Capitolo 11

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Ottobre 1997

9.02 p.m
Ron ed Hermione non avevano cenato ed erano ancora in biblioteca.

Ron: Finalmente abbiamo finito tutti i compiti!

Hermione: Per una settimana non dovrai pensare ad altro che al quidditch! -rispose entusiasta la riccia-

Ron le prese le mani.

Ron: Hermione sei davvero straordinaria! Non ce l'avrei mai fatta senza di te! Sei davvero..

"Fallo! È la tua occasione!"

La voce di Lily le urlava queste cose nella testa e la parte folle di Hermione prese il sopravvento. Si protese in avanti, mancavano pochi centimetri per far toccare i loro nasi, ma potevano sentire benissimo il profumo l'uno dall'altra sulla pelle. Ron, a sorpresa di Hermione non si ritrasse imbarazzato. Un barlume di speranza si accese in lei, provava anche lui i suoi stessi sentimenti?

Hermione: Sei davvero..?

Ron era nel panico più totale. La ragazza che aveva sempre amato era lì, a pochi centimetri da lui. Si aspettava un suo bacio? Non lo sapeva. Ma non aveva intenzione di fallire. Ci sarebbe stata presto una guerra e avrebbe potuto morire, morire senza mai averla baciata. Non poteva permetterlo. Ma non poteva nemmeno permette di mandare all'aria una grande amicizia. Che doveva fare?

**

Harry era sotto la doccia. Sperando che l'acqua portasse via la sua ansia e la sua paure di fallire.

"Tranquillo Harry, andrà tutto bene. È tutto perfetto! Non succederà niente.. Almeno credo.."

Uscì dalla doccia e si legò un asciugamano intorno alla vita, i capelli gli ricadevano spettinati sulla fronte con piccole goccioline d'acqua. Metà delle ragazze di Hogwarts avrebbe pagato per vederlo così a sentire Hermione, diceva che erano tutte pazze di lui perchè era il prescelto e tante altre cose. Lui non sapeva se crederci o meno, sapeva solo che a lui, da sei mesi e più, gliene importava solo di una. La porta si aprì e si richiuse con un tonfo e una voce femminile che Harry conosceva bene urlava per il dormitorio vuoto.

Ginny: Hai per caso visto..- la ragazza entrò nel bagno e la voce gli si spense di botto. Dopo aver guardato Harry dalla testa ai piedi per un paio di volte si concentrò sul viso, impresa ardua.-

Si schiarì la voce.

Ginny: Hai per caso visto Hermione? Non la vedo da colazione.

Harry: Penso che sia in biblioteca.

Ginny: Okay grazie.

Harry: Ci vediamo dopo. -disse sorridendo con aria di sfida-

Lei, con lo stesso sorriso gli rispose: E chi ti ha detto che verrò Potter?

Si stava incamminando verso l'uscita del bagno quando, Harry, con un gesto fulmineo chiuse la porta e inchiodò le braccia al muro intrappolando la rossa che aveva continuato a sorridere.

Harry: Se non vieni ti prendo dal letto e ti ci porto io.

Ginny: Non puoi. Non puoi entrare nel dormitorio femminile

Harry: Ho i miei metodi.

Ginny: Cioè? Chiamarmi con un incantesimo di appello?

Harry: Che idea stupida

Ginny: Appunto. Degna della tua brillante mente

Harry: Non scherzare Weasley. Non ti trovi in una posizione comoda- disse squadrandola-

Ginny: Sei tu quello scomodo. Un calcio nei gioielli di famiglia e sarai tu quello a non venire

Harry: Non ti facevo così violenta. - disse fintamente stupito-

Ginny: Ti sbagliavi. - ribatté angelicamente la ragazza-

Harry: Comunque se non verrai ti perderai qualcosa di veramente molto bello.. A te la scelta Weasley

Ginny: Ci penserò.. -rispose vaga- Ora mi lasci andare?

Harry: Ci penserò..

Si sporse per baciarla, ma anziché trovare le sue labbra trovò il marmo freddo. Vide la porta aperta e sentì riecheggiare la sua risata per tutta la sala comune.

Tutta colpa di un giratempo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora