Parte 7.

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#31. Momenti inopportuni. 1
Federico inarcò la schiena mentre mugugnava dal piacere, le unghie mordicchiate conficcate nelle spalle dell'uomo sopra di lui. Mika sorrise soddisfatto a quel gesto e decise di regalare al suo amante un altro po' di sollievo: gli prese saldamente le natiche e spinse più forte, tanto che il più giovane ora tratteneva a stento gli urli, le gambe quasi spalancate come a chiedere di ricevere di più.
Come quasi ogni settimana dall'inizio degli homevisit Fedez era andato con una scusa nell'appartamento del suo "amico" e Micheal lo aveva accolto a braccia aperte; dopo due chiacchiere sulle scelte dei brani dei loro concorrenti e sui prossimi progetti lavorativi, si erano saltati addosso per fare l'amore. Quella volta il luogo prescelto era stato il divano e i vestiti di entrambi erano sparsi sul pavimento.
Federico stava per ribaltare le posizioni per reclamare il ruolo da attivo, quando il suo cellulare squillò sul tavolino di fronte a loro. Quella interruzione non piacque a nessuno, specie a Mika che interrupe il bacio con un sonoro schiocco.
- Devi imparare a mettere il silenzioso... - disse il libanese mentre usciva dalla calda apertura di Federico, mettendosi seduto al lato del rapper che gli sorrideva raggiante.
- Non preoccuparti, sarà Faustelli con una delle sue solite crisi d'ansia. Cinque minuti e riprendiamo da dove abbiamo interrotto. -
Prese l'iPhone e cliccò il tasto verde sullo schermo, senza guardare il nome di chi lo stava chiamando. Mika, posto di fianco a lui, lo guardava con la sua tipica espressione maliziosa.
- Salve. Qui è Fedez in studio dall'egregio dottor Penniman, ho cinque minuti per interrompere la seduta. - e nel mentre appoggiò il capo sulla spalla libera dell'amante.
Dall'altra parte del telefono Mika sentì chiaramente una voce perforare il timpano di Federico tanto era furiosa.
- Federico Leonardo Lucia, sei una gran testa di cazzo! - urlò Tatiana inconsapevole della faccia perplessa del figlio - Hai anche solo una vaga idea di che ore sono? Avresti dovuto essere qui da almeno trenta minuti per poter essere puntuale per la cena con me e tuo padre! E poi cos'è 'sta storia che vai dallo psicologo? Sono tua mamma oltre che il tuo manager! Cazzo hai combinato stavolta?! -
Fedez stava per ribattere sonoramente, ma non fece in tempo a dire niente che Mika gli sfilò l'iPhone dalle mani.
- Hi Tati, it's me, Mika. Psicologo è mio soprannome. Scusa per suo ritardo, ma stavo consigliando a Fedè dei progetti cool a Miami, per lavoro... -
- Oh, ciao Mika! - pigolò Tatiana felice al solo sentire la voce acuta del libanese.
Ma come fa a calmarla ogni volta?

#32. Dare un futuro.
Fedez si rimise la sua maglietta militare per andare all'after party negli studios; era sudato come non mai e quella era l'unico indumento pulito nel suo camerino al momento.
Si stava incamminando all'ingresso della festa con passo spensierato e a metà strada vide Mika abbracciato a Luca e Leonardo, entrambi con le lacrime agli occhi da quella che sembrava felicità.
- Grazie mille! Non dovevi... - disse Leonardo in un soffio, asciugandosi le gote con la manica della camicia.
- Dovevo invece. Avevo appena venti anni quando ho cominciato, so cosa vuol dire sperare in una oppurtunità. Lo meritate. - e diede una pacca sulle spalle ai suoi ex concorrenti, che si incamminarono insieme a braccetto per raggiungere gli altri nella sala della festa.
- Hey, che si dice in giro, Micheal? Hai dato loro un premio nobel per la pace o per il miglior outfite della serata? - domandò il rapper curioso quando fu sicuro che si fossero allontani abbastanza da non notare la sua presenza.
Micheal gli sorrise.
- Un premio nobel no, ma un futuro sì. Ho lasciato qualche contatto telefonico con case discografiche interessate a loro: sono giovani e ci vorà tempo, ma sono sicuro che faranno almeno due album a testa. -
Fedez si avvicinò a lui ancora di più e mise un braccio attorno al suo fianco, senza smettere di fissarlo incantato.
- Sei davvero una persona splendida, Micheal. -
Mika sorrise e ricambiò la stretta sulle spalle.
- Ho imparato dal migliore anno scorso. -
Stavano per baciarsi in quel corridoio deserto, ma una voce squillante di donna alle loro spalle giunse insieme a quella stanca di Elio; per fortuna entrambi avevano sviluppato dei riflessi pronti in quel genere di situazioni, dopotutto avevano fatto allenamenti continui durante tutti i momenti prima della diretta nei rispettivi camerini.
- Hey guys! Don't forget about us, you Midez! - e si intrufolò tra i due uomini con Elio, sorridente.
- Hey giovani, ho capito adesso cos'è una ship e ho inventato quella tra me e Skin, la Skelio! Mi sento ringiovanito di almeno quarant'anni. -
Micheal rise forte insieme a Federico, mentre Skin sembrava una ragazzina con la sua boyband preferita tanto era pimpante.
- Tanto la Midez è irraggiungibile! Vero Mika? -
- Of course my friend! C'mon guys, let's party! -

Midez: Life DrabblesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora