Capitolo 3

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"Buongiorno"Dico, entrando in libreria da sola e una risposta da parte del biondo non tarda ad arrivare.
"Buongiorno a te" Sbuca fuori Robert da dietro uno scaffale di libri fantasy con un enorme sorriso stampato sul viso e le sue fossette adorabili.
"Kyra si prende questa mattinata libera, dice che recupererà martedì pomeriggio...Delusioni d'amore." Scrollo le spalle sospirando.Sembra che la bionda l'abbia presa peggio del solito questa volta.
"Nessun problema" Sorride, ma sembra tornato timido. Lo trovo davvero bello stamattina, sembra radioso: i suoi occhi blu risplendono e i capelli sono raccolti in un codino. Dovrebbe sfruttare ciò che madre natura gli ha dato,invece è un topo da biblioteca. Scuoto la testa per via dei miei pensieri sul mio capo.


"Abbiamo finito Shadowhunters città di ossa?" Domando con le mani nei capelli disperata e con un'espressione melodrammatica sul viso.
"Si, ieri pomeriggio Kyra ha venduto l'ultimo" Scuoto la testa, mentre lui mi guarda con un sorriso di piena comprensione.
"Mi mancava un capitolo. Uno e sarei potuta andare avanti" Alzo gli occhi al cielo.
"Già ne ho ordinate tre copie, tranquilla."Sorride, aggiustandosi gli occhiali sul naso. Lo trovo adorabile quando fa questo gesto."Invece, volevo chiederti se vuoi venire a pranzo con me, oggi." Non posso credere che me lo stia chiedendo senza il supporto morale della bionda, sono stupita.
"Si, ma si va da KFC." Annuncio facendogli un occhiolino. Non potevo rifiutare dopo il suo sforzo. Lui annuisce soddisfatto e rosso come un pomodoro.
Mi stringo nel cappotto, Londra può essere fredda, ma New York non scherza affatto. Robert è accanto a me e trema come un foglia: per testardaggine non si è assolutamente voluto portare il cappotto, forse voleva mostrarsi vero uomo con me, ma così mi sembra solo un bimbo alto due metri.
"Ti verrà la febbre, potevi mettertelo il cappotto" Gli ripeto; si, come diceva sempre mia madre: mi piace girare il coltello nella piaga. So che non è una cosa carina, ma sono fatta male.
"Selene, me l'hai già detto."Sospira gentilmente, girando il viso verso di me.
"Lo so"Ridacchio e lui scuote la testa. "Ecco il tuo amato KFC" Dice non appena ci arriviamo davanti. Apre la porta a vetri facendomi entrare.È proprio un gentil uomo questa giraffa.
"Qua si sta da Dio"Sospira, sedendosi su uno sgabello e dopo aver fatto l'ordine aspettiamo solo che qualcuno ci porti il cibo direttamente al tavolo.
"Comunque potevo pagare io la mia parte." Dichiaro poggiando il cappotto nello schienale della sedia
"Smettila Sel, lo sai." Scuote la testa sconfitto e nuovamente il rossore si impossessa delle sue guance.
"So cosa?" Prendo un sorso di Coca Cola, guardandolo interrogativo.
"Che mi piaci. Lo sai dal momento in cui quella squinternata di Kyra ti ha portata in libreria per farti fare il colloquio. Sei bella dentro e fuori." Caspita,questo non me lo aspettavo per niente. Sto per rispondere quando un cameriere ci porta i vassoi
"Ecco a voi, buon pranzo."Sorride. Ha un sorriso bellissimo e i capelli castani chiari...Wow. Rimango incantata a guardarlo, finché non se ne va, lasciandomi al biondo.
"Robert, io non lo so. Sei bellissimo, indubbiamente,ami leggere e amo i ragazzi che leggono, ma non vedo il brivido. Mene sono andata da Londra per cercare di fare della mia vita un'avventura e se con te fosse un semplice romanzo rosa?" Spiego dolcemente, perchè infondo è la verità; mi sono già innamorata del ragazzo sbagliato e non voglio rifarlo, perchè sentirei nuovamente di star sprecando del tempo.
"Apprezzo la tua sincerità." Sorride stentato, iniziando a mangiare il suo pollo fritto.


"Sono a casa." Urlo, posando le chiavi sul tavolino d'ingresso e mettendo la borsa nell'appendiabiti.
"Grazie a Dio." Arriva di corsa Kyra con i boccoli appena fatti e vestita di tutto punto. La guardo di sottecchi. "David vomita da stamattina, io non voglio più raccogliere vomito per le prossime quattro ore. Poi tornerò a casa e spero nel frattempo che tu abbia risolto il suo problema." Dice davvero velocemente. Questa ragazza è una macchinetta a parlare, quando le conviene.
"Okay, va a lavoro, io penso al nostro coinquilino dalle mille tinte." La porta sbatte e io penso che non possa esserci giornata peggiore di questa.
"Dav" Sospiro, entrando nella nostra stanza di soppiatto. Ci sono due bacinelle colme di vomito e al solo odore viene da vomitare anche a me.
"Non dire niente" Si porta una mano al cuore, melodrammatico. "Anzi, dimmi. Rob, te l'ha esplicitamente detto?" alzo gli occhi al cielo. Perché a tutti interessa la mia vita sentimentale? Persino a lui che sta male...Non potrebbe tornare a vomitare?
"Si, ma la mia risposta è stata negativa." Mi levo le scarpe e inizio a pulire tutto, sapendo chela conversazione non è finita.
"Sei una palla Selene Jones."Alzo gli occhi al cielo e gli faccio la linguaccia. Entrambi scoppiamo a ridere.


"Selene" Mi giro di scatto, perchè so che sono nei guai...Almeno il mio sesto senso dice questo.
"Kyra"Le sorrido, cercando di distrarla. "Assaggia. Ti sembra cotta?"Le infilo letteralmente il cucchiaio con la pasta in bocca e lei mi rifila un'occhiataccia.
"Si, puoi scolarla." Dice, serena inviso, poi mi guarda nuovamente male. "Hai rifiutato Robert."Annuisco, girandomi verso il piano cottura e cercando di ignorarla.Ma continuo a sentire il suo sguardo su di me, così parlo.
"Si,gli ho detto chiaramente che cerco il brivido di una relazione quasi tormentata" Scolo la pasta mentre lei si siede.
"Si, ma cara mia, non troverai mai il brivido se passi la tua vita tra queste mura e quelle della libreria." Butta fuori quasi in cattiveria, ma so che mi vuole bene e lo dice per me.
"Ti sei scordata Starbucks e KFC. Li conosco tutti a memoria quelli di New York." Ironizzo, poi inizio a dividere la pasta nei piatti. Avere la nonna italiana ha i suoi vantaggi.
"Ascolta Sele, vuoi il brivido?" Domanda a bruciapelo, seria, ma molto seria.
"Si." Rispondo diretta.
"Domani vieni ad una festa con me, ci sarà anche Thomas e io da sola non lo voglio affrontare." Odio questa ragazza.Sa che odio le feste e lei vuole trascinarmi proprio in una di quelle.
"Ah Kyra." Richiamo la sua attenzione e lei si gira verso di me. "David ha vomitato sul tuo letto oggi pomeriggio." I suoi occhi sgranati e la sua bocca spalancata mi fanno capire che sono un'ottima bugiarda, ma devo trattenermi dal ridere.
"Tu-mi punta un dito contro alzandosi dal tavolo- Sei una pessima amica."Corre verso la sua stanza e io non posso trattenere una risata.


Ashton


"Che diavolo vuol dire che ascolti la tua vicina di casa confidarsi con la sua amica tutte le sere da una settimana? Ash è violazione della privacy!" Sclera Avril dopo la mia rivelazione.
"Oggi che sei qua te la faccio sentire. È rilassante sentirla parlare, è così tenera" Sorrido , mentre la mia amica gioca con i suoi capelli.
"Tu stai troppo tempo tra i polli fritti, la frittura ti sta dando alla testa." Continua a sostenere non staccandomi gli occhi da dosso.
"Usciamo fuori, è l'ora" Prendo due sigarette e l'accendino. "Avril se vuoi essere ancora mia amica non fiatare."La avverto minacciandola, ma la sua risposta non mi aiuta.
"Tu sei pazzo." Scrolla le spalle in totale disappunto prima di seguirmi nel terrazzo. Mi appoggio alla paratia come ogni sera e accendo le due sigarette per poi passarne una alla mia migliore amica alquanto scettica al momento.
"Eh si, il giorno è arrivato:Robert mi ha chiesto , cioè, mi ha detto che gli piaccio. Luna è stato difficile rispondere, perchè ero da KFC e un cameriere super carino ci ha portato da mangiare e io mi sono imbambolata, quindi qualsiasi cosa io abbia detto dopo era non pensata. Non ho avuto il tempo di attivare il filtro cervello/bocca" Un sospiro mentre Avril mi guarda indignata. "Comunque gli ho detto no, gli ho spiegato il motivo e sembra aver capito, al contrario di Kyra e David. Loro non mi capiscono...E in più il mio coinquilino ha infettato la nostra stanza con il vomito e la bionda mi vuole portare ad una festa domani, una festa dove ci sarà Thomas, che odio." Qualche momento di silenzio e la rossa mi fissa ancora, ma stavolta sembra essere passata alla curiosità.
"Domani comunque non metterò un vestito, mi accompagna David e se non si sente bene lo farà Kyra. Sarò solo di supporto... Vabbè, notte Luna" un fruscio e la porta sbatte come tutte le sere, la mia sigaretta si è consumata; sono stato troppo attento alle parole della ragazza per fumarla.
"Se parla di Hall, domani saremo anche noi alla festa e tu hai un indizio: niente vestito. Comunque è inquietante questa cosa." Le parole di Avril mi illuminano.
"Se chiedo a Thom chi è la sua ex, che è la coinquilina di questa ragazza , scoprirò chi è lei."Sospiro vittorioso, mentre la mia amica mi sta già smontando le convinzioni con lo sguardo.
"Ok, dopo questa cavolata andiamo a bere una birra." Annuncia, entrando in casa mia. Io prima di fare lo stesso, mi soffermo a guardare la luna. E' troppo bella, sembra quasi il sorriso dello Stregatto di Alice nel paese delle meraviglie.

To The Moon|| Ashton Irwin (CARTACEO SU AMAZON)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora