*La foto ritrae Dustin*
《"C'è scritto il tuo nome." indica la busta.
La controllo e noto che c'è realmente scritto il mio nome.
Chi può essere stato?
"Aprila!" mi incita Amber
Io annuisco e apro lentamente la busta. Guardo all'interno, ci sono delle fotografie. Le prendo e rimango senza parole!
"Chloe, tutto bene?" 》Non posso crederci!
Le foto ritraggono Matt seduto al bancone di un pub, con un bicchiere in mano e visibilmente ubriaco.
Non può averlo fatto, mi aveva promesso che non avrebbe più bevuto.
Ho la bocca spalancata da ormai cinque minuti ed Amber aspettava che parlassi per tutto quel tempo.
"Io vado a casa." accartoccio la busta e la getto a terra, poi caccio le fotografie, che ovviamente sbatterò in faccia a Matt, nel mio zaino.
Comincio a camminare velocemente ed Amber mi segue.
"A casa? E come avresti intenzione di andartene?"
"Chiamo mia madre, di' al professore che non stavo bene."
"Okay, ma... Cos'è successo?"
"Nulla, Amber, non preoccuparti."
Si ferma davanti a me impedendomi di uscire dal portone della scuola.
"Dove credi di andare? Non puoi uscire senza aver prima chiesto il permesso o senza un genitore che ti accompagni."
"Te l'ho detto, chiamo mia madre."
"Si, ma deve prima firmare il foglio che dichiara che stai uscendo. Non potrai attraversare questo portone da sola e senza permesso, potresti passare guai seri."
"Signorine, ci vuole così tanto per prendere la divisa?" ci interrompe il professore sbucando dal portone.
"Ci scusi prof, arriviamo." si giustifica Amber e andiamo nella sua direzione.
Prima di entrare in palestra chiamo mia madre.
《Chloe? 》
《Mamma, potresti venirmi a prendere? 》
《É successo qualcosa? Stai bene?》
《Sto bene, voglio solo andare a casa. 》
《Va bene, sto arrivando. 》
Riattacca. È insolito che non abbia fatto domande o che non mi abbia contraddetta. Forse ha capito che ho qualcosa che non va, di solito non mi comporto così.
"Amber, mia madre sta arrivando."
"Verrai domani?" riesco a leggere la speranza nei suoi occhi.
"Vedrò."
"Va bene. Spero non sia nulla di grave." mi rivolge un sorriso compassionevole.
"Non appena mi calmerò, ti spiegherò tutto."
"Promesso?"
"Promesso." affermo con le mani in aria.
Lei mi sorride, poi si gira e torna a giocare a pallavolo.
Dopo un po' scorgo mia madre fuori dalla palestra che agita in aria il permesso per uscire.
Le faccio con la mano il segno di aspettare e chiamo Amber.
"È arrivata."
"Scrivimi oggi, ci conto."
"Lo farò."
Mi abbraccia.
"A domani." mi saluta, poi mi fa l'occhiolino e torna a giocare.
Corro da mia madre che non saluto nemmeno. Quando sono incazzata mi chiudo a riccio, in un guscio che solitamente non mi appartiene e che nessuno riesce a oltrepassare.
Entriamo in macchina senza aver ancora pronunciato una parola.
"C'entra Matt?" rompe il silenzio.
"A cosa ti riferisci, mamma?" mette in moto e comincia a parlare.
"Non sono stupida. Ieri, quando sei rientrata da scuola, stavi piangendo e non mi hai neanche salutata, sei semplicemente corsa in camera tua. Poi passa Matt e ho trovato sciupato anche lui. Ed oggi questo."
Sospiro.
"Tesoro, che succede?"
"Mamma..."
"Va bene, se non vuoi raccontarmi nulla... Beh, cercherò di capirti." dice sospirando.
"Grazie, davvero." è la prima volta che ringrazio mia madre.
"Di nulla, tesoro."
È affettuosa, ma spesso tende a diventare insopportabile a causa del suo continuo volermi proteggere. In fondo ha i suoi motivi, non posso darle torto. Nonostante tutto le voglio bene. Mi dispiace solo che non riesca a dimostrarglielo.
"Mi dispiace per essermela presa con te ieri solo perché ero arrabbiata con tuo fratello." dice d'un tratto.
"Non preoccuparti... A proposito, Dustin stava per dirmi finalmente per quale motivo litigate di continuo, ma poi è arrivato Matt..." comincia ad agitarsi.
"Lascia perdere, non c'è un vero motivo. Litighiamo per il semplice fatto che è un immaturo e un irresponsabile. Non è una novità per noi."
"Non è sempre stato così, lo è da quando..." mi fermo, non riesco a continuare. Non voglio piangere, devo essere forte, devo farlo per lei.
Mia madre si accorge del mio sguardo vuoto e cerca di cambiare discorso.
"Ah, Chloe, non so se Dustin te lo ha detto, ma domani parto per New York."
È vero, me n'ero completamente dimenticata!
"Si, me l'ha detto ieri ma me n'ero già dimenticata."
"E sai anche che stasera tu e Megan dovrete andare da zia Debbie?"
"Proprio stasera?" chiedo con tono lamentoso.
"Partirò domattina presto, quindi si, stasera."
Sbuffo e incrocio le braccia guardando la strada sotto di noi.
Manca poco a casa nostra, poi potrò sprofondare sotto le coperte.
"Mi dispiace tanto tesoro, sai che se potessi resterei con voi."
"Lo so, ma potresti almeno darmi fiducia una volta ogni tanto. Ho sedici anni ormai."
"Avrai anche sedici anni, ma per badare a tuo fratello e a tua sorella ci vogliono anni di esperienza. Non vorrei che rimaneste coinvolte se Dustin dovesse combinare qualcosa." dice ridendo.
Alzo gli occhi al cielo ed esco dall'auto, dato che siamo arrivati.
Dustin è in garage e sta sistemando la sua macchina.
Mi ero ripromessa di chiedergli perché sia tornato dal college, a lui è cominciato una settimana fa e non è ancora sabato. Ma, quando l'ho fatto, mi ha risposto che si è sbagliato e che comincia lunedì, ma a me non la da a bere. Ma al momento non voglio fare leva su questo discorso, non ne ho la voglia né le forze.
Si pulisce le mani sporche di grasso e viene verso di noi.
"Tu non dovresti essere a scuola?"
"Ho già abbastanza problemi, non ti ci mettere anche tu."
"È successo qualcosa con Matt?" si sta irritando.
"Perché dovete sempre mettere Matt in mezzo?"
"Perché se non è stato lui, non so chi possa essere stato."
"Non è stato nessuno."
"Come vuoi... A proposito, ieri sera ho dimenticato di avvertirti di chiamarlo, me l'ha chiesto personalmente."
"Che vada al diavolo!" mi si spezza la voce a causa del pianto.
Finalmente sbotto, stavo trattenendo le lacrime da troppo ormai. Tengo sempre tutto dentro e fa più male.
Corro in camera mia e mi butto sul letto.
Ancora una volta mi sento presa in giro. Ero sicura che quella sarebbe stata la prima e l'ultima discussione, ma mi sbagliavo ancora.
Mi sbaglio sempre su tutto!
Mi fermo, impedendo alle mie lacrime di uscire ancora.
Fisso un punto a caso della mia stanza, riflettendo sul comportamento da tenere con Matt quando lo vedrò.
Non gli dirò tutto subito, voglio vedere se sarà sincero e me lo dirà da solo.
Dopo un bel po', mi arriva un messaggio da parte di Amber e capisco che è uscita da scuola.
《Non ti sei persa nulla, é stata un'ora tremendamente noiosa passata a fare esercizi di ginnastica. Tu come stai? Spero meglio. 》
《Una favola. 》
《Oh, Chloe... 》
Non le rispondo più quando mi arriva un messaggio di Matt.
《Rossa. 》
《Ciuffo. 》decido di stare al gioco.
《Perché oggi sei andata via prima? Ho dovuto chiedere di te al tuo professore, dato che non ti trovavo. 》
《Mi andava. 》
《Se lo dici tu... Preparati, tra un po' passo a prenderti. 》
《Va bene, ciuffo. 》
Mi alzo dal letto, mi lavo la faccia e ritocco il mascara.
Mangio qualcosa, con gli occhi di mia madre e mio fratello addosso. Mi sto infastidendo, spero che Matt arrivi al più presto. Voglio solo chiarire questa storia, anche se non penso ci sia molto da chiarire. Ha semplicemente spezzato una promessa.
Sento un auto parcheggiare davanti casa mia e capisco che è arrivato.
"Esco con Matt, a più tardi."
"Stai attenta." mi avverte mio fratello.
Alzo gli occhi al cielo ed esco di casa dopo aver preso le foto ed averle messe in borsa.
Entro in macchina e mi siedo accanto a lui.
Tenta di baciarmi ed io mi scanso, ancora una volta. Stavolta non fa domande, passa direttamente al bacio sulla guancia.
"Allora? Adesso vuoi spiegarmi perché sei andata via prima?"
"Te l'ho già detto, mi andava così."
"Voglio crederti."
Guardo fuori.
"Dove andiamo?"
"Voglio portarti in un posto."
"Mmh..."
"Ieri non mi hai più chiamato."
"Dustin me l'ha detto oggi, e poi ero a fare un giro con Amber, quindi non avrei potuto chiamarti comunque."
"Amber?"
"Si, un'amica."
"Vedo che hai fatto nuove amicizie, mi fa piacere."
"Già."
"Dustin non mi aveva detto che eri uscita." dice dopo un minuto di silenzio.
"Forse ero ancora a casa quando sei passato. Perché non sei salito?" ecco, andiamo al punto.
"Volevo salire, ma avevo promesso a Travis che non avrei preso impegni e che avrei passato la serata con lui."
"Davvero? Allora che sei passato a fare?" sto perdendo le staffe.
"Ho litigato con i miei, così ho pensato bene di venire da te, ma Dustin me lo ha impedito perché ce l'aveva con me. Ha detto che era meglio che me ne andassi, per non litigare davanti a te. Quindi ho pensato di far venire Travis da me, che già mi aveva chiesto di non prendere impegni."
"Capisco... Quindi non avete messo piede fuori casa!?"
"Giusto."
"E queste cosa sono?" gli tiro addosso le fotografie.
Ferma di colpo l'auto e raccoglie le foto, rimanendo a bocca aperta una volta averle viste.
"Chloe, io.."
"Non dire niente! Mi avevi fatto la promessa che non l'avresti più fatto, ma l'hai infranta. E poi, mi hai anche mentito. Ho aspettato fino ad ora per vedere se mi avresti confessato tutto da solo, ma erano false speranze le mie."
"Ti posso ancora spiegare."
"Cosa? Cosa devi spiegare?" gli urlo in faccia.
Improvvisamente scoppia a piangere. Questa non me l'aspettavo, mi ha colta di sorpresa.
"Non riuscirai a sciogliermi solo con qualche lacrima." affermo con tono duro.
"Tu non capisci. Sono un disastro come figlio, come ragazzo, come essere umano. I miei hanno sempre deciso il futuro al posto mio perché si sono sempre aspettati tanto da me, ma non sono mai riuscito a darglielo. Il mio vero padre picchiava mia madre ed io non riuscivo a difenderla, ero troppo piccolo e indifeso. È per questo che ho preso quella strada, per sentirmi più forte, per riuscire a dimenticare il dolore provato in tanti anni. Loro cercano solo di farmi star bene, di farmi crescere e diventare una brava persona, ma io non lo sono, è questa la verità. Non riesco ad essere quello che volevo da piccolo, sono cambiato, e li odio solo perché vogliono il mio bene. Dovrei ringraziarli, ma non riesco a fare neanche questo. Adesso, ogni volta che mi incazzo per qualcosa, penso a tutto ciò che c'è di negativo in me, me la prendo con me stesso per non essere quello che voglio io, che vogliono loro e non riesco a fare altro se non bere e dimenticare." Non l'avevo mai visto così fragile, così aperto con me. Conoscevo già questi aspetti della sua vita, ma non li aveva mai raccontati con l'intensità con cui li ha raccontati adesso. Sto conoscendo solo adesso il suo lato debole, e solo adesso mi sto mettendo nei suoi panni, lo sto capendo come non avevo mai fatto prima. Anch'io ho sofferto tanto, anch'io ho provato dolore in passato. Forse non mi sono rifugiata nell'alcool e nella droga, ma il dolore era lacerante, avrei voluto anch'io trovare un rifugio da tutto quel male.
"No, non dire così. Non sei un disastro, sei un sopravvissuto, proprio come me. Ti capisco. Tu ti sei protetto con quella roba. Era un modo sbagliato di proteggerti, ma dovevi. Mi dispiace di essere così egoista con te, mi dispiace davvero. Conta su di me, voglio aiutarti. Ti sosterrò, anziché incazzarmi, te lo prometto. Ma tu devi impegnarti a non cadere più. Ti amo Matt, e te lo dimostrerò."
Lui mi guarda, poi si avventa sulle mie labbra.
Ci stacchiamo dal bacio e restiamo abbracciati per quella che sembra un'eternità.▪~▪~▪~▪~▪~▪~▪~▪~▪~▪~▪~▪~▪~▪
Ehi!❤
Ecco a voi il settimo capitolo!
Speriamo che vi piaccia!❤🎀-C&M 🐼🦄
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Take Me Away
RomanceLa storia di due liceali che si amano. Entrambi hanno avuto un passato burrascoso,e chissà il futuro... Ma dopo che la verità su un evento passato e mai dimenticato verrà alla luce,cominceranno i problemi,non si avranno più dubbi e ogni tassello si...