Capitolo 12

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<<Ho una gara>> dissi, smettendo di riempirmi la testa di paranoie.
<<Wow. E dov'è?>> rispose lui.
<<Non me lo ricordo, ma è a circa un ora di macchina da qui. È mia mamma il navigatore>>
<<Strano. Di solito è il padre il navigatore della situazione. Hai una madre trasgressiva>>.
Dimenticavo che non gli avevo ancora detto che avevo due mamme. Volevo aspettare. Non so perché, ma mi sembrava troppo presto per rovinare tutto.
<<Sì, diciamo così>> risposi.
<<E...posso venire anche io?>>
Ed ecco che la mia sfiga colpisce ancora!
<<Emm...preferirei di no. Alle gare divento nervosa e mi incazzerei con te per niente>>. Era la prima cosa che mi venne in mente e, una volta detta, mi resi conto di quanto fosse poco credibile. Vabbeh, ormai la stronzata l'avevo detta.
<<Ah capisco! È l'ansia>> rispose.
<<Allora ti scrivo io e ti propongo un giorno per vederci. Ci stai?>> aggiunse poi.
<<Ci sto>> risposi.
Mia mamma Anastasia, sempre puntuale, arrivò proprio in quel momento e andammo via. Appena partimmo, disse:<<Che tristezza!>>
<<Cosa?>> risposi io.
<<Neanche il bacio della buonanotte. Che maleducato!>>
<<Mamma!>>
<<Che c'è?! Lo facevamo anche io e tua madre>>
<<Sì, ma...no>>
<<E perché no?>>
<<Mamma...c'eri tu lì che ci guardavi...>>
<<Pff. Ho visto cose ben peggiori di un semplice bacio>>
<<Non mi va di dare un bacio al mio ragazzo davanti a mia madre>>
<<Fermi tutti! Quindi ora è il tuo ragazzo? Oh, oh, oh. La cosa si fa molto più interessante!>>. Continuò a farmi domande fino a che non arrivammo a casa ed io mi "nascosi" in camera mia per evitare la conversazione, così come facevo da piccola.
Aspettai inutilmente l'arrivo di quel suo tanto atteso messaggio. Passò una settimana e lui non mi scrisse nemmeno un "ciao".
Le mie amiche ci tenevano a farmi sapere cosa ne pensavano di questo silenzio ed io volevo assolutamente sapere il loro punto di vista. Sara disse:<<È solo uno stronzo!>>; Milena, invece:<<Non ti merita!>>; Ylenia aggiunse:<<Sarà uno di quei pezzi di merda che se ne passa una ogni settimana!>>.
Io, sinceramente, non sapevo che pensare. Con me era dolce e simpatico, ma non avevo mai avuto modo di vedere come si comportava con i suoi amici quando c'ero io. Volevo assolutamente scoprire se l'"Andrea" che conoscevo io era solo un'illusione.
Alla fine, decisi di andargli a parlare. All'intervallo andai davanti alla sua classe: era con Slash...ancora! Tra quei due c'era qualcosa. Qualcosa che non sapevo e che volevano nascondermi: ne ero sicura.
Stava beatamente ridendo con lei, ma, quando mi vide, il sorriso gli morì sulle labbra. Quando Slash se ne accorse si girò verso di me e mi fulminò con lo sguardo, come se avessi appena interrotto un momento importante. Lui venne verso di me e fece come per abbracciarmi, ma mi ritrassi e mi accorsi di essere praticamente attaccata al muro. Sembrò non farci molto caso.
<<Ciao. Che ci fai qui?>> disse sorridendo.
<<Non mi hai scritto!>> risposi io tagliando corto con i giri di parole.
<<Cosa?>>
<<Mi hai detto che mi avresti scritto, ma non l'hai fatto. Troppo facile dimenticarsi di una persona, eh>>. Detto questo feci per andarmene, ma lui con uno scatto veloce, allungò il braccio, appoggiando la mano al muro impedendomi di passare. Sembrava molto una scena da film. Peccato, invece, che io ero incazzata nera.
<<Dove credi di andare?>> disse.
<<In classe. Dato che non ti interessi molto delle persone. A parte Slash, ovviamente. C'è un certo filing tra voi. Dovreste stare insieme voi due. Sareste una bella coppia>>. Non so per quale motivo, ma, quando ero incazzata, era mia abitudine stra parlare.
<<Bene, bene, bene>> rispose lui mantenendo la calma e rimanendo nella stessa posizione di prima. Ero a disagio, sinceramente. Era troppo vicino a me e mi metteva ansia con tutta la gente che ci guardava. Potrei giurare di aver visto delle ragazze passare e dire:"Aww, che carini!" e mi vennero in mente le mie amiche, perché di solito eravamo noi a dirlo quando girovagavamo per la scuola.
Comunque, Andrea disse:<<Gelosetta la ragazza, eh!>>
<<Io?!>>
<<Non vedo altre ragazze che possano essere la mia ragazza, qui!>>
<<Non sono gelosa!>>
<<Potrei giurare di averti visto fulminare Slash un paio di volte da quando ti conosco!>>
<<Touché>> dissi non sapendo che dire. Mi aveva proprio spenta come si deve.
<<Posso farmi perdonare?>>
<<Dipende>>
<<Da cosa?>>
<<Da cosa combini per farti perdonare!>>
<<E se sto fine settimana andassimo alla pista da skate?>>
<<Mmm...va bene>> dissi io non molto convinta della sua proposta.
<<Passo io domani per stabilire l'ora>>
<<Okay>> dissi prima di spostargli il braccio e andarmene, senza nemmeno salutarlo. Mi sentivo stronza, ma anche lui era stronzo con me. Quindi eravamo pari!
Per chi se lo stesse chiedendo, la gara è andata bene, ma, come al solito, non sono arrivata nemmeno sul podio.
Comunque, il pomeriggio di quello stesso giorno, non mi sentii molto bene. Avevo un po' di febbre. Mia mamma Lucrezia mi disse di rimanere a casa da scuola il giorno dopo, ma io insistetti per andarci.
<<Ma perché ci vuoi andare, anche se sei malata?>> disse lei.
Non potevo dirle che sarei andata a scuola solo per vedere se Andrea fosse uno stronzo oppure no. Dovevo inventarmi qualcosa!

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