part 17

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#Aldilà del fondo

Pov Zahra

I capelli bagnati da cui cadevano gocce leggere come la pioggia sulle mie spalle. Un asciugamano avvolto intorno al mio corpo freddo. I miei occhi persi riflessi sullo specchio annebbiato del bagno. E un silenzio angosciante interrotto a tempo dal suono delle gocce che cadevano dal rubinetto.

Tic tic tic tic tic
Era tutto ciò che sentivo fuori e dentro di me.

Fisso lo specchio ma non riesco a vedere per bene il mio riflesso, la vista sbiadita dalle lacrime che non vogliono scendere e alleggerire l'agonia.

Non so quanto tempo avrò passato in quel bagno ma so che Khadija avrà bussato più o meno 7-8 volte fin adesso.

Chiudo gli occhi cercando di ricompormi ma non so da dove iniziare, non riesco ad aggrappare nessuno pezzo di ciò che è rimasto di me. Chiudo gli occhi e tutto ciò che sento è

Tic tic tic tic tic
Mentre altre gocce cadono sulle mie spalle.

Provo a cercare una ragione, un motivo per uscire da quel bagno e continuare questa angosciante vita.

Frugo tra i ricordi per trovare qualcosa di bello che mi dia qualche speranza.

I ricordi belli sembrano così lontani e sfocati.
I miei sogni sembrano irraggiungibili
I miei desideri sembrano impossibili.

Frugo tra le persone che conosco per trovare qualcuno per cui ne vale la pena uscire.

Ho Nabil ma un giorno mi lascerà o peggio, mi chiederà di sposarlo.

Khadija un giorno se ne andrà anche lei.

Mio padre non sa chi sono e Mia madre non so dove sia.

Gli altri se ne sono già andati.

"Fermatiii!"
All'improvviso sentì una voce urlare di fuori che mi risvegliò da quel stato di trance

E in mente mi apparve quel viso solare con un sorriso innocente e una fossetta sola.
Aprì gli occhi e mi avvicinai alla finestra.

Lo vidi fuori con il suo amico che gli saltava sulle spalle e lui che continuava a spingerlo e ad urlargli di smetterla.

Sorrisi guardando la scena buffa e il cuore si fece più leggero.

È come se ci fossero due mondi, uno in cui vivo io e uno in cui vivono loro.

Una vita spensierata così è tutto ciò che desideravo.

Ma se posso osservare quel loro mondo da una finestra allora ci sarà un'entrata da qualche parte, e io la troverò. Anche se mi toccherà saltare da quella finestra.
...
Mi vestì e uscì da loro, con la speranza che forse un po' della loro felicità mi s'attaccherà addosso se gli sto vicino.

Purtroppo però chiedevo troppo, poiché alla mia vista si impetrificarono tutti spalancando gli occhi e mi fissarono come se fossi un alieno.

"Ciao"
Dissi con spontaneità.
Senza ricevere alcuna risposta o reazione.
Giustamente.

Beh, questa è definitivamente la peggior idea che mi sia venuta in mente!

Forse è impossibile dopo tutto.
Forse non esiste un'entrata, un posto per me in quel loro mondo.

Sospirai sapendo di aver appena fatto una figuraccia.

Dopo pochi secondi lasciai perdere e girai i tacchi per andarmene quando sentì il portone aprirsi.

Una Rosa Con Tante SpineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora