Lui chiave io lucchetto

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Ci svegliamo insieme con il sole che illuminava l'intera camera.
"Mia madre è andata al lavoro, mio padre è andato a fare una passeggiata mattutina"
Dissi leggendo il biglietto che avevano lasciato vicino al mio comodino, d'istinto  pensai subito che per essere entrati e averci lasciato quel bigliettino  ci avessero visti abbracciati...Era fantastico avere dei genitori così aperti ma provavo molto imbarazzo.

"Sono le sette Harry come mai così presto ci siamo svegliati?"

Gli tappai la bocca con un bacio
"Non lo so lou, usciamo? Il tempo è bellissimo e la mattina c'è un silenzio per le strade... E poi il fresco mattutino mi piace molto"

"Ho capito a te le batterie non si scaricano mai, allora andiamo."

Preparammo la colazione tra baci e sorrisi.

Uscimmo dopo un ora.

Era incredibile come parlassimo di tanti argomenti diversi in poco tempo.
Passamo dai suoi vecchi professori a parlare di quando cercai di farmi un orecchino.

"Harry ti va di fare un tatuaggio?"
"Cosa? Ma sei matto!?"
Non capivo come potesse avere  certe uscite
"Ma uno piccolo... Che si lega al mio come il mio si lega al tuo"
"Ma i miei non vogliono..."
"Harry... I tuoi non lo sapranno lo sai?"
"Ah no...?"
"No scemo"
Si mise a ridere.
In realtá ho sempre voluto fare un tatuaggio piccolino, per tenerlo come significato, ma non ho mai saputo che fare.

"Va bene... Ma devo vedere se fa male e poi se è abbastanza piccolo"
"Ok hazz vieni conosco un posto"
Mi prese la mano e mi portó una ventina di metri più in là di dove eravamo.
Ci ritrovammo in un negozio di tatuaggi, il tizio che ci aprì la porta era ricoperto da tatuaggi, faceva impressione, Louis si accorse di come lo stessi fissando e mi diede una leggera spinta per poi sorridermi maliziosamente.

Ci sedemmo a vedere i diversi tatuaggi
"Lou...ma non fanno male?"
"Solo mentre lo fai..."
"Ma no intendo...io ho il cancro, magari fa male no?..."
"Ma Harry pensi che non ci abbia pensato?"
"Ehm non so... Che intendi scusa?"
"Intendo che faremo un tatuaggio innocuo di due centimetri... Sai ho sempre voluto farne uno ma mia sorella mi disse che aiutava il tumore eccetera e cetera, ormai sono guarito e poi sarà così piccolo che il massimo di dolore sarà solo mentre me lo fanno..."

Beh aveva ragione alla fine. Insomma sarebbe stato piccolino e poi che altro poteva procurarmi?

"Scusate, avete deciso cosa fare?"
Il tizio tatuato si avvicinò a noi.

Louis rispose subito di sì.
Firmammo delle carte per farci tatuare e affermare che eravamo maggiorenni e poi mi spiegó la sua idea.
Andó prima lui. Dopo un oretta uscì
"Mamma mia Harry! Che forza!"
"Oddio lou ancora non ci credo ahaha fa vedere"
Si tiró su i pantaloni e fece un risvoltini, eccola la, aveva una chiave piccolissima sulla caviglia, non si vedeva bene da lontano e mi inginocchiai per vederla meglio.
"Bella si"
"Dai tigre vai tu"
Mi misi a ridere ed entrai nella stanzetta, quel posto era il migliore di tutta l'Inghilterra per fare tatuaggi quindi mi fidavo e poi insomma mi ci aveva portato lou.
Mi fecero accomodare su una sedia.
Dovevo fare il tatuaggio sulla mia mano al altezza del polso.
Cominciarono a disegnarlo ed era vero, faceva abbastanza male... Ma era davvero minuscolo e in mezz'ora finirono.
"Ecco a lei"
"Grazie mille"
Uscii e andai dritto da Louis.
Dopo aver pagato salutammo i proprietari del negozio e uscimmo

"Lou!! Guarda è bellissimo!"
Era un lucchetto, un piccolo lucchetto e lui aveva la sua piccola chiave.

"Wow è fatto bene..."

Mi prese per la spalla e mi bació davanti a tutti i passanti, erano ancora pochi e ci guardavano...

"Adesso ho solo io la chiave"
Lo baciai.
Si adesso era simbolico e lo avremmo portato per sempre.
Io il lucchetto e lui la chiave.
Era davvero bello avere dei simboli che potessero rimanere per sempre come quello che provavamo noi.

"Dove andiamo?"
Non feci nemmeno intempo a rispondere
"Levatevi dalla pista ciclabile froci!"
Era un ciclista, avrà avuto sulla trentina di anni
e si era fermato davanti a noi. Eh sì eravamo di intralcio.
"I froci rimangono qui a baciarsi, se vuoi rimani a guardare, mi sembri uno che queste esperienze non le prova spesso"
Rimasi impietrito, spalancai gli occhi e vidi il ciclista togliersi di mezzo e filare via guardando Louis in cagnesco

"Certa gente..."
"Già..."
Ci spostammo dalla pista ciclabile
"Hey..."
Mi tiró su il viso con un dito sotto al mio mento
"Ci sono persone così...e solo i più forti possono sopportarli, Harry sono dei cretini, vuoi rovinarti la giornata per dei cretini?"
"Ah certo che no lou"
"Sono le 12:30 mangiamo qualcosa hazz?
"Sì in effetti ho un certo appetito"
"Ok allora facciamoci dei panini, li possiamo mangiare al parchetto di fronte casa tua, ok?"
"Si perfetto"

Prendemmo dei panini con il tonno e pomodoro e ci avviammo verso il parchetto.

"Ma...io questo posto lo conosco Louis..."
"Ah hai una buona memoria eh"

Mi portó nella stessa panchina, quella panchina vicino al laghetto, dove ceravamo scambiati il primo bacio, quel bacio che aveva suscitato in me e penso anche in lui, milioni di domande e da dove tutto era iniziato.

Ci sedemmo e fu come un tuffo nel passato.
Louis si sedette e mi allungó il panino.
Cominciammo a mangiare guardando quel laghetto.

"Dopo devo farti vedere una cosa"
Finito il panino chiesi curioso cosa dovevo vedere
"Guarda"
Mi indicó un albero, ci girai intorno fino a vedere scolpite sopra la corteccia una L e una H vicine e una data sotto, la stessa data di quando eravamo andati in quel parchetto.
"Oh lou...ma quando lo hai fatto?"
"Beh forse non ci crederai ma la stessa sera dello stesso giorno del nostro primo bacio sono tornato qui, avevo mille domande in testa, mi avevi confuso Harry, non sapevo da che parte cominciare. Mi sedetti su questa panchina e poi non so ho trovato dei sassi appuntiti e ho cominciato ad incidere, insomma questo posto è un po nostro ho pensato e forse stavo cominciando a capire che cosa stava succedendo"

Sorrisi e poi cercai di rompere il silenzio prima che si creasse
"Lou andiamo a casa è da un po che devo darti una cosa"

Endless {LARRY STYLINSON}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora