- Lea? Ehi Lea, tesoro?...-
- M-mamma?-
Ho un dolore tremendo alla testa e al braccio sinistro ma... Sono viva!! Vedo mia madre seduta su una sedia accanto al mio letto, no aspetta... Sono in un letto d'ospedale. Mi accorgo che nel mio braccio sinistro è infilato l'ago di una flebo.
- Mamma cosa è successo?-
- Un camion vi è venuto addosso, la macchina ha sbandato, Nicole non ha retto la strada e vi siete ribaltate.... Ho avuto una tale paura Lea, grazie a Dio sei viva...-
- Mamma zitta un attimo! Nicole? Nicole come sta?-
Mia madre prende un respiro profondo come se si stesse concentrando per dirmi una cosa di vita o di morte.
- Mamma!!? Ti prego cosa è successo?-
- Ha battuto la testa quando la macchina è ribaltata, è in terapia intensiva... Non si è ancora svegliata-
No!! Nooo! Non voglio, non posso crederci!! Nicole... Ho le lacrime agli occhi, voglio vederla. Devo vederla!
- Dov'è mamma?-
- È nell'altro corridoio nella stanza 126-
- Devo andarci mamma!-
- No Lea sei pazza! Ci andrai quando starai meglio! -
- No tu non capisci, io devo vederla. Per favore-
Cerco di alzarmi dal letto ma la cosa risulta molto difficile, mi accorgo solo ora di avere il gesso al braccio destro e di avere la testa fasciata.
- Tesoro, no aspetta... Ti fai male così. Lo vedi non ti riesci neppure ad alzare. Ci sarà tempo per vedere Nicole e sono sicura che se la caverà . Ora dormi un po, io vado fuori a leggere .-
Mi da un bacio sulla fronte ed esce dalla stanza. Ovviamente non mi rassegno a quello che mi ha detto mia madre, non ho nessuna intenzione di starmene qui ad aspettare di avere notizie dagli altri.
Con un ultimo grande sforzo mi siedo sul letto e appoggio le gambe a terra. Mi alzo in piedi appoggiandomi all'asta della flebo, ho dolore ovunque ma lo ignoro e faccio i primi lentissimi passi verso la porta della camera, esco nel corridoio e per fortuna non c'è nessuno in vista allora mi dirigo cauta verso il corridoio di Nicole.
Credo di essere arrivata perché vedo sua madre e suo padre davanti alla porta della camera, non li ho mai visti, solo sua madre una volta di sfuggita.
- Em.... Buongiorno io sono Lea-
Porgo loro la mano e mi sento i loro sguardi addosso, che sono un misto tra confusione, stupore, tristezza...
- Oddio Lea, Nicole non fa che parlare di te, continuamente! Avete un rapporto speciale...-
Non ci posso credere che Nicole parli di me con sua madre!!! Adoro questa ragazza!
Le mie guance si tingono leggermente di rosso.
- Si decisamente, ma come sta?-
- Non troppo bene, è ancora in coma ma credo che tu possa vederla...- la madre di Nicole mi spezza il cuore, ha le lacrime agli occhi, identici a quelli di sua figlia, e un sorriso triste. Mi fa strada ed entro nella camera molto simile alla mia. Mi avvicino al letto e vedo Nicole completamente diversa: è estremamente pallida, ha molte ferite sulla faccia e sulle braccia, ha tantissimi fili che entrano ed escono dal suo corpo, gli occhi chiusi... Ma è ancora lei, è ancora quella splendida ragazza di cui mi sono innamorata.
Mi siedo al bordo del letto e la guardo respirare lentamente, sembra che stia dormendo, le prendo la mano e gli occhi mi si riempiono di lacrime quando mi ritrovo questa mano gelida nella mia, la stringo forte per trasmetterle tutto il calore possibile.
Resto un'oretta a guardarla, ad ammirare la sua bellezza talmente semplice da sembrare quasi irreale, fino a che mi sento stanchissima e decido di andare. Le do un bacio sulla fronte e mi avvicino al suo orecchio.
- Domani torno e dopodomani anche... Non ti lascio, non pensare di liberarti di me...- la voce mi si rompe e le lacrime cominciano a inondarmi la faccia, corro fuori dalla stanza e mi rifugio sotto le coperte del mio letto sperando di svegliarmi e scoprire che è stato solo un terribile incubo.
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You are like me
RomanceLea: una ragazza di diciassette anni, molto bella e simpatica. Ha avuto alcune storie nella sua vita ma pensa di essere diversa da tutte le altre, lo capirà quando incontrerà Nicole una ragazza fiera della propria omosessualità. Riuscirà Lea a fare...