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È domenica, sono le sette di sera e sono sdraiata sul mio letto a pensare e a cercare di trovare una soluzione a tutti i problemi della mia travagliata esistenza fino a quando sento un rumore molto basso e insistente, come qualcosa di molto piccolo che si scontra con qualcosa di vetro. infatti è così: vedo dei sassolini che colpiscono la finestra della mia camera, allora mi alzo ed esco sul balcone già pronta ad insultare i soliti ragazzini che fanno gli scherzi idioti ma appena mi rendo conto di quello che sto guardando, sul mio volto appare un sorriso: è Nicole con uno strano sacchetto in mano e un sorriso smagliante.
-Nikiii! Cosa ci fai qui??-
- Mah... Passavo di qui... cosa vuoi che ci faccia qui? mi mancavi!!-
- Awww! Che amore, vieni sali, ma bussare alla porta come le persone normali?-
- Ti paio forse una persona normale? E poi così è più da film-
Rido di gusto e scendo ad aprirle la porta.
Appena la vedo non resisto e le stampo un bacio su quella bocca così invitante, allora lei mi prende per i fianchi, mi tira leggermente verso di lei e rende più intenso quel bacio in principio innocente.
Andiamo in camera mia e ci sediamo sul letto.
- Che hai in quella busta?-
Estrae dal sacchetto: un pacchetto di cioccolatini, dei lecca lecca, dei pasticcini e un'infinità di caramelle!
- WOW! Hai proprio deciso di farmi ingrassare?!-
- Certo, mi piacciono le ragazze in carne...-
- Ahahah cosa festeggiamo?-
- Me, o meglio noi. Perché... Rullo di tamburi: ho la casa in Liguria libera per il prossimo weekend e... Non ho trovato nessuno con cui andare allora ho pensato a te...-
- Ahahah che simpatia!-
Le tiro un piccolo pugno sul braccio e le faccio una finta smorfia.
- Allora? Ti va?-
- Certo che mi va! Me lo chiedi anche??-
- Perfetto!-
Si avvicina, appoggia la sua mano sulla mia testa e mi accarezza dolcemente i capelli mentre mi regala ancora un piccolo bacio.
Ci sdraiamo sul letto abbracciate e mano nella mano.
- Allora? Novità della settimana?-
- In effetti non ti ho detto una cosa importante: Valeria è incinta!-
Nicole si stacca un'attimo dall'abbraccio e mi guarda negli occhi.
- Cosa? No ma seria?!-
- Si...-
- Ah... Ma è di Matteo?-
- Si sì..-
- Che cretini!!-
- Perché scusa?-
- Perché?? E me lo chiedi?? È incinta e ha diciassette anni!!-
- Lo so ma ovviamente non è stata una cosa premeditata!-
- Appunto, cavolo ci potevano pensare!!-
- Sai non è sempre facile! Si sono lasciati trasportare, può capitare...-
- Lea stiamo parlando di un bambino!! Non di un oggetto! Di una persona!! Se non sono convinti, se non lo volevano chiaramente il bambino ne risentirà!!-
- Non è detto, sono sicura che lo cresceranno con amore!!-
- Dio Lea!! Svegliati, vieni un attimo fuori dal mondo delle favole per una volta!! Ovviamente sei sicura che Matteo non dirà nulla e si assumerà le sue responsabilità da bravo paparino?-
- Si certo!-
- Cazzate! I ragazzi a diciassette anni non sono pronti ad assumersi questo tipo di responsabilità!! Mi dispiace ma è così.. Valeria si dovrà abituare alle delusioni-
Ormai ci siamo alzate entrambe e  sono arrabbiatissima.
- Solo una persona senza cuore può fare discorsi del genere!-
- Solo una bambina può fare discorsi del genere!-
Una lacrima mi scende sul viso.
- Mangiati le caramelle "amore"-
Esce sbattendo la porta e mi lascia da sola, trasformando quella domenica sera così bella in una domenica da dimenticare.
Dopo circa un ora ricevo un messaggio da parte di Matteo.
" Se venissi da te tipo tra due minuti ci sarebbero problemi?-
" No, figurati. Ti aspetto"
Mi guardo allo specchio: ho il trucco leggermente sbavato dalle lacrime e i capelli spettinati. Mi sistemo alla meno peggio e scendo ad aprire a Teo.
Lo vedo ridotto ancora peggio di me: ha gli occhi gonfi e rossi di pianto e sta fumando una sigaretta, sembra davvero disperato e mi spezza il cuore vederlo così.
Non dice niente, non dico niente. Ci avviciniamo e ci abbracciamo piangendo insieme.
- Entra dai-
Saliamo in camera mia in silenzio, ognuno timoroso di parlare e di ferire i sentimenti dell'altro.
Usciamo sul balcone e Matteo si accende un altra sigaretta.
- Hai saputo? Di Vale...-
Parla mentre gli esce il fumo dalla bocca e con gli occhi guarda lontano, dritto davanti a se proprio come Valeria prima di lui.
- Si... Me l'ha detto oggi... Lea io non ce la faccio, non credo di potercela fare... Ho diciassette anni non sono pronto per diventare padre!! Ma lei non ne vuole sapere di abortire...-
Ora mi sta guardando negli occhi in cerca di una risposta ma purtroppo io non sono in grado di dagliela.
- Teo, non è colpa di Valeria... Pensi che per lei sia facile?! Se tu non le stai vicino sarà ancora più complicato!!-
- Lo so!! Ma cazzo! Non ne sono capace, non sono in grado di prendermi questo impegno!!-
- Lo so, ti capisco ma pensa a Vale: se tu te ne vai, se la lasci da solo TUO figlio, e sottolineo tuo, crescerà senza un padre e Valeria dovrà affrontare tutto da sola: la gravidanza, il parto, i primi mesi, le difficoltà, la scuola, i problemi... Pensaci ti prego-
Un'altra lacrima gli scende sul volto e poi un' altra e un'altra ancora fino a diventare un pianto insistente che gli bagna la maglietta. Non ho mai visto il mio migliore amico così, lui per me è sempre stato la mia roccia, la mia ancora, il punto di riferimento, quello che quando cadevo mi aiutava a rialzarmi... E ora vederlo così: disperato, incapace di scegliere cosa fare è un colpo tremendo al cuore.
Riesce a malapena a parlare tra i singhiozzi e il fumo della sigaretta non ancora spenta del tutto.
- Non- non so cosa fare! Lea!! Che cazzo posso fare io?!-
Mi avvicino e lo abbraccio di nuovo.
- Shhh... Calmati, risolveremo tutto, come sempre...-
Dopo essersi calmato, ci sediamo sul mio letto e guardiamo l'imbrunire fuori dalla finestra.
- E tu?-
Mi chiede Teo senza staccare gli occhi dal cielo.
- Io cosa?-
- Cosa è successo? Perché sei triste?-
- Cosa ne sai che sono triste?-
- Lo sai quando mi hai detto che capivi quando ero nervoso perché mi toccavo continuamente i capelli?-
Annuisco leggermente con la testa.
- Ecco, riesco a capire quando qualcosa ti preoccupa o ti rende triste quando i tuoi occhi non brillano più, sono spenti...esattamente come adesso-
Si avvicina e mi sfiora il viso con una carezza molto dolce.
Faccio un mezzo sorriso triste e mi accoccolo tra le sue braccia calde, dopo di che prendo fiato e gli racconto tutto.

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Ecco un nuovo capitolo, un po triste ma purtroppo necessario... Fatemi sapere cosa ne pensate❤️😍

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