Capitolo 12

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Torno a casa sfinita da un altro lunedì di scuola e inizio ad arpeggiare con la chitarra. Mi rilasso. Decido di fare subito tutti i compiti, stranamente per domani ne abbiamo pochi, così decido di farli subito.

Dopo aver finito di studiare mi vesto comodamente: pantaloni della tuta grigi a vita bassa, maglia nera che arriva all'altezza dell'ombelico, Super Star e occhiali da sole.
Chiamo il mio cane Axel e andiamo a fare una passeggiata.
Amo il mio paesino solo perché è calmo e tranquillo.

Stiamo passeggiando lontano dal centro del paese, io ho le cuffiette nelle orecchie così da non sentire il rumore del mondo attorno a me.
Ad un certo punto Axel inizia a correre e si sfila il collare attaccato al guinzaglio.
Corro, lui è più veloce di me. Intanto mi sfilo le cuffie in preda al panico. Lo chiamo ma niente, continua a correre. Superiamo il confine del mio paese, so dove sono ma il problema è che Axel non sembra volersi fermare, chissà cosa gli è preso.
Ho perso il conto dei minuti, si ferma. Ringrazio Dio, non riuscivo più a correre. Mi piego per prenderlo quando mi accorgo che davanti a me c'erano una cagnolina con un ragazzo, infilo il collare ad Axel con il fiatone, penso di non aver mai corso così veloce in tutta la mia vita, mi alzo e metto a fuoco il ragazzo davanti a noi : capelli bruni scuro, occhi dello stesso colore, ha un piercing al labbro e il septum (io ADORO questi piercing)

"Ti è scappato presumo" mi dice con voce gentile.

"Si, non so da quanto tempo è che corro" dico ancora con il fiatone.

"Immagino, è un bel cane come si chiama ?"

"Axel, la tua ?"rispondo realizzando solo ora quello che è appena accaduto.

"Ellie, come sai che è femmina ?"
"Quando sente l'odore di una cagnolina si agita, ma non è mai scappato così"

"Ah capisco, comunque piacere sono Matteo" dice allungandomi la mano .

"Alice " rispondo stringendola .

"Susa ora devo andare perché sono di fretta ciao fai attenzione che non ti scappi di nuovo" dice ridendo.

"Ci provo. Ciao " rispondo con lo stesso modo incamminandomi verso casa.

In effetti il collare era un po troppo largo, così lo stringo per evitare che si ripetesse la storia.

Arrivo a casa esausta.
Mi faccio una doccia e mi metto il pigiama.

Sento il telefono che squilla, corro in camera e rispondo.

"Ehi Ali, ci sei sta sera ?" è Alex.

"Ciao Ale, dove e a che ora ?"

"Andiamo al bar dietro casa mia per le 9:30 io e Genn, così ho pensato a te."

"Mio Dio che bravo amico" dico ridendo
"Ci sono "

"Cosa faresti senza di me! A dopo Ali " lo saluto e metto giù.

Tra di me penso "in realtà non ho voglia di uscire, avevo anche già il pigiama. Dai però c'è Alex e ... Anche Genn " cazzo c'è Genn !
Dopo quello che è successo sabato non l'ho più visto ne sentito, non so come comportarmi. Ho deciso : farò finta di niente, probabilmente anche lui farà così .

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Ciao plebeeeeee
Vi chiedo sempre se vi è piaciuto il capitolo. Lo so magari vi rompe che lo scrivo sempre ma ...
Piaciuto il capitolo ???
Siamo arrivati a 100 stelline della storia e 919 visualizzazioni!!! Vi ringrazio tantissimo, appena arriviamo a 1000 visualizzazioni vi carico dei capitoloni belli promesso ( per quanto possa scriverli "belli") 💓
Niente, al prossimo capitolo .👋🏼
~Alice

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