parte 10

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Pov Zahra

Si alzò e premette il pulsante per aprire il cancello

Ero sbalordita, anzi incantata.. In realtà non sapevo cosa mi stesse succedendo ma fui risvegliata dal clacson di Morad.

Uscì con gli occhi ancora puntati su di lui che era di schiena.

Salì in auto e rimasi confusa per tutto il tragitto.

Più mi avvicinavo alla casa di Morad e più sentivo la voglia di tornare indietro.
Andare da quel ragazzo e rimanere con lui.

Ero agitata. Sudavo freddo.

Arrivammo a casa sua e scesi dall'auto.

C'erano tantissime persone. Quasi tutti non li conoscevo.

I palloncini, le enormi palle di plastica trasparenti che volavano qua e la, la piscina decorata e illuminata, il buffet con una grossa torta al centro e una fontana di cioccolato vicino, era tutto perfetto.

Eppure volevo ancora tornare a casa.

"Allora?"
Sentì una voce che mi fece sobbalzare.
Mi ero completamente dimenticata di Morad

"Bella.. Grazie"

Dissi cercando di farmi sentire con la musica

Mi sentivo così fuori luogo che non ci volle tanto per rimanere sola.
Morad andò a ballare con la sua ragazza e io rimasi seduta al bancone del bar. Probabilmente nessuno sapeva che sono la festeggiata.

Cominciai a bere un drink dopo l'altro.

"Ehy ciao"
Mi girai e cercai di mettere a fuoco quella persona davanti a me

"Ciao"
Risposi a malapena per poi mandare giù un altro drink.

"Wow forte,
Mi chiamo Nadir, tu come ti chiami?"

"Nadir... Nadir... "
Perchè mi suona così famigliare?

"MA CERTO!!! NADIR!!! SI CHIAMA NADIIIR! che sbadata, come ho fatto a dimenticarlo"

Corsi a cercare Morad,non volevo più rimanere in quella festa, volevo andare da Nadir.

Ma non riuscivo a trovarlo, la mia vista era sfocata, le persone erano tante, tutto intorno a me girava..

"Moraaaad" cominciai ad urlare ma con la musica non mi sentivo neanche

Pov Nadir

"Mmmm sei stato bravo"

"Grazie"

Caspita, ricevere un complimento da lei è davvero appagante.

Biiiip biiiiip

Andai subito ad aprire il portone e vidi entrare una Maserati dell'ultimo modello.

Si fermò davanti alla porta di casa e scese un ragazzo che avrà più o meno la mia età

"Khadijaa"
Urlò appena sceso dall'auto

"Signorino Morad, benvenuto"

Lui si avvicinò a lei e l'abbracciò ma lei non mosse un dito.

"Dov'è Zahra?"
Disse infine staccandosi

"In camera sua, prego venga con me"

Così entrarono entrambi e rimasi da solo con quell'auto stupenda.
Quanto vorrei che questo fosse un lavaggio per poterla lavare e toccare da vicino 😍

Cominciai a sistemare tutti gli attrezzi dentro il capannone, guardando ogni tanto l'auto, poi presi il tappeto di mio padre per pregare.

"Biiiip biiiip"

Una Rosa Con Tante SpineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora