NOTA! Sì, non avete letto male: questo è il capitolo conclusivo delle Life Drabbles. Spero che sia di vostro gradimento :)
#Extra Long! Il giorno che verrà...
Fedez mise via la sigaretta elettronica nella tasca del pigiama, appoggiò i gomiti sulla ringhiera d'acciaio del balcone ed osservò il cielo limpido che gli si presentava davanti: la luna avvolgeva il panorama con una luce soffusa e le stelle che si riflettevano sulla superficie liscia del mare davano la sensazione di trovarsi in un universo infinito. Si ritrovò a fissare ogni singolo luccichio emanato dai corpi celesti che riusciva a scorgere nella notte e i pensieri del giorno appena trascorso gli scorrevano a rallentatore nella mente, infondendogli una strana calma interiore col sorriso dipinto sul volto.
Poche volte gli era capitato di non rimpiangere Milano mentre era via e quella situazione rientrava perfettamente nel contesto, con l'atmosfera calda e sensuale che la Sicilia gli aveva riservato in quei tre giorni di permanenza per il matrimonio di Davide Shorty e Alba Plano: le amicizie sbocciate in Italia ed in Inghilterra, i parenti dei due sposi e le varie persone incontrate a X Factor 9 avevano fatto sì che tutti i partecipanti al lieto evento fossero coinvolti in una vera festa.
Davide e Alba avevano voluto organizzare delle nozze in grande stile e il numero degli invitati era stato intorno ai trecento, almeno secondo quello che gli era stato riferito da Gennaro e Alessio.
Subito dopo la fine del rito in chiesa erano accaduti una serie di episodi esilaranti che difficilmente si sarebbe scordato.
E quindi ecco Mara Maionchi con la sua pungente ironia, che al buffet aveva allegramente sfottuto lui e Mika perché i prossimi a convolare all'altare dovevano essere tassativamente loro due, anche perché - Ho vinto trecento euro all'after party della finale e ho intenzione di vincerne altri a breve! Alzate il culo, ciapapulver! -.
Alessandro Cattelan parlava in un fluente inglese con i coinquilini dei due sposi a Londra, con la sua invidiabile scioltezza linguistica. Gli ex concorrenti della nona edizione facevano duetti improvvisati sul palco scatenando ricordi condivisi nel loft e nel backstage del programma, poco prima dell'inizio di ogni live. I parenti commentavano con Elio e Skin (migliorata notevolmente nella lingua italiana) le canzoni da mettere al karaoke, dai grandi classici anni '80 alle hit del momento. E infine i pochi bambini presenti facevano a gara per poter ballare con Mika, aiutato da Tommasini che improvvisa coreografie sul momento... come poi quella pop star da strapazzo lo avesse convinto a unirsi a quella che lui chiamava "baby sitting dell'ultima ora" era un mistero bello e buono.
Sì, era stata proprio una splendida giornata, non poteva negarlo, senza contare il tempo soleggiato, l'ottimo catering e il lussuoso albergo per il ricevimento: solo un pazzo romanticone qual'era Davide Shorty avrebbe potuto spendere e spendersi tanto per un giorno così importante e questo, tra portate abbondanti e qualche bicchiere di troppo, lo aveva fatto riflettere più a fondo sulla sua vita.
Da quasi quattro anni il rapporto tra Federico e Micheal andava a gonfie vele e per qualche istante immaginò il loro probabile matrimonio, con tanti fiori colorati nella location ideale e abiti sobri per entrambi: nonostante le battutine sottili di Giòsada e "compagni di disavventura del loft" sul suo presunto lato antisgamo, da qualche tempo a quella parte Federico stava davvero pensando ad una proposta del genere per Micheal, anello di fidanzamento con anessa proposta ufficiale inclusa, magari a Parigi o a Londra.
Quel pensiero gli fece imporporire le guance senza perdere il sorriso.
Magari un giorno toccherà davvero a me e Micheal...
- A cosa stai pensando? -
Fedez si girò di scatto verso la porta a vetri della balconata; gli apparve la figura slanciata di Mika con addosso un pigiama a fantasie improbabili, che lo stava osservando a braccia conserte e un'espressione dubbiosa.
- Nulla di particolare... - e alzò le spalle.
- Non ti credo, so che stai pensando a qualcosa, qualcosa di bello spero... - affermò Mika avvicinandosi a lui per abbracciarlo da dietro la schiena. Le sue mani si strinsero sui fianchi allenati e il mento si era posato perfettamente sulla testa del più basso grazie a quei venti centimetri buoni di differenza tra loro.
Beandosi del calore corporeo proveniente dal compagno, Fedez si lasciò andare ad una mezza verità.
- In effetti stavo pensando a che fantastica giornata è stata oggi. - e gli accarezzò le lunghe braccia abbronzate - Non mi aspettavo una rimpatriata del genere; mi ha fatto davvero piacere rivedere tutte le mie band per festaggiare i due piccioncini. -
- Devo che anche io sono contento, tranne per la parte delle scommesse che quegli stronzi facevano in loft a nostre spalle! Persino il mio piccolo principe mi ha traddito, con Luca Tommasini poi... So rude! -
Fedez roteò gli occhi al cielo.
- Ammettilo che ti ha fatto piacere sapere che sospettassero fin da subito della nostra relazione Freud, ti conosco troppo bene per credere a quello che hai appena detto. - e terminò il discorso girandosi completamente verso l'altro.
Mika stava sfoggiando il suo inconfondibile ghigno malizioso, sottolineato dagli incisivi che sporgevano leggermente sul labbro inferiore accompagnati da quelle che Federico definiva "adorabili fossette": quella era la conferma alla sua ipotesi e come da copione Mika fece il finto tonto con un maybe parecchio acuto.
Approffitando dell'atmosfera romantica che si era appena creata, Micheal si abbassò quanto bastasse per poter congiungere le proprie labbra a quelle del compagno; le mani colorate del rapper andarono a stringere le spalle esili e per poter avere maggiore contatto fisico si mise sulle punte, mentre le dita affusolate del riccio avvolgevano la schiena di Fedez con delicatezza.
Il bacio durò a lungo. Si persero in quella danza lenta che le loro lingue avevano deciso di intraprendere: entrambi amavano ritagliarsi quei momenti quando si trovavano da soli e solitamente quel tipo di bacio rappresentava l'epilogo perfetto della giornata.
O l'inizio di qualcosa di più spinto, a seconda del livello di eccitazione presente nell'aria.
Si staccarono dopo un tempo che parve infinito e un'idea poco casta nacque nella mente di Fedez.
- Andiamo di là? - propose accennando alla camera e, soprattutto, a quell'invitantissimo letto a due piazze e mezzo.
Mika parve illuminarsi di luce propria tanta era la felicità che sprizzava da tutti i pori a quell'invito, come se non stesse aspettando altro.
- Lo dico e lo ripeto da sempre che il sesso è nella tua testa. - e lo sollevò di peso con naturalezza, proprio come durante il loro secondo anno insieme a X Factor alle audizioni.
- Me ne farò una ragione. -Sette mesi dopo...
- Quando hai intenzione di dargli quella maledetta scatola dei guai? Almeno la pianti di tenerla nascosta in quell'improponibile zainetto per daltonici. -
Fedez squadrò il socio dall'alto della sua sedia girevole nello studio di Newtopia ed appoggiò l'oggetto incriminato sul tavolo ligneo interamente sommerso da scartoffie, che si stava rigirando tra le mani da almeno mezz'ora senza tregua.
Era una scatolina in velluto nero con un motivo personalizzato color oro (una farfalla stilizzata) commissionata dallo stesso Fedez qualche tempo addietro nella gioielleria più in di Milano; al suo interno vi era un semplice anello d'argento con incastonati tre brillanti, il numero preferito di Mika.
Il rapper si prese qualche istante prima di rispondergli.
- Quando sarà arrivato il momento giusto. Per ora resta al sicuro. -
- È da sei mesi che quella cosa è "al sicuro" Federì! - disse Ax tra il perplesso e il serio - Io ti suggerisco di fare in fretta prima che quell'anello arruginisca, come la tua eterosessualità d'altron.. ahia! -
J-Ax si massaggiò la guancia colpita con un finto proiettole in plastica, incontrando lo sguardo infuocato del colpevole; stavolta fu il suo turno di guardare male Fedez, che teneva in mano una pistola giocattolo verde fluo tirata fuori da chissà dove.
- Che cazzo Fede! Un giorno di questi te la brucio quella cosa! -
Il diretto interessato fece una linguaccia accompagnata da un dito medio, mentre riponeva con calma l'arma del delitto in uno dei cassatti della scrivania. Ax ghignò ricambiando amorevolmente il gestaccio ed uscì dalla stanza per andare in sala registrazioni.
Così Fedez rimase solo coi suoi pensieri e con i ricordi dei primi momenti intimi insieme alla pop star, alle loro cene prima del live e al suo personalissimo coming out sui social.
In quel periodo Mika si trovava in America per terminare la produzione del nuovo album e sarebbe tornato a casa tra un paio di settimane e non si trattava esclusivamente di impegni con la casa discografica: dall'inizio della loro convivenza il riccio approfittava degli impegni lavorativi per andare a trovare i parenti sparsi per il globo, spesso e volentieri rimandando il ritorno a Milano di alcuni giorni.
Era proprio in una di queste occasioni che Fedez aveva colto la palla al balzo per comprare il sigillo di una probabile unione legale e spirituale; non era mai stato il tipo da matrimonio e mai avrebbe pensato di prendere sul serio quell'argomento, eppure per Mika avrebbe affrontato volentieri quel passo importante.
Non si era mai affezionato così tanto a qualcuno e non aveva alcuna intenzione di perdere il suo Micheal.
Sorrise ancora mentre rimetteva a posto l'anello nella tasca interna dello zaino, insieme alla sua nuova moleskine con in copertina una coloratissima giraffa.
Magari, un giorno...- Quando hai intenzione di fargli la proposta, Mika? Gli anelli non si mettono al dito da soli. -
- Non rompere Skin! Lo sai che devo trovare il momento giusto... -
- È dal matrimonio di Davide e Alba che lo tieni stretto nella borsa, direi che questo potrebbe essere il momento giusto. Cosa ti preoccupa? -
- Fedè non è mai stato il tipo da matrimonio e penso che questo potrebbe spaventarlo. -
- Hai paura di perderlo per una cosa così dolce? Sei pazzo. -
- Forse la mia è una stupida paranoia, ma... Oddio Skin! Anch'io ho paura: con Andreas non ho mai pensato al matrimonio in otto anni di relazione, mentre con Federico mi sono bastati tre anni insieme per desiderare un passo così importante... -
- Quattro, contando anche l'anno in cui io e te eravamo nella giuria di X Factor. -
- Dettagli amica mia, dettagli. -
- Smettila scemo! Lo sai che ho sempre ragione, io e Elio vi abbiamo pure visto che pomiciavate all'entrata del parcheggio. -
- Io non l'ho mai negato. -
- Tornando a noi, mi prometti che quando tornerai a casa gli farai la proposta? Sono più che certa che Fedez ne sarà felice. -
- Tu dici? -
- Non ho forse sempre ragione? -
- ... -
- Eddai Mika! Hai sempre avuto le palle per dire qualunque cosa ti passasse per la testa e in ogni caso se state così bene insieme non penso che una simile proposta rovinerà il vostro rapporto, ti pare? -
- Ve bene! Lo farò! Promesso. -Angolo del manicomio!
E SBAM!
Eccoci arrivati/e al capitolo conclusivo di questa storia, la mia personale versione della possibile storia d'amMMore di Mika e Fedez, alias la giraffa elegante e il muffin colorato.
Grazie a tutti quelli che hanno letto, commentato, messo una stellina e aggiunta la raccolta ai propri elenchi di lettura; può sembrare sciocco, ma questi piccoli gesti danno soddisfazione e soprattutto servono a conoscere nuove persone nel fandom sconfinato dei Midez, dove la parola d'ordine è (quasi) sempre disagio.
Un ringraziamento speciale va al gruppo whatsapp #KeepMidezAlive, col quale ho condiviso gioie e dolori e tanto altro ♥
Grazie anche ai follewer che mi seguonoe a quelli che mi hanno chiesto aggiornamenti sulla storia (sante anime).
GRAZIE ANCORA! ♥♥♥♥♥
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Midez: Life Drabbles
FanficPiccoli momenti Midez, ambientati fuori e dentro X Factor. Ogni capitolo conterrà cinque drabbles, ogni tanto compariranno concorrenti vecchi e nuovi e ogni tanto spunterà qualche ship.... ma solo ogni tanto eh?