di litigio il rosato era passato a casa sua e non l'aveva trovata, la consapevolezza che le parole da lei pronunciate erano vere lo prese alla sprovvista. Lucy era andata via. Si era stufata di lui e dei suoi guai e aveva abbandonato Magnolia.
Mira aveva provato a confortarlo dicendogli che infondo era stata una decisione presa da lei, ma il Dragon Slayer non riusciva a non sentirsi in colpa.
Magari aveva soltanto interpretato tutto in modo sbagliato.
Entrò nell'appartamento vuoto e il silenzio lo avvolse.
Strinse i denti e cercò di calmarsi buttandosi su quello che era il letto della bionda. Le coperte cominciavano a perdere il suo odore.
Stava respirandone l'odore quando Happy entrò dalla finestra agitato. Natsu si alzò di scatto guardandolo.
"Happy? Che è successo?" Chiese con il cuore che batteva a mille. Stavano attaccando la gilda? Qualche mostro era entrato nella città?
Pensò al peggio, ma non riuscì a formulare nessuna delle domande, perchè dalla bocca di Happy uscì solo una parola. "Lucy."

La bionda stava attraversando un vicolo buio della città di Fiore, ignara del trambusto che la sua scomparsa aveva suscitato nei membri di Fairy Tail. Era già da un mese che alloggiava in una locanda della città sotto l'ala protettiva della principessa sua amica. Inutile dire che la sua gilda le mancava, ma mai aveva pensato di abbandonarla e mai lo avrebbe fatto. Era, infatti, ancora parte integrante di quella famiglia di maghi e continuava a svolgere missioni di grado superiore che le venivano mandate appositamente da Levy.
La ragazza era l'unica che sapeva dove fosse Lucy e anche se molte volte nell'arco di quel mese aveva tentato di farla tornare a casa, la bionda aveva sempre rifiutato. Stando da sola stava iniziando ad allenarsi seriamente riuscendo ad aumentare il suo potere e a manipolare in modo più accurato il mondo degli spiriti stellari.
Loki le camminava al fianco senza mai toglierle gli occhi di dosso.
"Puoi anche tornare a casa Loki..."
Gli disse senza guardarlo negli occhi. Non era affatto stanca, per lo meno non fisicamente, anche se il portale che collegava il Leone al suo mondo le faceva perdere un mucchio di energia.
La verità era che Loki la devastava mentalmente, ogni volta che se ne presentava l'occasione. Continuava a prenderla in giro e a provarci con lei, ed ogni volta lei sopprimeva la voglia di prenderlo a calci, ricordandosi che il suo amore per Natsu non accennava a sparire.
"Primo punto: Devi continuare il tuo allenamento, o non dicenterai mai una maga di classe S.
Punto secondo: fino a quando non sei nella tua stanza alla locanda, io non me ne vado."
Disse sicuro di sè. Io sbuffai.
"Posso sempre aprire un altro portale Leo.." lo ripresi fintamente acida, ma accennando alla realtà. Lui mi fece il muso e io sorrisi.
"Non oseresti." Assottigliò gli occhi come a sfidarmi. La bionda scoppiò in una risata priva di allegria.
"Buonanotte Leo." Salutò con la manina ostentando ironia e senza lasciarlo fiatare chiuse il portale rimandando lo spirito nel suo mondo.
Sospirò e continuò a camminare.
La locanda era a qualche isolato di distanza e il buio della notte non faceva che allungare l'agonia di quella poca strada.
"Ehi Bellezza." Lucy si voltò annoiata verso l'uomo che all'imbocco della strada le bloccava il cammino continuando a guardarla lussurioso.
La ragazza sbottò qualche frase sconnessa a bassa voce e continuò a camminare avanti, senza prestare attenzione all'uomo. Era troppo stanca e troppo gentile per ascoltare il delirio di una persona del genere.
Lui parve essere infastidito dalla non-reazione della maga, così non appena quest'ultima gli passò accanto, l'uomo le afferrò un polso cercando di avvicinarla.
"Scelta sbagliata." Sussurrò la ragazza. Alzò lo sguardo e sentì la presa al polso allentarsi così come si era stretta. Accadde tutto in pochi istanti. La ragazza aveva afferrato la sua fedele frusta dalla cintura e con un colpo fulmineo aveva afferrato una delle casse ammucchiate lì vicino sbattendola in faccia allo sconosciuto che inciampò arretrando. La bionda gli rivolse un occhiata di sufficienza prima di arrotolare la sua arma e riappenderla al suo fianco andando via.
"Lucy-chan, è arrivata la solita lettera."
Una donna sulla trentina che in quel momento era intenta a spulciare tra le carte presenti sul bancone, se ne stava, come al solito, tranquilla nell'ingresso della locanda. Lucy le rivolse un sorriso dolce mentre con i gomiti si appoggiava a quello che era considerato dalla donna che siedeva lì: "il regno delle scartoffie". La scrivania in legno era infatti coperta da una miriade di carte, lettere, assegni, volantini pubblicitari, tanto che gli effetti personali della locandiera andavano spesso perduti.
"Grazie Agatha." Lucy si affacciò nella postazione della donna lasciandole un bacio sulla guancia prima di afferrare la lettera che quest'ultima aveva appena trovato.
Agatha era una signora davvero dolce e sensibile.
Aveva la passione e la tranquillità per i suoi ospiti che pareva quella di una mamma con i suoi figli.
Lucy la apprezzava davvero tanto e ci teneva allo stesso modo. In fondo la donna era stata ed era ancora, l'unica persona che le stava accanto nell'ultimo periodo. Escludendo la presenza costante della principessa Hisui, che ogni qual volta Lucy finiva una missione, la obbligava a soggiornare al suo palazzo e a passare del tempo con lei.
"Notte, Lucy-chan." Gridò Agatha mentre l'altra saliva le scale diretta alla sua camera accennando un ennesimo saluto con la testa prima di concentrarsi sul foglio di carta che aveva tra le mani.
Era come al solito mandato da Levy. Mandava lettere ogni giorno, aggiornando la bionda sugli ultimi avvenimenti e mandandole le richieste di missioni prese dalla bacheca. Quella sera la lettera era abbastanza lunga e la richiesta era solo una.
Lucy la mise da parte e cominciò a leggere il resoconto della sua migliore amica chiudendosi la porta della stanza alle spalle e buttandosi sul letto.

Cara Lu-chan,
oggi tornando da un incarico che, come sai, stavo svolgendo da giorni con Droy e Jet, la scena che mi si è parata davanti una volta tornata alla gilda mi ha reso parecchio triste. Tutti sembravano essere chiusi in se stessi e nella sala aleggiava un silenzio mai visto.
So che non mi vuoi dire il motivo per cui sei andata via, ma Lucy, Natsu continua a comportarsi in maniera strana da quando non ci sei, e io non posso fare a meno di pensare che centri qualcosa con te.
Non voglio turbarti, quindi ti racconterò un po' di me. Qualche sera fa sono uscita per la prima volta con Gajeel, è stato più un incontro casuale che un vero e proprio appuntamento, ma è stato fantastico, il cuore mi batteva all'impazzata e quasi non riuscivo a formulare una frase di senso compiuto. Mi sentivo una ragazzina alla prima cotta. E forse è proprio ciò che sono. Lui mi fa sentire amata, protetta, forse non se ne rende nemmeno conto....
Alla fine della serata ci siamo baciati e....
Lu-chan, credo proprio di aver perso la testa.
Mi manchi tantissimo. E manchi anche a tutti gli altri...

Tua Levy

Lucy cercava di leggere la lettera, ma arrivata a metà aveva cominciato a piangere, e i suoi occhi offuscati dalle lacrime non le permettevano di vedere con chiarezza le parole scritte su quel pezzo di pergamena.
Il fatto che Natsu stesse male in qualsiasi modo faceva soffrire anche lei.
Sbattè ancora un paio le volte le palpebre, ma le lacrime non accennavano a diminuire, così la ragazza si strinse la lettera al petto e continuò a piangere. Pianse tutte le sue lacrime, fino a quando la stanchezza non si appropriò definitivamente di lei facendola cadere in un sonno agitato dai pensieri e dalle preoccupazioni.

#AngolinoBuio
Ehiiiiiii sono le 3:12 di notte e sì, ho appena scritto il capitolo. Sono pazza. Scusate se ho commeso qualche errore *si inchina ripetutamente per chiedere scusa* (?)
Fatemi sapere cosa ne pensate lasciando un commentino e/o accendendo la stellina ☆ qui sotto.
Buonanotte 💙💚💛💜
Vostra Chan

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