7. I primi sventolii di bacchette

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Uscirono tutti soddisfatti dall'aula di Pozioni, ad eccezione di Al.
"Ho trovato una materia in cui faccio schifo..." Disse lui.
"Al era solo la prima pozione che facevi. Secondo me la prossima andrà meglio" lo consoló Rose.
"In ogni modo, voi siete stati molto meglio" si continuó a lagnare.
Erano giunti davanti ad un aula. Sulla porta di questa si trovava una bacchetta che spruzzava scintille. L'aula di Incantesimi. Entrarono: dei banchi da due erano disposti nella stanza, un palco ospitava una cattedra alla quale era seduto il piccolo professore che prima dello Smistamento urlava cercando di dare delle informazioni. Ora era intento a scrivere su una pergamena e non sembrava avere la minima idea di alzare lo sguardo. Probabilmente non li aveva sentiti entrare.
"Ehm..." disse Rose. "Oh! Ecco qui i primi." Disse il piccolo professore. "Prendete posto e aprite il libro a pagina due". Continuò lui alzando la bacchetta e scuotendola in direzione della lavagna: un gesso i alzò a mezz'aria e cominciò a scrivere Prof. Flitwick leggete pag. 2. Fatto ciò, nello stupore di Jack, la porta si aprì e gli altri compagni che erano con lui a Pozioni si riverasrono nell'aula. Al e Jack si sedettero vicini e Rose andò con una di Tassorosso.
Dopo aver aperto il libro a pagina due Jack cominciò a leggere:

Wingardium Leviosa:
-Serve a far fluttuare gli oggetti
-Può essere non pronunciato
- Agitare la bacchetta verso il bersaglio

Poi c'erano delle illustrazioni.
Nel lasso di tempo che Jack aveva dedicato alla lettura, l'aula si era riempita.
"Bene" disse il professore. "Fate come scritto alla lavagna". Passò ancora un po' di tempo, poi Flitwick riprese a parlare.
"L'incantesimo è molto semplice e basilare. Ogni mago, anche il più imbranato, deve esssere capace di usare al suo meglio questo incantesimo". Poi estrasse la bacchetta e la agitò ancora in direzione del portagessi, dal quale si librarono in aria molti gessetti che andarono uno per studente. "Agitate la bacchetta e dite: Wingardium Leviosa".
Tutti fecero come detto e dopo molti tentativi i primi gessi cominciarono a volare. Jack ce la fece quasi subito, quella con più problemi era Rose, che riuscì a far funzionare la magia dopo molti tentativi. Passarono le ore del professor Flitwick ad esercitarsi con la loro prima magia, nel pomeriggio, invece, andarono alla radura davanti ad Hogwarts con il libro di Cura felle Creature Magiche per la lezione. Ad aspettarli c'era una professoressa grassoccia: "Io sono Violetta De Luca" disse lei con un forte accento italiano.
"Oggi siete qui per catturarmi degli Streeler. Qualcuno sa cosa sono?"
La mano di un Tassorosso schizzò in aria. "Prego...?" Chiese la professoressa. "Richard Black. Gli Streeler solo delle grosse lunache che cambiano colore ogni ora. La loro bava è velenosa ma si usa per uccidere gli Orclumpi."
"Cinque punti a Tassorosso" disse la De Luca. "Proprio così: gli Streeler sono delle grosse lumache velenose. Voi dovete trovarle e, con l'incantesimo di levitazione, portarmele una a testa. Avete fino alla fine della lezione. Su su muoversi!!"
Jack cominciò la sua ricerca. Dopo un quarto d'ora abbondante su delle rocce vide una sagoma rosso scuro. Uno Streeler. Avvicinandosi, però, la lumaca divenne fucsia. Jack estrasse la bacchetta e fece sollevare l'animale in aria con l'incantesimo di levitazione, poi lo portò alla professoressa. Lei glelo fece mettere nella bacinella con gli altri Streeler. Al e Rose avevano già trovato i loro da un pezzo.
"Come compito per la prossima lezione voglio che scriviate una breve descrizione dello Streeler che avete catturato. Potete andare". La lezione di Cura delle Creature Magiche era andata meglio di quello che Jack si aspettasse: credeva che avrebbero combattuto contro un drago o esseri simili, ma si sbagliava.
Il pomeriggio stesso scrisse la breve relazione sullo Streeler che aveva trovato, andò a cena e poi a dormire. La mattina seguente, dopo colazione, Jack andò con Al e Rose alla serra: un luogo molto umido e caldo, con dei tavoli provvisti di vasi, all'interno dei quali c'erano dei funghi rosa con setole nere.
"Buona mattina" disse il professore, un uomo giovane, "Io sono Neville Longbottom. L'Erbologia è una materia interessante quanto semplice. Oggi ucciderete tutti questi Orclumpi. Tu là infondo" disse rivolgendosi a Dennis "Sai cos'è un Orclumpo?"
"Beh..." Comincio lui. "L'Orclumpo è un fungo con dei tentacoli come radici. Attira gli gnomi è per questo che è fastidioso".
"Ed è questo il motivo per cui ieri aveve catturato gli Streeler. Ho preso molto veleno da quelle lumache e lo userete per eliminare questi funghi. Mettetevi i guanti dopo aver guardato sul vostro libro come uccidere gli Orclumpi e fate come meglio credete. Intanto passerò per aiutarvi".
Jack aprì il libro sulla pagina degli Orclumpi: per ucciderli si doveva sia inniettare nella terra il veleno sia spalmarlo sul gambo.
Jack si mise i guanti, prese una siringa e fece quello che gli altri facevano: prendere il veleno e inniettarlo nel terreno.
"Più innietterete vicino a una radice, più il fungo morirà prima: la parte divertente è provare a individuare il tentacolo". Esclamò pimpante il professore.
Jack non sapeva se aveva colpito il tentacolo ma andò avanti senza curarsene; cominciò a spalmare il veleno anche sul gambo. Si guardò intorno: il fungo di Dennis era secco e Longbottom gli stava dicendo che aveva fatto un ottimo lavoro. Invece l'Orclumpo di una Serpeverde era morto completamente: ora giaceva secco e appassito sul terriccio.
Quello di Al era quasi morto. Jack era l'unico che aveva il fungo che era nelle stesse condizioni come all'inizio della lezione.
Dopo qualche minuto il suo Orclumpo era diventato più esile ma non secco.
"Beh, peccato..." gli disse il professore inniettando nel gambo una dose assurda di veleno: il fungo divenne subito secco e morì.
"Vedete, il metodo più rapido per uccidere un Orclumpo è inniettargli la bava di Streeler nel gambo ma bisogna fare attenzione: se lo inniettate male il fungo questo diventerà immune e ucciderlo sarà impossibile". La restante parte delle ore di Erbologia la passarono studiando i comportamenti degli Orclumpi.
Usciti dalla serra andarono nell'aula di Pozioni, dove si esercitarono ancora con la pozione scacciainsetti. Dopo la lezione di Lumacorno si diressero, questa volta però Grifondoro e Serpeverde insieme, a Difesa Contro le Arti Oscure. L'aula era accanto a quella di Incantesimi e sulla porta era disegnata una bacchetta puntata contro un mostro. Si riversarono tutti insieme e ad aspettarli c'era un professore alto con un'ispida barba e i capelli lisci e biondi pettinati in modo tale che si posassero sulla parte sinistra della testa. I suoi occhi azzurri scrutarono uno a uno gli studenti che presero posto ai banchi. "Io sono il professor Hack" si presentò lui. "Qui imparerete a difendervi contro delle creature pericolose come i Dissennatori o anche fastidiose, come i Mollicci e imparerete anche a difendervi contro maledizioni e fratture. Io direi di cominciare con un argomento stimolante. Scegliete voi se iniziare dagli incantesimi o dalle creature. Su! Alzi la mano chi vuole cominciare dagli incantesimi..." poco più della metà della classe alzò la mano. "Ottimo! Argomento: incantesimo di disarmo Expelliarmus. Prendete la bacchetta e mettetevi in fila..." tutti, con titubanza fecero come richiesto. Il primo era Jack. "Expelliarmus!" Disse Hack contro Jack. La bacchetta del ragazzo schizzò via. Il secondo era un Serpeverde e subì la stessa sorte di Jack. La lezione andò avanti così finché la fila non finì. Poi la campana di Hogwarts rintoccò: Difesa Contro le Arti Oscure era conclusa.
"La prossima lezione imparerete a disarmare l'avversario" disse Hack mentre i ragazzi si avviavano verso la porta.
"Hey" bisbigliò Al all'orecchio di Jack. "Seguimi". Jack non ebbe il tempo di parlare che Al era già scappato tra la folla, fu seguito a ruota dall'altro che si fece largo tra gli studenti a gomitate. Giunsero davanti a un'aula vuota e ci entrarono.
"Al perché mi hai portato qui?" Domandò Jack.
"Perché ci alleniamo con l'incantesimo di disarmo".
"Sei sicuro che si possa?" Ribattè Jack.
"Si al cento per cento".
"Ok. Mettiti pronto che comincio". Disse Jack ad Al estraendo la bacchetta.
"Expelliarmus!" Urlò Jack. La bacchetta dell'altro però rimase nella mano del suo possessore.
"Ora però tocca a me. Expelliarmus!" Disse Al, ma ottenne gli stessi risultati dell'altro.
Andò avanti così per molto, finché Al riuscì a disarmare l'avversario.
"Bravo!" Esclamò sorpreso Jack mentre andava a recuperare la bacchetta.
Jack provò molte volte ma l'unico che riusciva a disarmare era Al.
Verso le cinque si stufarono e uscirono dall'aula. Mentre uscivano incontrarono il professor Hack intento a riparare una finestra rotta.
"Un Bolide. I nostri che fanno i provini sono scarsi quest'anno". Disse Hack.
"Oh no! Oggi c'erano i provini per la squadra di Grifondoro! Se mi muovo forse posso provare". Ribattè Al correndo via verso l'uscita. "Al! Aspetta!" Gli urlò dietro Jack seguendolo.

Figlio di Un MangiamorteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora