Parte 6.

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Nota! Eventi post X Factor 9, con alcuni salti temporali dell'arco di due circa. Buona lettura!

#26. Tocca me e non ti succede niente....
Fedez sbirciò le notifiche su Twitter e Facebook e non si meravigliò di scorrere tra i vari post diversi insulti: da quando aveva fatto il proprio coming out otto mesi prima, le bacheche dei suoi profili social venivano intasate da milioni di messaggi al giorno, tanto che più di una volta gli si era impallato il wi-fi.
J-Ax si era spesso alterato per il passivismo di Federico e in molte occasioni aveva espresso il suo dissenso, poco importava se si trovassero allo studio di Newtopia o a bere una birra al bar.
- Dovresti reagire! Non possono insultarti solo perché ti piace un uomo! - e gli sbattè in faccia lo schermo del cellulare con l'ennesimo post omofobo - La tua dolce e tenera metà non sarebbe per niente contenta di questo tuo cazzo di menefreghismo! Alza quel maledetto culo e reagisci! -
Il rapper scostò il telefono e alzò le spalle indifferente.
- Zio, Gasparri mi odia da sempre e lo ha sempre dimostrato, Salvini mi considera un incitatore di violenza gratuita al prossimo e probabilmente durante la messa i preti predicheranno ai ragazzi di non andare ai miei concerti perché sono un esempio moralmente e sessualmente discutibile, per non dire di peggio. Un "frocio" in più o in meno non mi cambia la vita. - e si scolò un sorso della sua Beck's con disinvolura, ignorando di proposito lo sguardo furente dell'altro.
Infatti a Federico non gliene importava niente di cosa gli altri pensassero di lui.
Con Mika le cose andavano alla grande, tanto che in meno di tre mesi dall'ufficializzazione della loro storia il riccio si era stabilito nel piccolo appartamento del rapper a Milano con Amira e Melachi al seguito.
Aveva conosciuto per bene la numerosa famiglia di Micheal, sebbene il suo inglese fosse elementare, tanto che in più di un'occasione Mika gli aveva fatto da interprete. Tatiana, che già all'epoca di X Factor 9 aveva sospettato più volte un possibile "inciuccio" tra lui e il libanese, aveva accolto Micheal a braccia aperte insieme al padre. Sua nonna era stata un po' più restia ad accettare che suo nipote fosse insieme ad un uomo, ma alla fine si era sciolta davanti alla dolcezza e all'educazione di Mika.
Con Giulia era riuscito a mantenere un buon rapporto, tanto che veniva spesso a trovarlo a Newtopia anche solo per portare qualche regalo agli artisti che ci lavoravano; in più il suo prossimo lavoro stava per essere nuovamente distribuito sul mercato dopo un lunga assenza dalla scena.
Insomma, cosa poteva andare storto?

#27. ...... Tocca lui e io potrei non rispondere delle mie azioni.
Per un momento pensò di aver visto male, in fondo gli striscioni che si alzavano durante un concerto erano centinaia e lui non poteva leggerli tutti dal palco, era un'impresa pressochè impossibile.
La seconda cosa che gli passò per la testa fu di aver letto troppo in fretta, perché da bravo intrattenitore doveva sapere come muoversi a tempo di musica per far divertire il pubblico e non poteva fermarsi troppo a lungo su un punto fisso dello spazio in cui si muoveva.
Però la terza volta che volse lo sguardo verso quel cartello capì che non doveva prendere un appuntamento dall'oculista: su un enorme foglio bianco tenuto da circa cinque persone c'era una foto di Mika segnata da una X rossa, il tutto accompagnato da una scritta in stampatello nera che riportava una scritta così raccapricciante che a Fedez gli si congelò il sangue nelle vene: "Frociz ai forni!".
A quel punto Federico mostrò le zanne: alzò il braccio, segno per la band dietro di sé di fermare la musica. In pochi secondi l'unico rumore presente nell'Arena di Verona fu il pubblico che chiedeva a gran voce spiegazioni o mostrava un senso di perplessità.
- Scusate l'interruzione, - cominciò parlando al microfono, la voce furiosa che risuonava in tutto il perimetro della struttura - torno fra cinque minuti! - e con passo spedito andò di corsa dietro le quinte.
I fan non capirono cosa avesse in mente finchè non spuntò di nuovo, accompagnato da una figura alta e confusa quanto loro in tenuta estiva: Mika non guardò nessuno, tranne il ragazzo che lo teneva saldamente per mano fino al centro del palco, dove la gente aveva cominciato ad applaudire per quell'inatteso e gradito ospite.
Quando fu sicuro di avere l'attenzione di tutti, Fedez riprese a parlare.
- Circa due anni fa, a Mika avevano imbrattato dei poster con la sua faccia ponendoci sopra la scritta "frocio". All'inizio non aveva fatto niente, semplicemente aveva ignorato la cosa, poi i suoi fan e le persone che gli volevano bene per quello che era e che è tutt'ora lo avevano spronato a reagire*. -
Fece una breve pausa, Mika al suo fianco che non aveva ancora lasciato la sua mano.
- Ora, io posso nemmeno immaginare cosa voglia dire sopportare per anni insulti di questo tipo, diciamo che sono ancora nuovo in questa situazione, ma una cosa è certa: Micheal Holbrook Penniman Junior è il mio fidanzato e sì, - ed indicò il gruppetto col cartello, che per l'imbarazzo di essere al centro dell'attenzione cercava di nascondere le prove inutilmente - sono quello che per voi coglioni là in fondo si chiama frocio! Sono fiero di esserlo. L'amore fa quello che vuole! - e lo baciò in mezzo alla folla, delirante e in adorazione.

Midez: Life DrabblesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora