parte 9

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Pov Zahra

Come si chiamava?
Amir?

Samir?

Oddio ce l'ho sulla punta della lingua..

Oh.. Che memoria di merda...

Arrivai finalmente a quell'alta collina da cui potevo vedere il mio piccolo quartiere da un lato e l'enorme città dall'altra parte.

Guardai quella specie di prigione per un attimo e feci un sospiro di sollievo poi mi diressi verso il bosco.

Mi sistemai vicino ad un albero e cominciai a leggere.

Forse si chiama Samir..

Provai a concentrarmi per l'ennesima volta sul libro ma sentì dei strani rumori sui cespugli..

Sarà uno scoiattolo..

Sentì di nuovo quei rumori ma questa volta più vicini a me..

Cominciai a sentire il sangue gelarmi nelle vene...
Provai a girarmi per vedere cos'è ma sentì qualcosa di freddo sul collo.. Qualcosa tipo metallo.. Come la canna di un fucile..

Provai ad alzarmi lentamente

"Fossi in te non lo farei"
Sentì un voce rauca alle mie spalle che fece accelerare il mio battito e tremare le mani.
Me la stavo facendo sotto dalla paura
Ma ero così testarda che neanche con le minacce seguivo i comandi, così presi lo zainetto e cominciai a correre più forte che potevo.
Lo sentivo correre dietro di me ma piano piano si allontanava.

Poi cominciai a sentire degli spari così presi a voltarmi a destra e a sinistra per confonderlo.

Uscì finalmente dal bosco e provai a salire la collina con le poche forze che mi rimanevano.

Non sentivo più i spari ne i passi ma non si sa mai.

Non mi voltai neanche una volta per controllare ne tantomeno per vedere l'aspetto di quel pazzo.

Salì in cima e provai a scendere ma scivolai e cominciai a roteare nell'erba fino ad a sbattere sul fondo.
Dolore..

Provai ad alzarmi ma la gamba sembrava aver sbattuto contro qualcosa.
Faceva un male allucinante.

Vedevo la mia casa così lontana e mi sembrava che quel uomo sarebbe piombato davanti a me da un momento all'altro.

Così continuai a camminare più veloce che potevo trascinandomi quella stupida gamba..

Appena mi avvicinai al quartiere mi fermai per controllare se mi inseguiva ancora ma non vidi nessuno.
Tirai un sospiro di sollievo e continuai per la mia strada.

Arrivai davanti al muro e mi guardai intorno.

Okay un ultimo sforzo..

Presi la rincorsa e mi spinsi appoggiando il piede su un angolo. Mi tenni con le mani sulla cima del muro e cominciai a tirarmi su.

Ora toccava alla parte difficile.
Dovevo buttarmi.

Ma visto la condizione della mia gamba mi buttai di spalla.

L'impatto era così forte che tutto il mio corpo vibrava, persino il cervello.

mi limitai a lamentarmi con un semplice

"Ahia"

Raccolsi le forze e provai ad alzarmi quando sentì

"Ti sei fatta male?"
Conoscevo bene quella voce.
E mi ritornò il dubbio su quale sia il suo nome. Aveva un rastrello in una mano e l'altra mano per aria allungata verso di me. La tenni stretta e lui mi tirò su

Una Rosa Con Tante SpineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora