Vi spiego, o almeno ci provo.

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Ovviamente non potevo essere una ragazza normale. Doveva per forza succedere qualcosa che mi facesse stare male, per un motivo o per l'altro.
Ogni momento di felicità causava un momento di tristezza.
E di esempi ce ne sono tanti, ma quello di ora ha un nome.
Mortacci sua.
No, non ve lo dico.
Se vi dico il suo nome poi mi manca il fiato.
È una cosa impressionante , quando lo vedo a scuola, quando mi guarda in classe , quando mi abbraccia, o lo penso... Rischio un attacco d'asma.
Perciò non mi immagino cosa potrebbe succedere se soffrissi d'asma per davvero.

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