"E tu, come mi vedi?
Come un mistero.
È uno strano complimento.Il piú strano che abbia mai ricevuto.
Non è un complimento.È una minaccia.
Che significa?
I misteri vanno svelati.
Potrei deluderti.
O magari sorprendermi."
-
Questa non è la tua battagl...
Canzoni per il capitolo: "Sunder."-Nightstep. "In the Name of love."- Martin Garrix e Bebe Rexha. "No Hero. " - Elisa.
Victor's pov Tracy:"Mi-mi fa male il cuore,Victor." Disse con voce debole e fine. I suoi occhi si chiusero lentamente,il suo respiro era irregolare mentre il suo corpo si accasciò sul mio senza alcuna esitazione. Aderiva perfettamente al mio. I suoi lunghi,mossi,biondi capelli finirono per ricoprire tutto il mio petto mentre alcuni finirono sul mio collo,solleticandomelo leggermente. Le sue piccole manine si erano aggrappate alla mia semplice maglia rossa e la stringevano fortemente in due pugni. Le sue labbra rosee e cosí buone erano schiuse rendendola meravigliosamente dolce.
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Cazzo,ma quanto era bella!
Le sue gambe snelle erano intrecciate alle mie e potei notare,grazie a quella posizione,il percorso che le sue lacrime aveva fatto pochi minuti fa. Alcune ancora scendevano e io,non potevano fare a meno di tranquillizzarla e a accarezzarla come meglio potevo. Non potevo fare a meno di confortarla e farle capire che io c'ero. Che in ogni momento o situazione difficile io ci sarei stato. Le sarei stato accanto sempre e le avrei curato il suo cuore ferito a ogni costo. Le avreiriaggiustato l'organo piú importante. Essenziale. Quello che avrebbe battuto per me. Sempre per me. Solo per me. L'avrei rimesso a sesto. Le avrei cucito tutte quelle ferite cosí sanguinose e dolorose che opprimevano quel piccolo cuoricino che desiderava solo essere libero di trasmettere segnali destinati a far capire quando una ragazza provi qualcosa di nuovo per un ragazzo. E con 'qualcosa di nuovo' intendo...L'amore. Ció che avevo scoperto io grazie a lei. A Tracy Anderson. E una cosa era certa,io l'avrei salvata. Salvata dell'oscurità. Dal buio. Dalla solitudine. Da tutto ció dal quale era stata prigioniera,vittima,segregata e intrappolata in tutti i suoi anni piú bui e oscuri.
'Mi fa male il cuore, Victor.' Il mio cuore perse non un battito,ma milioni a quelle sei "piccole" parole. Continuavano a ripetersi nella mia mente e non facevano altro che uccidermi lentamente come una lama fredda e affilata. Era come se quella lama mi avesse trafitto il cuore,provocato una lunga e profonda cicatrice e lasciato a soffrire fregandosene di tutto e di tutti. Avete presente quando la persona che amate,in preda alla rabbia,vi urla:'Tu non sei niente per me', 'Tu mi fai solo del male,stammi lontano!', 'Se devo amare una persona come te,preferisco morire' e altre frasi velenose per te e per il tuo cuore cosí? Ecco faceva lo stesso effetto. Provocava lo stesso dolore. Lo stesso opprimente dolore. Tracy con quelle parole mi aveva fatto capire quanto dolore provava. Quanto dolore opprimeva quel piccolo cuoricino privo di amore,di sorriso,di quel rosso fuoco di cui era colorato.
