Sono le dieci di mattina, sono nel mio letto e sebbene sia domenica e sia appena tornata dalla casa di Nicole e abbia solo voglia di dormire, sono sveglia e sto fissando il soffitto bianco della mia camera. Non riesco a fare a meno di pensare a quello che è successo ieri, c'è una parte di me che è talmente felice che non smetterebbe di sorridere per tutto il giorno e abbraccerebbe chiunque gli capiti a tiro, mentre un'altra parte di me (forse quella più razionale) è estremamente preoccupata e non sa dove mi porterà questa storia, voglio dire: non è per niente facile sostenere un rapporto omosessuale, ci sono i pregiudizi delle persone, dei miei amici, di mia madre, di mia sorella..!!!! Oddio!!
Non riesco a capacitarmi del fatto che una cosa così estremamente naturale e stupenda possa essere allo stesso tempo così sbagliata e complicata.
Inoltre non mi sto ancora rendendo bene conto del fatto che Nicole sia una ragazza, nel senso che non riesco a classificarmi come "lesbica" anche se mi rendo conto che se ho baciato una ragazza ed è stato stupendo, voglia dire solo una cosa....
Che confusione, non so davvero cosa fare!
La vibrazione del cellulare mi fa tornare alla realtà.
" Ciao Lea, ti va un gelato in centro?"
È Teo, non lo so mi sento abbastanza depressa, ma penso che dopotutto mi farà bene stare un po' con lui...
"Perfetto, in piazza della vittoria alle tre?"
"Okay, a dopo😘"
"Ascolta, lo dico anche a vale?"
"Meglio di no, ti devo parlare anche di lei..."
"Va bene allora ci vediamo dopo💙"
Blocco il telefono e decido di farmi una doccia calda prima di pranzo, per rilassarmi un po'.Dio, che sensazione fantastica sentirsi puliti e profumati, ma come fa la gente che non si lava??
Mi metto una tuta e la maglia di un pigiama e scendo a pranzo, mia madre non c'è è andata a pranzo da Mara e io mangerò con mia sorella.
La trovo in cucina che sta studiando ( come al solito..) vedo con piacere che il tavolo è già apparecchiato e che l'acqua della pasta sta bollendo, peró!!si dà da fare mia sorella!
-Lea prendi il formaggio nel frigorifero per favore?-
Prendo il formaggio e glielo porgo.
Sto pensando che forse dovrei parlare con Lisa delle mie preoccupazioni a proposito di Niki, lei è sempre riuscita a capirmi e a sostenermi in tutto quindi penso che lei sia la persona più giusta con cui parlare della mia "dubbia" omosessualità.
Ci sediamo a tavola e iniziamo a mangiare la nostra pasta alla carbonara, cucinata da schifo da mia sorella, ma non glielo dico perché se no si offende a morte!
- Allora com'è andata ieri sera?-
-Benissimo! Le amiche di Nicole sono molto simpatiche e la sua casa è bellissima-
-Bene dai, eri così preoccupata!-
- Ma scusa tu come fai a saperlo?-
Non mi ricordo di aver parlato con Lisa delle mie preoccupazioni sulla serata
- Infatti non lo sapevo, ma me ne sono accorta. Sai, si capisce che sei preoccupata perché ti si forma una piccola ruga proprio qui sulla fronte- mi sfiora un punto preciso della fronte con il pollice - E c'è anche adesso... Qual'è il problema?-
Non ci posso credere! Ha capito tutto da una semplice ruga sul viso? Ma quanto è forte la mia sorellona?
- Beh... Vedi, ecco- coma cavolo faccio a dirglielo, non sarebbe molto carino dire: "Sai ieri ho baciato una ragazza!!"
- Qualche settimana fa ho incontrato Nicole e ho subito pensato che fosse bellissima, e ogni volta che la vedevo la trovavo ancora più bella e più simpatica. Pensavo fosse solo un sentimento di amicizia, di stima... Ma poi ieri sera- mi accorgo che la voce mi sta tremando - ieri sera, ci... Ecco... Ci siamo baciate.. Ed è stato, è stato stupendo...- Lisa continua a guardarmi negli occhi con una strana espressione del tipo: no dai Lea ma sei seria? E io spero con tutta me stessa che dica qualcosa, qualsiasi cosa.
- Oddio! Lea sei ...? Cioè hai baciato una ragazza....!!!!-
- Lesbica? Non lo so è questo il punto. Quel bacio ha mandato in frantumi tutte le certezze che avevo!-
Lisa fa cadere la forchetta sul piatto di spaghetti e mi guarda per qualche secondo con una espressione che è un misto tra: preoccupazione, comprensione, confusione e smarrimento.
- Senti Lea, hai diciassette anni, sei ancora piccola e non puoi ancora sapere veramente quello che vuoi, ma penso anche se questa ragazza ti faccia stare bene e ti faccia sentire bene con te stessa, allora devi andare avanti. Non preoccuparti del l'omosessualità, cavolo siamo nel ventunesimo secolo!! Ascolta il tuo cuore e capirai davvero ciò che vuoi.-
WOW ma io la adoro! Non posso credere che mi abbia dato talmente tanta forza e sicurezza in così poche, semplici, stupende parole.
Mi alzo dal tavolo con le lacrime agli occhi e l'abbraccio talmente forte che quasi soffoco.
-Grazie, grazie mille-
-Ti voglio bene sorellina-
- Anche io, tanto-Dopo pranzo mi preparo per incontrare Teo, ho deciso di mettermi dei jeans stretti neri, strappati sulle ginocchia, una canottiera dello stesso colore e una felpa aperta grigia con la scritta New York bianca sulla schiena, e delle scarpe da ginnastica bianche.
Esco di casa con le cuffie nelle orecchie mentre ascolto " Take me home" di Jess Glynne.
In pochi minuti di autobus arrivo in piazza dove ho l'appuntamento con Matteo e lo vedo seduto sullo schienale di una panchina mentre guarda il cellulare, mi avvicino da dietro e gli tappo gli occhi con le mani. Gli bacio la guancia da dietro mentre lui si gira e ricambia il bacio.
-Ehi Lea!!-
-Ciao bello, ti va un milk shake?-
- E me lo chiedi? Andiamo!-
Entriamo nel nostro bar abituale e ordiniamo un milk shake alla fragola e uno al cioccolato.
- Allora? Cosa mi volevi dire a proposito di Valeria?-
Sorseggia la sua bevanda alla fragola e dopo essersi pulito le labbra con estrema calma solo per il gusto di farmi morire di curiosità decide finalmente di parlare.
- Beh ecco... Avrei pensato a quello che hai detto e credo che tu abbia ragione. Glielo voglio dire Lea!! Le voglio dire che mi sono innamorato di lei! Ma non voglio dirglielo in un modo monotono, voglio fare qualcosa che la colpisca che la lasci senza parole, capisci?-
- Certo Teo!! Che bello sono troppo felice!!-
- Grazie, io invece sono terrorizzato e non so davvero come fare. Lo sai io sempre stato uno da storie di una settimana massimo, mai di cose serie, non mi sono mai innamorato come questa volta- si passa una mano nei capelli per la centesima volta, come fa ogni volta che è nervoso.
- Teo, devi stare tranquillo se la ami davvero non devi temere niente e nessuno- già... Lo dovrei dire a me stessa - e poi ricordati che io ci sono e ci sarò sempre per te-
- grazie mille Lea-
- Adesso però dobbiamo pensare a qualcosa! Diamoci da fare!!-
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You are like me
RomanceLea: una ragazza di diciassette anni, molto bella e simpatica. Ha avuto alcune storie nella sua vita ma pensa di essere diversa da tutte le altre, lo capirà quando incontrerà Nicole una ragazza fiera della propria omosessualità. Riuscirà Lea a fare...