-Obsesion- Nalu#2

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Il locale quella sera era pieno come non mai. Il caldo soffocante mi stava facendo girare la testa e la musica a tutto volume non faceva altro che peggiorare la situazione.
"Lucy, perchè non ti prendi una pausa? Non hai una bella cera..." Levi preoccupata mi appoggiò una mano sulla spalla, rassicurante, ma io scossi la testa e accennai un sorriso.
"Non preoccuparti, sto bene." Dissi convinta agguantanto il mio vassoio e ritornando al lavoro. Andai diritta verso un tavolo pieno di ragazzi, uno dei quali stava agitando una mano per richiamare la mia attenzione. Fare la cameriera non era mai stato il mio sogno, e non era mai stato nemmeno un lavoro che avrei accettato in situazioni normali, ma da quando mio padre mi aveva cacciata di casa, quello era stato l'unico modo per sopravvivere. Mi avvicinai al gruppo di clienti e sorrisi.
"Volete ordinare?" Gridai per farmi sentire. Loro annuirono.
"Prendiamo quattro birre, un Cosmo e un Mojito." Parlò uno di loro. Il mio sguardo cadde sui suoi capelli rosa e il suo sguardo intenso che sembrava passarmi da parte a parte. Conoscevo quegli occhi, così tante volte mi avevano guardata in quel modo...
Natsu, così si chiamava il rosato, era un cliente abituale del Fairy Tail, il locale nel quale lavoravo.
Spesso veniva lì con i suoi amici e tutte le volte dovevo essere io a servire il suo tavolo, non ammetteva repliche, era la sua unica pretesa ogni volta che veniva, e dato che i suoi soldi ci erano utili, io ero costretta ad accontentare questo suo piccolo vizio. Non che mi dispiacesse realmente, insomma, quel ragazzo era un dio sceso in terra, ed il fatto che tenesse così tanto alla mia presenza, mi faceva sentire desiderata.
"Te li porto subito Natsu..." Risposi gentile, lui sorrise pragmatico per poi leccarsi le labbra con malizia, facendomi arrossire. Era sempre così sicuro di sè. "Grazie Lucy." Rispose facendomi un occhiolino.
Repressi la voglia di starmene lì a fissarlo e girai sui tacchi tornando al bancone per comunicare i nuovi ordini. "Vedo che ti sei ripresa!"
Levi mi prese in giro, vedendomi rossa in viso. Io le feci una linguaccia, ma sapevo che aveva perfettamente ragione. Natsu mi rendeva raggiante.
Anche se vederlo al locale tutte le sere solo come un cliente, non era il massimo delle aspettative. Avrei voluto conoscerlo per davvero, frequentarlo... Ma lui non si era mai fatto avanti, forse perchè, io per vergogna, troncavo ogni sua possibile proposta.
"Dovresti smetterla di farti i film e invitarlo ad uscire. Quel tipo è qui per te ogni dannata sera."
Mi rimproverò Mira, la proprietaria del locale, con tono sereno. Per lei non c'era nulla di male ad uscire con i clienti del suo locale, eravamo ragazze giovani e dovevamo goderci la vita, era questo quello che Mira ripeteva ogni volta a me e alle mie colleghe, spingendoci a mettere in gioco noi stesse. Infondo era così che lei aveva conosciuto il suo attuale marito Luxus. Lui lavorava come cameriere in un bar e le aveva chiesto di uscire mentre lei era lì a prendere un caffè con le sue amiche.
Io annuii e prendendo i drink, ritornai al tavolo di Natsu. Posizionai le birre e i due bicchieri davanti a lui ed i suoi amici, poi gli porsi lo scontrino e sorrisi. Lui ricambiò e per poco non svenni. Era così perfetto, diavolo.
"Lucy..." Cominciò, ma io lo bloccai come facevo sempre. Quella volta però non scappai da lui e dal suo tavolo, al contrario presi il blocchetto delle ordinazioni e ci scrissi sopra il mio numero di telefono.
"Stacco alle due." Dissi solo, porgendoglielo. Il sorriso che mi riservò fu qualcosa di mai visto, qualcosa di inaspettato e magnifico.
I suoi amici lo spintonarono e urlarono felici nemmeno avesse appena vinto alla lotteria e io alzai gli occhi al cielo, rivolgendo poi un sorriso imbarazzato a Natsu e andare via. La serata continuò frenetica, ma l'unica cosa alla quale riuscivo a pensare era il ragazzo rosato.
Forse ero stata troppo sfacciata?
Eppure era quello che lui voleva, no?
Era sempre venuto al locale per me...
Scossi la testa e passai lo straccio sull'ultimo tavolo vuoto, mentre Wendy, la più piccola dello staff, lavava il pavimento e Levi prendeva la borsa per andare via. Quella sera toccava a me chiudere il locale, dato che Mira era dovuta andar via prima.
Sospirai e salutai Levi con un bacio sulla guancia. "Divertiti con Natsu." Mi sussurrò maliziosa prima di scappare via, mentre io la rincorrevo con lo straccio. "Notte Lu-chan!" Gridò già fuori dalla porta riservandomi un'infantile linguaccia facendo ridere me e Wendy.
"Io ho finito. Vuoi che ti aspetti?" Disse quest'ultima mettendo al proprio posto la roba che aveva usato per pulire. Annuii con un sorriso. "Vai pure. Tanto ho finito." La congedai mettendo anche io apposto lo straccio, come a confermare la mia affermazione. La ragazza non se lo fece ripetere due volte e afferrando la sua borsa da sotto al bancone dove di solito mettevamo le nostre cose, se ne andò augurandomi una buona notte.
Sospirai per l'ennesima volta e cercai di aggiustarmi i capelli, guardandomi in una delle vetrine che conteneva gli alcolici. Ero un disastro. Avevo le guance in fiamme per il caldo e i capelli scompigliati, per finire il mio trasandato look, il trucco si era sciolto ed era rimasta solo una linea scura sulle palpebre. Agguantai la borsa e cercai l'astuccio che di solito conteneva i miei trucchi in casi di emergenza. Feci una passata di mascara sulle ciglia e misi sulle labbra un lucidalabbra rosa, poi legai i capelli in una coda alta e sorrisi.
Poteva andare. Chiusi la borsa e uscii in fretta dal locale, per poi chiudere a chiave. "Sei in ritardo di dieci minuti..." Le chiavi mi caddero di mano non appena udii la sua voce. Non l'avevo mai sentito parlare in tono normale, di solito dovevamo urlarci addosso a causa della musica a tutto volume e le nostre conversazioni prevedevano solo nomi di alcolici e frasi cordiali. "Mi hai spaventata a morte!" Feci mettendo una mano sul petto, il mio cuore batteva all'impazzata. Natsu sorrise sornione e prese le chiavi dal pavimento, porgendomele subito dopo. "Ed io che pensavo mi stessi aspettando..." Fece ironico sporgendo il labbro in un'espressione di esagerata tristezza. Sbuffai. "Mi dispiace..." Lo accontentai allora, scusandomi per la mia reazione, lui tornò a sorridere.
"Non preoccuparti. Sei bellissima anche da spaventata." Ammise con un occhiolino, prima di voltarsi ed incamminarsi verso il parcheggio, lasciandomi lì con un sorriso da ebete sulla faccia.
"Allora signorina Heartfilia, vuole rimanere lì, o vuole raggiungermi?" Chiese quando vide che non lo stavo seguendo. Arrossii e corsi verso di lui, ma poi mi bloccai riflettendo su quello che aveva appena detto.
"Aspetta. Come fai a sapere il mio cognome?" Chiesi aggrottando le sopracciglia sorpresa ed anche un po' preoccupata. Insomma, io non gli avevo mai rivelato nulla su di me se non il mio nome. "Ho chiesto di te in giro..." Rispose vago facendomi rimanere senza parole. Era da circa un mese che frequentava assiduamente il Fairy Tail, possibile che nello stesso periodo avesse recuperato informazioni su di me? Da una parte il suo gesto mi sembrava carino e dolce, da un'altra -la parte pessimista e più debole di me- il fatto che si fosse interessato a me in quel modo mi rendeva irrequieta.
"Avresti potuto semplicemente chiedere a me..." Risposi cercando di essere calma, anche se in realtà ero piuttosto piccata. "Lucy, davvero? È la prima volta che abbiamo una vera conversazione. Di solito non riesco nemmeno a chiederti come stai che scappi via. Ho sempre pensato che volessi evitarmi, così ho cercato di ottenere informazioni su di te...Niente di che..." Fece lui scocciato, come se fosse infastidito dalle mie considerazioni.
"Forse avremmo dovuto continuare a scambiarci convenevoli." Sputai delusa. A vederlo in quel momento, Natsu sembrava un tipo totalmente superficiale, interessato soltanto al giudizio delle persone. Aveva chiesto di me in giro, ma ora che ne aveva la possibilità, non si sarebbe detto molto propenso a farmi delle domande su di me. Al contrario sembrava voler evitare l'argomento.
"Perchè ora dici così?" Si passó una mano tra i capelli scombinandoli più di quanto già non fossero, poi mi fulminò con lo sguardo.
"Se quello che la gente ti ha detto su di me ti è bastato e adesso pensi di conoscermi, sinceramente ti sbagli."
Alzai gli occhi al cielo e con le braccia conserte lo guardai in attesa della sua risposta. Lui scoppiò a ridere, costringendomi ad alzare un sopracciglio interdetta.
"Stai interpretando a modo tuo le mie parole. Ti ho detto di aver chiesto in giro, non che non avevo bisogno di sapere altro. In realtà il problema è che vorrei sapere tutto, tutto di te. Da quanto porti di scarpe alla tua top10 dei film più strappalacrime. E l'unico motivo per cui prima di oggi ho chiesto di te a qualcuno che non fossi tu, è che per me eri così irragiungibile che quello era il modo più facile per fare un passo verso di te."
Ammise il rosato tutto d'un fiato. Dovetti concentrarmi per seguire tutto il suo discorso senza perdermi, ed alla fine fui quasi sicura di aver frainteso tutto. "Da come parli sembra che tu mi ami alla follia." Lo presi in giro cercando di smorzare la tensione, quello che non mi aspettavo era di subire l'effetto contrario. Natsu, infatti, non rise affatto, limitandosi a guardarmi serio.
"Non pensi di stare esagerando? Te lo ripeto, tu non mi conosci nemmeno."
Mi lamentai allora. Lui sorrise.
"Tu nemmeno mi conosci. Eppure ti piaccio." Le sue parole erano intrise di sicurezza. Arrossii per l'ennesima volta e cercai di non farmi condizionare dalle sue parole. "Non è la stessa cosa. A me farebbe piacere conoscerti, tu al contrario sembri ossessionato..." Continuai cercando di trasmettergli il mio punto di vista.
Natsu si avvicinò a me, lentamente, ed io rimasi ferma in mezzo alla strada come una statua, fino a quando le sue mani non si posarono sui mie fianchi, attirandomi sul suo corpo e facendomi sussultare.
"Hai ragione Lucy Heartfilia. Tu sei diventata la mia ossessione." Sussurrò un attimo prima che le sue labbra si unissero alle mie in un passionale e focoso bacio. Il cuore mi batteva all'impazzata, le gambe mi tremavano e la presenza di Natsu così vicina mi mandava in estasi, mentre i miei polmoni si riempivano del suo profumo. "Abbiamo un problema." Fermai Natsu appoggiando una mano sul suo petto e quasi me ne pentii quando capii che non avevo la minima voglia di staccarmi da lui.
Il rosato sbarrò gli occhi preoccupato da quello che avrei potuto dire di lì a poco, ed io sorrisi intenerita.
"Penso di avere anche io un'ossessione." Mormorai allora prima di afferrarlo per i capelli e riportarlo sulle mie labbra.
In quel momento capii che ogni giorno nel quale Natsu era passato al locale, ogni ordinazione, ogni saluto, ogni occhiata, aveva portato me e Natsu a desiderarci ancora di più, a diventare l'uno l'ossessione dell'altra. Ed ancora capii che quel bacio, era solo l'inizio di una lunga storia di passione.


#AngoloAutrice.
Heilà questo capitolo non ha molto senso ma spero vi piaccia lo stesso...
Fatemi sapere cosa ne pensate lasciando un commento e/o accendendo la stellina qui sotto :)
Un bacione e... Ci vediamo al prossimo capitolo.

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