Capitolo 2

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*La foto ritrae Chloe.*

La mattinata passa velocemente.
Ringrazio Amber, senza di lei mi sarei annoiata a morte.
Fortunatamente abbiamo lo stesso orario, quindi le lezioni non saranno mai noiose.
Suona la campanella e finalmente possiamo tornare a casa. Io ed Amber usciamo dall'aula, parlando della mia prima giornata qui.
Ci incamminiamo verso gli armadietti, per posare i lbri che non ci serviranno domani, ma per sfortuna i nostri sono molto distanti l'uno dall'altro.
Sistemo appositamente i miei e chiudo l'armadietto, inserendo la combinazione che durante la mattinata ho imparato a memoria.
Non vedo l'ora di rivedere Matt, così saluto la mia nuova amica e mi dirigo verso l'uscita della scuola.
Superato il cancello, lo vedo insieme agli altri ragazzi della squadra di basket e a delle cheerleaders. C'è anche la ragazza che mi ha aggredita, per così dire, di fronte a tutta la classe durante la lezione d'italiano, a prima ora, quando il professore Smith mi ha chiesto di presentarmi. Quell'oca maledetta, me la pagherà prima o poi.
Si sta praticamente strusciando addosso a Matt, e davanti ai miei occhi.
Come se non bastasse, lui non le dice di spostarsi né l'allontana.
Semplicemente la lascia fare.
Ho un groppo in gola, sento il mio sangue che ribolle.
Mi vede.
"Rossa." mi chiama ad alta voce.
Credo lei non sappia di noi, infatti resta a bocca aperta quando lui viene verso di me e mi fa segno con la mano di fermarmi.
Ma io non lo ascolto nemmeno, mi volto dandogli le spalle e mi dirigo verso la fermata dell'autobus.
Avevamo stabilito che mi avrebbe accompagnata lui, ma non mi importa.
Lui mi rincorre, continuando a chiamarmi a gran voce.
Arrivo davanti la fermata, che dista pochi metri dalla scuola e non c'è anima viva.
Se ne sono andati tutti.
"Ho perso l'autobus, cazzo!" impreco ad alta voce, senza sapere con chi prendermela.
Se avessi saputo tutto questo, non mi sarei fermata con Amber prima di uscire dalla scuola... Almeno avrei potuto prendere il bus.
"Ti avevo detto che ti avrei accompagnata io, e tu hai acconsentito."
"Io non salgo in macchina con te, puoi scordartelo Matt!" rispondo acida.
Mi guarda confuso, poi sospira.
"Se proprio non ti va, c'è l'autobs delle due." è convinto di starmi rassicurando, ma è convinto male.
"Ma ti è dato di volta il cervello? Non aspetto per un'ora qua, preferisco andare a piedi." quasi urlo.
Sono arrabbiata, molto arrabbiata.
Sapevo che fosse circondato da ragazze e che loro gli andassero dietro, ma non pensavo che lui gli desse così tanta confidenza.
Mi sbagliavo.
"Ma si può sapere che diamine ti prende? Tutto ad un tratto sei corsa via da me e adesso mi tratti in questo modo! Forse ho fatto qualcosa per meritarmelo?"
Per lui, quello che è appena successo, non è nulla di grave.
"Dimmi, é per caso la tua nuova ragazza quella che stava flertando con te? Se é così, aggiornami, perché credevo ancora di esserlo io. Ma evidentemente sono rimasta indietro. Pensavo non ti piacesse quel genere di ragazza, e invece mi sbagliavo. Se è una troia che vuoi, lascia in pace me, perché io non lo sono e non voglio avere a che fare con un playboy. Se vuoi lei, vattela a prendere. Non ti trattengo." sbotto, tremendamente infastidita e con le lacrime agli occhi.
Mi guarda perplesso, come se ciò che gli ho appena detto non riguardasse lui.
Dopo qualche secondo schiude le labbra, e penso che stia per parlare, ma poi le richiude e abbassa lo sguardo.
Io lo guardo con disprezzo e scuoto la testa. Poi mi volto e comincio a camminare in direzione di casa mia.
Dopo aver fatto qualche passo, afferra il mio braccio e mi fa girare verso di lui.
"Vuoi o non vuoi, tu sali in macchina con me. Ti accompagnerò, con le buone o con le cattive." comincia a tirarmi per il braccio, stringendo la presa per non farmi scappare.
"Ahia, mi fai male. Matt, lasciami andare!" raggiungiamo la sua BMW rossa ed apre lo sportello del passeggero per farmi accomodare.
"Adesso tu entri in questa cazzo di auto e ne parliamo con calma, senza il bisogno di sbraitare o scappare. Anche volendo, non potresti farlo per strada, quindi sta buona e ascoltami." ordina mentre gira per andare al lato del guidatore.
Una volta seduti, mette in moto e comincia a parlare, facendo prima un respiro profondo per calmarsi.
"Allora, spiegami cos'è che ti ha dato tanto fastidio perché sai, con la velocità con cui hai parlato poco fa, sono riuscito a capire poco e niente."
"Io credo che tu abbia capito perfettamente invece, vuoi solo fare il finto tonto. O forse lo sei di tua natura?!"
"Chloe, non fare la stupida. Sai che se abbiamo un problema, dovremmo parlarne e risolverlo e non trarre subito conclusioni affrettate." tentativo patetico di convincermi.
O forse ha ragione?!
Non lo so. So solo che vorrei sentirmi dire che mi sto sbagliando.
"Mmh, okay." sbuffo, poi prendo fiato.
"Non mi é piaciuto vedere quella cheerleader fare la gatta morta con te. Specialmente lei, diamine. Forse non lo sai, ma questa mattina mi ha presa in giro di fronte a tutta la classe. Pensavo che tu non dessi importanza alle altre, specie se si strusciano contro di te, ma sono rimasta delusa scoprendo che mi sbagliavo."
"Ma a chi ti riferisci? A Sophia? Beh, se parli di lei, puoi stare tranquilla. Fa così un po con tutti i ragazzi e nessuno ci fa più caso ormai." Sophia. Adesso ricordo il suo nome, il professore l'ha chiamata durante l'appello ma io non ho prestato molta attenzione.
"E secondo te questa é una giustificazione plausibile? Proprio perché lo fa con tutti, deve stare alla larga da te! Adesso capisco perché non abbiamo mai avuto problemi in questi otto mesi di relazione, perché le ragazze ti girano attorno di nascosto, qui a scuola. Ma adesso che anch'io vengo qui, so le cose come stanno esattamente."
"Tu sei completamente fuori. Chloe, credi davvero che quelle ragazzine per me significhino qualcosa? Sei davvero convinta che loro sarebbero il tuo perfetto rimpiazzo? Non credi di stare esagerando un pò? In fondo non c'è stato un bacio o cose simili, quindi stai facendo una scenata di gelosia inutilmente."
"Oh, se per te questo è esagerato, allora preparati, perché domani sarai tu a trovarmi abbracciata con qualcuno che non sia tu. In fondo non é un bacio o cose del genere, giusto?" chiedo sarcasticamente.
"Ma che diavolo stai blaterando? Chloe, non ha un fottuto senso quello che dici." urla, sbattendo le mani sul volante.
"Te lo dico io cos'é che non ha un senso. Tu puoi fare quello che ti pare, mentre io devo stare attenta perché anche un minimo errore potrebbe essere fatale per la nostra relazione. E che cazzo!"
"Non ho mai fatto nulla di male nei tuoi confronti. Quindi, a cosa alludi quando dici 'puoi fare quello che ti pare'? Non mi risulta di averti tradita o cose del genere, quindi cosa cazzo parli a fare?" si era quasi calmato, ma poi sbraita sull'ultima frase.
"Basta, non ho tempo da perdere con te. Tanto non hai capito, e mai capirai, anche se stessimo qui dentro per ore. Quindi, ferma questa fottuta macchina e fammi scendere."
"Ah, adesso sarei anche una perdita di tempo. Stai sbagliando a parlare, Chloe."
"E tu stai sbagliando tutto!" urlo talmente forte che anche con i finestrini alzati, la gente per strada mi sente.
"E adesso ferma l'auto o faccio da me."
"Calmati, Chloe. Discutiamone civilmente."
"Civilmente? Civilmente un cazzo! Fammi uscire Matt, o ti giuro che apro lo sportello ed esco, anche a costo di fare un incidente."
"Dio, Chloe! Mi stai portando all'esasperazione. Capisci che stai facendo una tragedia per niente?"
"Come vuoi tu, faccio da me."
"No, Chloe!" urla

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Ecco a voi il secondo capitolo, fateci sapere se vi piace lasciando una stellina e un commento.❤

C&M 🐼🦄

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