-La comitiva- Nalu#1 pt4

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Mentre Lucy dormiva, a Magnolia le sue migliori amiche avevano deciso di agire.
Levy aveva raccontato a Wendy, Juvia e Erza della situazione della bionda e insieme avevano pensato di indagare più a fondo sulla faccenda, partendo per Fiore il mattino successivo. Levy non ce l'aveva fatta più a tenere quella storia sotto controllo; così come aveva detto alle altre, per lei, tra Lucy e Natsu era successo qualcosa, e lei aveva intenzione di scoprirlo.
Anche se le ragazze si erano riunite in un punto nascosto della sala e l'ora era tarda, qualcuno ascoltò la loro conversazione.
Happy sbarrò gli occhi e svolazzò verso l'ingresso nascondendosi tra le colonne senza farsi notare.

Lucy si svegliò ai rumori frenetici della città. Non ricordava di aver lasciato la finestra aperta la sera prima, ma da come sentiva il chiasso della strada, doveva essere così.
Si voltò verso il muro nel vano tentativo di riprendere sonno, ma una presenza al suo fianco la fece svegliare di colpo. Il cuore le prese a battere più velocemente, ma la ragione e il sangue freddo ebbero la meglio. Una sensazione di dejavu la invase. Quante volte aveva vissuto quella situazione?
Fece finta di starsene tranquillamente addormentata e lentamente mise la mano sotto il cuscino dove custodiva con gelosia la sua fidata frusta. Non appena fu sicura di avere presa salda sul manico, si alzò di scatto dal letto rimamendo in piedi sul materasso in posizione di attacco.
Davanti a lei una figura balzò indietro finendo con le spalle al muro. La bionda per poco non cadde dal letto. La sua fervida immaginazione doveva essere più fervida di quanto lei ricordasse.
"Accogli sempre le persone in questo modo?" Chiese Natsu infastidito e anche un po' offeso dalla reazione di Lucy; quest'ultima dal canto suo non aveva la minima intenzione di abbassare la guardia. Cosa diavolo ci faceva Natsu da lei? Era davvero impossibile fosse solo frutto del suo cervello. Se davvero fosse stato quel caso, la bionda avrebbe immaginato il ragazzo molto più dolce e amorevole e non scontroso e stronzo.
Lucy fece un salto, atterrando silenzionamente sul pavimento senza abbassare l'arma.
"Sarò chiara Natsu.. Dimmi cosa ci fai qui e vedrò di non farti male.." Disse minacciosa rimanendo dov'era. Non sapeva neppure il motivo del suo comportamento, ma era come se una parte di lei (una grande parte di lei) volesse farla pagare al rosato. Lo riteneva responsabile di quello che le stava accadendo. E anche se in quel posto lei si trovava bene, doveva ammettere che la gilda le mancava da morire. Natsu sorrise sornione.
"Non ne saresti capa--" Fece per dire il ragazzo, ma non riuscì a terminare la frase che la bionda stava già correndo verso di lui ringhiando.
"Lucy kick!" Gridò sferrandogli un calcio ben assestato sulla guancia facendogli voltare la testa in maniera innaturale. Sorrise.
"Detto qualcosa?" Chiese con nonchalance Lucy mentre arretrava per mettersi a distanza dall'altro che sembrava a dir poco confuso.
Lucy girò la testa verso la spalla destra guardandolo incuriosita.
"Che c'è? Non rispondi?" Fece furba. Natsu represse la voglia di spaccare qualcosa e ricambiò lo sguardo serio.
"Sai una cosa? Non so nemmeno cosa ci faccio qui. Avevo cominciato a pensare che se te ne fossi andata, era in parte colpa mia. Ma da quello che vedo la tua è stata una decisione ben ponderata!" Gridò il rosato non riuscendo a capacitarsi dei suoi tentativi di riportare la maga a casa.
"Ovvio che è stata colpa tua! Mi hai fatto capire chiaramente che la mia presenza ti aveva stufato!" Fece lei indispettita. Il rosato scoppiò a ridere. "Io? Sul serio Lucy? Sei tu che non vedevi l'ora di tornare a casa dopo una faticosa giornata insieme a me." Fece qualche passo in avanti e Lucy non si trattenne dal fare lo stesso.
"Ero stanca maledizione. E non ho mai detto di essere stanca di te. Piuttosto eri tu che ti comportavi in maniera strana. Prima ridevi con me e poi non mi guardavi neppure in faccia..." Pian piano Lucy abbassò la voce fino a che le sue parole non furono nient altro che un sussurro. "Volevo che tu capissi che ero forte. Che non avevo bisogno di te..." bisbigliò, ma ovviamente il dragon slayer la sentì.
La stanza rimase per qualche istante nel silenzio mentre i due si rendevano conto di aver commesso lo stesso errore. Natsu fu il primo a reagire. Percorse i pochi centimetri che lo saparavano dalla bionda e la abbracciò.
"Mi sei mancata Scema." Sussurrò tra i suoi capelli annusando il suo profumo che conosceva alla perfezione. Non pensava che lo avrebbe ammesso a qualcuno, soprattutto alla bionda, ma quando l'aveva vista non aveva potuto fare a meno di esporle i suoi sentimenti. Lucy rimase per un attimo spaesata dal gesto del rosato, ma si riprese in fretta ricambiando e godendosi apertamente quello slancio di affetto.
"Anche tu Scemo." Gli rispose stringendolo a sè.
Entrambi pensarono a quanto fosse bella la sensazione che quel contatto stava sprigionando, ma entrambi non erano ancora pronti a pronunciare i loro sentimenti. Avevano paura di rovinare nuovamente quello stato di quiete che si era creato tra loro.
Intanto per la via verso Fiore, una strana combriccola camminava a passo spedito.
"Gajeel potresti smetterla di correre?!" Urlò arrabbiata Levy mentre cercava di raggiungere invano il ragazzo, che con lunghe falcate era a capo del gruppo.
"Non è mica colpa mia se sei una nanetta Hihihi" Gli gridò di rimando il Dragon Slayer. Levy si imbronciò standosene in silenzio senza provare ancora a raggiungerlo. Poteva starsene da solo per quanto le riguardava. Al non sentire risposta, però il moro si voltò a cercare lo sguardo della turchese.
Successe tutto in un attimo, tanto che tutti i presenti rimasero qualche secondo titubanti.
Gajeel era tornato indietro verso la ragazza e se l'era presa sulle spalle senza dire nulla e con il viso che gli andava a fuoco.
Levy non poteva crederci, così si limitò a balbettare qualcosa dalla sua posizione imbarazzata. Gli altri che stavano assistendo alla scena di trattennero dallo scoppiare a ridere.
"Anche Juvia vuole salire sulle spalle di Gray-sama!!" Urlò cercando di saltare sul povero malcapitato, che capendone le intenzioni si spostò facendola cadere con la faccia per terra. Juvia cominciò a piangere e lamentarsi. Gray capì che stesse palesemente facendo finta, ma ugualmente le porse una mano offrendole indirettamente il suo aiuto senza però neppure guardarla. La ragazza sorrise alzando lo sguardo e accettò ridendo facendo arrossire dalla vergogna il mago del ghiaccio. Quella volta nessuna risata degli altri accompagnò il gesto, dato che tutti sembravano persi nei loro affari e non si erano nemmeno fermati a vedere cosa stesse succedendo.
Gray ringraziò il cielo di quella situazione e mettendo le mani in tasca, si apprestò a raggiungere i suoi amici.... con Juvia sulle spalle.
Quando Levy si voltò verso il resto del gruppo, sorrise. I ragazzi non erano molto distanti, ma si sentiva abbastanza lontana da godere della presenza assoluta di Gajeel.
Erza camminava parlando ininterrottamente con una povera Wendy che sorrideva annuendo e cercando conforto nella presenza della sua fidata amica Charle.
Juvia gesticolava sulle spalle di Gray come a improvvisare uno strano balletto e Levy scoppiò a ridere.
"Non starai mica ridendo di me?" Gajeel sbottò con finta indifferenza senza poter guardare la ragazza.
Levy arrossì e scosse la testa, anche se sapeva di non poter essere vista.
"Il mondo non gira tutto intorno a te Gajeel." Lo riprese con quelle parole che faticarono ad uscire dalla sua bocca dato che lei non sapeva proprio mentire. Il Dragon Slayer se ne accorse e sogghignò.
"Certo Nanetta... basta crederci...." La prese in giro.
Lei sbuffò sapendo di aver perso.
Dopo qualche minuto di cammino i ragazzi si ritrovarono al confine con la città.
"Finalmente siamo arrivati!!" Gridò Levy con gli occhi pieni di eccitazione. Dopo tempo avrebbe rivisto la sua migliore amica.
Gajeel la fece scendere con dolcezza e si grattò la testa in imbarazzo guardando i palazzi della cittadina per non incontrare gli occhi di Levy. Ovviamente non sapeva che non correva questo rischio, dato che quest'ultima stava passando lo sguardo dalle abitazioni ai suoi amici in avvicinamento.
Le prime a raggiungere Levy e Gajeel furono Wendy e Erza, che come la turchese, cominciarono ad osservare affascinate il panorama cittadino.
Gray arrivò qualche attimo più tardi, lasciò Juvia accanto le sue amiche e raggiunse in tutta fretta il Dragon Slayer.
"Tu non hai visto niente!" Gridarono insieme riferendosi alle corrispettive ragazze, poi scoppiarono a ridere.
"Amico. Juvia? Davvero?" Gajeel spinse via il compagno prendendolo fintamente in giro.
"Quella lì è proprio una...." Ma non riuscì a finire di parlare che l'altro si era già messo in posizione di attacco. "Prova solo a dire qualcosa in più e farò saltare quel cervelletto di bulloni che ti ritrovi." Lo minacciò ringhiando.
Gajeel sorrise alzando le mani in arresa.
"Per fortuna che non ti interessava Ghiacciolo." Mormorò provocatorio sorpassandolo con noncuranza non prima di fargli l'occhiolino. Gray si rese conto del suo comportamento e subito mise le mani in tasca cercando di far finta di nulla.
"Parla quello che odia la nanetta..."
A differenza di quella che Gray aveva sospettato fosse la reazione del ragazzo, Gajeel sogghignò continuando a camminare.
"Touchè." Fece solo.
"Ragazzi! Andiamo!" Wendy fece segno con la mano di proseguire e i ragazzi si riscossero dalle loro lito e le raggiunsero. Quello che nessuno di loro sapeva era che al loro arrivo non avrebbero trovato la maga che stavano cercando.

#AngolinoPazzo
Ehiiiii scusatemi per questo capitolo microscopico e pieno di errori, ma al momento sto studiando come non mai per le ultime verifiche dell'anno. Credo che non appena finirà questa scuola pubblicherò tipo un capitolo al giorno, ma fino ad allora, scusatemi ma non posso davvero fare di meglio.
Fatemi sapere com'è questo capitolo accendendo la stellina qui sotto ☆ e/o lasciandomi un commentino.
Un bacione grande grande

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