Capitolo 2

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Ashton


Dire'mi sveglio come ogni mattina' è misero, ma è ciò che faccio ogni singolo giorno per andare a lavoro. Rimpiango e rimpiangerò per sempre i bei tempi della scuola...
Ma a chi voglio prendere in giro? La scuola è l'incubo di tutti, ed è anche il mio alla mia venerante età, nonostante io non la frequenti più.
Guardo l'ora sul cellulare: le dieci e trenta e io devo essere a lavoro tra quindici minuti. Perfetto direi, non posso farcela. Da quando mi hanno cambiato i turni, per me è tutto nuovo, l'unica cosa buona è che lavoro con la mia migliore amica. Certo è un lavoro da schifo,ma meglio di niente, anzi meglio del mio lavoro precedente.
Esco dalla porta di casa quasi correndo, dopo essermi preparato molto velocemente. Anzi sto facendo tutto troppo velocemente per i miei gusti, tanto che mi vado a scontrare con la mia vicina di casa, cioè,una delle mie vicine di casa.
"Scusami" Mi passo una mano trai capelli in imbarazzo, ma dato che sorride rilasso i muscoli.
"Sta attento, Dio" Esclama, quasi indignata, ad alta voce la bionda.Scuoto la testa.
Ma stava sorridendo un secondo fa..
"Sono in ritardo, scusami ancora" La supero e scendo la prima rampa discale per poi entrare nell'ascensore. Scuoto la testa, perché un pensiero vaga ancora nella mia mente: chi era tra le mie vicine la ragazza che ieri sera parlava del suo appuntamento andato male? Era la ragazza scorbutica che ho appena scontrato?
Entro in auto,accendo la radio e aumento notevolmente il volume quando sento i Green Day. Canticchio la canzone fino ad arrivare al lavoro, che per mia fortuna o forse sfortuna è a soli dieci minuti di auto, infatti persino i miei colleghi mi chiedono il motivo del mio 'arrivare in auto' , ma preferisco dormire dieci minuti in più che andare a piedi.
"Ma buongiornissimo!" Esclama super elettrica, come ogni mattina, Avril. Lei è la mia scoppiettante migliore amica,troppo energica e gioiosa per i miei gusti, ma ci conosciamo da quando eravamo nella culla e la adoro.
"Buongiorno" Biascico a differenza sua; tutto questo rosso di prima mattina mi mette la nausea, anche se il vero motivo della mia nausea non è il rosso della divisa, ma l'odore di frittura che emana questo negozio,persino quando esco da qua odoro di pollo fritto. Odio il pollo fritto.
"Su con la vita, via le facce lunghe, finalmente lavoriamo insieme e tu fai così?" Chiede altezzosa la rossa che ignoro volutamente , andando verso lo spogliatoio sul retro per indossare la divisa, ma prima di rientrare esco fuori sempre nella parte anteriore del fast food per fumare una sigaretta.
La accendo e inspiro mentre aspetto che il vento la consumi, i miei capelli vengono scombinati e penso che stasera, ascolterò nuovamente la ragazza dietro la paratia, se starà a parlare al telefono. Si è sbagliato, ma sono incuriosito.
"Ashton, che ti succede amico?"Mi riprende sempre giocosamente Avril, mentre sto alla cassa.
"Nulla,il nuovo orario mi porta molta sonnolenza e poi lo sai che il martedì sono sempre fuso...Colpa di Marte che mi è contro." La rossa sospira. Non crede quanto mi influenzino i pianeti, crede sia solo una cosa psicologica, ma giuro che è così.
"Vuoi che facciamo cambio? Mi metto io alla cassa?" Chiede ancora, gentilmente e io scuoto la testa; imbustare i polli non è proprio nel mio umore,oggi.
Fortunatamente a questa giornata infernale mette fine Thomas. Siamo più o meno amici, ha un modo davvero brutto di trattare le ragazze, per lui sono buone finché non si mettono intesta che la cosa può funzionare a lungo o comunque possa diventare seria. Appena una ragazza inizia a fare progetti, lui in qualche modo scappa. E perlopiù non sono modi da gentil uomo.
Guardo attentamente il ragazzo corvino che ha un aria del tutti scocciata,proprio arrabbiata. Sicuramente si è accorto che lo sto fissando dato che si è girato di scatto verso di me. "Che diavolo guardi?"Mi urla contro corrugando il viso infilandosi la maglia della divisa.
"Hai per caso un segno rosso sulla guancia?" Lo scruto attentamente. Penso sia l'unica cosa che l'abbia potuto mettere di mal umore.
"Si, la coinquilina di Kyra, la mia ultima ragazza,mi ha dato uno schiaffo." Thomas ha un diavolo per capello. Si vede dal disgusto sul suo viso.
"E come mai?" Ci deve essere per forza qualcosa sotto, penso. Avrà fatto qualcosa a questa Kyra per aver fatto arrabbiare talmente tanto la sua amica.
"Fatti i cazzi tuoi, amico, ok?" Sbatte l'anta del suo armadietto, dove teniamo le divise e va verso la cassa. Scuoto la testa e prendo le chiavi dell'auto. Finalmente posso andarmene a casa.




Selene


"Kyra"Urlo dalla cucina, molto poco elegantemente.
"Che vuoi?" Urla come per riflesso dalla sua stanza.
"Se ti chiamo vieni no?"Continuo a urlare, ma c'è Gossip Girl in TV e io non posso perdermene un secondo.
"Dimmi" Sbuffa scocciata: ha le braccia conserte e sembra avere anche gli occhi leggermente lucidi, velati da tristezza.
"Quando se ne va Thomas?" Sposto lo sguardo sudi lei , che inaspettatamente è ancora vestita e io me ne sono accorta solo ora. Questo è più unico che raro, se si trova con il suo ragazzo in una camera, i vestiti non durano neanche dieci minuti.
"Quando torna David." Sembra stare davvero male al momento e vorrei sapere se il motivo sono io, che l'ho distratta da Thom oppure Thom stesso.
"Tutto ok?" Alzo il volume, per non farci sentire e lei scuote la testa. Ora riesco a vedere che è delusa.
"Non voleva realmente che andassimo a convivere. Dice che ci ha ripensato e non se la sente. Sinceramente, ci speravo."Abbassa la testa, e io posso giurare che da quando sono qua non l'ho mai vista così distrutta, lei è sempre raggiante e col sorriso sulle labbra.
Forse non devo, ma istintivamente mi alzo e vado verso la sua camera. "Ti credevo una persona migliore, fai schifo."dico a Thomas, prima di stampargli una manata in pieno viso. Ok,forse ho esagerato un tantino, ma ha illuso una ragazza che non si fa manipolare facilmente e questo vuol dire che è davvero bravo in quello che fa.
"Ma che-" Si porta una mano alla guancia massaggiandosela. È decisamente stupito. "Siete pazzi qua dentro!David per primo che si è preso due come voi per coinquiline." Si alza dal letto della bionda. "Me ne vado e non so se tornerò."la sua espressione indignata un po' mi fa stare bene. Se l'è meritato. Scrollo le spalle accompagnandolo alla porta, fiera di me stessa.


Sono le undici meno cinque, David ancora non è tornato, Kyra vuole stare assolutamente da sola e io ne ho abbastanza di questa giornata. Così con una tisana calda e una coperta, data la serata particolarmente fredda, esco in terrazza, chiudo la porta dietro di me e mi stendo sull'amaca. Stanotte la luna è davvero bellissima e accanto a lei si trova una piccola stella luminosissima.
"Luna, il martedì mi fa davvero schifo, ma questa non è una novità." Bevo un sorso di tisana beandomi del gusto di cannella "Oggi mi ha chiamato mia madre e per quanto io le voglia bene, vuole assolutamente che torni a Londra. Dice che non vogliono che io stia dall'altra parte del mondo,dice che mio fratello voleva condividere anche con me ciò che gli hanno detto i produttori del suo nuovo film, ma io non ci sono"Chiudo gli occhi, ricordando quando mio fratello ottenne la prima parte in un film. Ora se nomini Gregory Jones, si girano anche le pietre. Bevo un altro sorso e mi sento già meglio.


Ashton


Sono le undici in punto, io sono già in tuta con una sigaretta in mano pronto ad uscire per fumarla. Non appena esco, sento già la ragazza parlare, sono arrivato in ritardo.
"Mia mamma oggi mi ha ricordato del giorno in cui le chiesi di farmi un tatuaggio, avevo sedici anni e tutte le scuse buone per ottenere ciò che volevo."Sorrido mentre aspiro il fumo. Io non ho dovuto chiedere a nessuno per i miei tatuaggi, dato che li ho fatti tutti da maggiorenne. Il fumo mi riempie, rendendomi rilassato. "Alla fine ho dovuto aspettare il mio diciottesimo compleanno comunque. Mentre me lo ricordava aveva una tale malinconia nella voce...Avrei tanto voluto stringerla in quel momento." Lei fa una pausa, io ho già finito la sigaretta e sono tentato a rimanere per capire se parlerà ancora...Non voglio tornare dentro se lei continuerà a raccontare la sua vita, perchè sono davvero troppo incuriosito.
"Ah Luna,quasi mi dimenticavo; oggi ho dato un brutto schiaffo a Thomas,l'ultimo ragazzo di Kyra. Se l'è meritato quello stronzo." Una risata riempie il silenzio e io penso al ragazzo moro. Forse presto saprò chi è la ragazza che parla con Luna. "Buonanotte Luna, a domani." cala il silenzio e dopo qualche secondo, una porta sbatte.Io sorrido rientrando in casa. Sorrido perchè chiunque lei sia già mi piace; sarà una tosta che si sa far valere, e non si trovano molte ragazze del genere in giro.








To The Moon|| Ashton Irwin (CARTACEO SU AMAZON)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora