parte 6

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Lui accese la torcia e cominciò a cercare qualcosa di sospettoso. Mentre io l'avevo già trovata. Nascosta dietro l'angolo che cerca di mimetizzarsi nel buio. Ma non so come riuscivo a vederla.

"Papà credo di aver sentito qualcosa da quella parte"
Dissi indicando il punto più lontano possibile da qui. Lui si fidò e andò a cercare lì.

"Guarda che ti vedo"
Dissi quando ormai mio padre si era allontanato

La sentì ridere mentre si faceva avanti verso di me.
Inutile dire come mi sentivo. Perchè non lo capivo neanche io..

Si fermò davanti a me ma la luminosità era parecchio scarsa e non riuscivo a vedere il suo viso

"Nadir?"
Ci voltammo entrambi di scatto verso quella voce ancora lontana. Così lei scappò via.

Dolore...

"Trovato qualcosa?" dissi andando verso di lui

"No, tu?"

"No, sarà stato il vento"

"Probabile"

Pov Zahra

"Buonanotte signorina"
"Buonanotte khadija"

Chiuse la porta e sentì i suoi passi allontanarsi.
Aspettai un po e poi mi alzai. Non potevo accendere la luce se no mi avrebbero scoperto.
Così presi il mio zaino con dentro il kindle e una coperta e cercai di uscire dalla finestra.

Non avevo più 4 anni per dormire alle 22.. Ma la libertà è molto limitata in questa casa.. Così ogni sera uscivo sempre dalla finestra e mi arrampicavo sull'albero più grande del giardino. Da lì potevo osservare le luci della città e nessuno poteva vedermi. Nemmeno con la luce del kindle che illuminava il mio viso.

Così mi sistemai su un grande ramo e cominciai a leggere. Ma dopo un paio d'ore mi addormentai per poi svegliarmi alle 3 del mattino.

Cercai di fare attenzione ma ero ancora mezza addormentata. È bastato solo un passo falso per ritrovarmi per terra con la schiena a pezzi.

Cercai di alzarmi quando sentì dei passi sull'erba così corsi a nascondermi in un angolo buio.

Vidi una luce avvicinarsi e spostarsi da una parte all'altra mentre io divenivo sempre più nervosa. Sarebbero stati guai se mi sgamano. I miei avrebbero aumentato le guardie e sarebbe tutto peggiorato.

"Papà credo di aver sentito qualcosa da quella parte"

Sentì un nodo in gola.. Mi avevano trovata..
Ma la luce si spostò da tutt'altra parte..

"Guarda che ti vedo"
L'avevo già sentita quella voce..

Così mi feci avanti per riuscire a vederlo. Era lui. Il ragazzo della fossetta!

"Come hai fatto?"
Ero stranamente felice di rivederlo

"Non era difficile"
Sentivo bene la sua voce ma mi era difficile vederlo.

Mi era sembrato di sentirlo dire papà prima, quindi è il figlio del guardiano?
Ma guarda un po...

"Nadir?"

In preda al panico scappai per tornare nel mio letto prima di essere beccata.
Scavalcai l'albero vicino alla mia finestra e entrai in camera.

Sentivo dolori dappertutto. Non so neanche che senso ha fare tutto questo.
Ma mi faceva sentire libera.
Per così dire..

Mi cambiai e cercai di ripulirmi dalle foglie e dalla terra per poi rimettermi sotto le coperte.

Nadir..
È il suo nome.
Gli sta così bene..

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