Capitolo 2:Victor.

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I raggi del sole filtravano attraverso le piccole tendine rosee della mia stanza.Il cielo era limpido:nessuna nuvola grigia occupava la sua grande distesa di azzurro e, a quanto pare, sembrava essere felice e sereno.

Al contrario di come mi sentivo io, quella mattina.

Io odiavo le giornate di sole, preferivo,sinceramente,le giornate cupe e nuvolose.Preferivo vedere il cielo triste e arrabbiato proprio come me.

Non so esattamente il perchè di questa cosa,ma credo che sia dovuta al fatto che,ormai ogni tentativo di essere felice era svanito nel nulla.Era finito nell'abisso piú profondo e non c'era piú modo di riprenderlo o in qualche modo, di tirarlo .

Purtroppo, era l'amara verità.Non potevo fare altro che accettare la realtà e andare avanti.

Se...ancora ci riesco.

Non potevo fare altro che,stringere i denti e tenere la maschera di ghiaccio. Ma fino a quanto avrei potuto resistere?

Fino a quando avrei dovuto fingere quel sorriso,alla gente altrui,a me stessa e ai miei genitori?

??????

Domande senza risposta, purtroppo.
Ecco altre domande a cui non posso rispondere.La mia vita era ed è fatta a punti interrogativi,secondo me.
Bhe...arrivati a questo punto credo che sia cosí.Non faccio altro che farmi domande su domande.

Ad interrompere i miei "amati" pensieri è un rumore,un rumore assordante.Mi rigirai nel letto,strinsi fra le mie dita il cuscino e mugolai infastidita da quell'orribile suono.

Si può sapere da dove diamine proviene questo suono,al dir poco orribilante?
-Genia,dalla sveglia,no? Sei piú idiota di quanto pensassi.-
Tu sta zitta! Coscienza del cazzo!
-Oh-oh,la ragazzina si surriscalda.-
Smettila! Mi stai stancando...anzi perché non mi lasci in pace,eh? Mi faresti un grande favore.
-Tranquilla,me ne vado.Bye,bye. Ti lascio nel tuo lago di acidità piccola Anderson-

Finalmente! Non pensate anche voi che sia pesante?
-Tracy,piccola Tracy...io sono te. È tutto ció che ti dico,il resto te lo lascio immaginare da sola.-
Posso farti una domanda?
-Prego,Anderson.Faccia pure.-
Ci tieni alla tua vita?
-Ehm...si,ma che intendi con ciò?-
Hai capito benissimo,cara.Ora...sparisci!
-Uff...va bene,ciao.-

Esultiamo.C'é il silenzio e io,in questo momento,sto ringraziando in tutte le lingue possibili ed immaginarie,le divinità del cielo.

Strana cosa,lo so.
Ma volete sapere come mi definisco io?
Diversa.Una persona diversa.

Perché?

Perchè io sono quella che non ha amici, quella che sempre le cuffiette nelle orecchie e quella che non esce mai di casa.

La gente sa solo giudicare,non si chiede mai il perchè delle tue azioni o il perchè del tuo comportamento.

-Non credi di esagerare un po' adesso?-
Si,hai ragione.La sto facendo troppo lunga,chiudiamo qui il discorso.
-Wow.Mi ha dato ragione.Questo è un miracolo!-
Tu non hai la testa a posto e ti conviene andartene se non vuoi...

A riportarmi con i piedi per terra è un bussare di una porta.Strofinai il mio viso sul cuscino,mi tirai le coperte al petto e infilai la testa all'interno di esse;richiusi lentamente gli occhi non importandomene di niente.

Subito dopo sento dei passi farsi sempre piú vicini e dei sussurri.
Una mano calda e soffice mi accarezzó i capelli,provocando, in me, una calma mai sentita prima.

Warrior - Scar On The Heart.||Victor Blade|| #Wattys2016. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora