Capitolo 9

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Ashton


Un cellulare squilla e siamo costretti a staccare il bacio.Sfortunatamente è il mio che estraggo dalla tasca dei jeans. Mi stupisco nel vedere il nome sullo schermo:"Mamma".
"Mi dispiace, devo rispondere." Dico uscendo dal cunicolo molto in fretta.
Accetto la chiamata e porto il cellulare all'orecchio.
"Mamma?" Chiedo titubante, allontanandomi il più possibile da Selene mentre inizio a respirare affannosamente.
"Ashton, figlio mio." Un sospiro dall'altro lato della linea fa sembrare che sia afflitta.
"Che succede? Non ci sentiamo da parecchio." Il mio tono si fa più duro, non lo faccio volontariamente, ma quando lei chiama non mi deve dare mai una notizia piacevole.
"Sono usciti da prigione, sta attento a ciò che fai, non solo per noi, ma per te e chi ti sta intorno." La notizia mi congela. La pioggia ha smesso di battere sul cemento e io so che a momenti Selene mi verrà a cercare. Mi passo freneticamente la mano libera tra i capelli umidi.
"Va bene, grazie. State attenti, soprattutto Lauren ed Harry."Sto per riattaccare quando tre parole lasciano le mie labbra: "Ti voglio bene." Chiudo la telefonata, il mio cuore riprende a battere. Ma da oggi devo stare il triplo più attento a tutte le mosse che faccio, per la mia famiglia e  per i miei amici, ora anche per lei.
Mentre torno nel punto in cui l'ho lasciata penso al fatto che lei mi abbia baciato, perchè le andava. Una ragazza che fa il primo passo non si trova ovunque e io non ho intenzione di lasciarmela scappare, nonostante tutto.



Selene


Devo assolutamente chiamare Kyra. Compongo il numero in fretta e dopo uno squillo la bionda risponde.
"Dimmi." nella sua voce c'è l'eccitazione di chi la sa lunga. Sospiro.
"L'ho baciato."Sento un urlo da parte sua che rischia di lasciarmi sorda a vita."L'ha baciato, David." Esclama, parlando ovviamente con il tinto. "Non tornare a casa sta sera, intesi!?" La mia amica cerca di essere minacciosa, ma alle sue parole scuoto la testa sorridendo.
"Ci vediamo tra un po'." Aggiungo, prima di chiudere la chiamata. Nel frattempo noto Ashton tornare. La sua faccia è confusa. Forse ho sbagliato, non dovevo baciarlo.


"Tutto ok?"Chiedo. Da quando è tornato non ha spiccicato parola, stranamente non mi ha neanche presa per mano. Ormai siamo vicini alla sua auto, segno che la serata si è conclusa.
"Si scusa, sto rovinando tutto, ma ho ricevuto una notizia, che pensavo di non ricevere prima dei miei trent'anni." Io annuisco. Non posso capire la sua situazione, ma so cosa vuol dire ricevere notizie inaspettate e premature.
"Non stai rovinando nulla, volevo solo sapere se andava tutto bene. Pensavo fosse colpa mia." Lui si gira e mi guarda, corrucciando la fronte mentre io deglutisco.
"Perchè dovrebbe essere colpa tua?" Abbasso lo sguardo. Effettivamente non ha molto senso, ma ormai che ho intrapreso il discorso devo finirlo.
"Perchè ti ho baciato." Sbuffo, tirando poi un sospiro. Lui sorride e poggia una mano sulla mia guancia, per poi avvicinarsi al mio viso e delicatamente far sfiorare le nostre labbra nuovamente.
"Ora l'ho fatto io, ma non mi sento minimamente incolpa perchè lo voglio."Sembra maledettamente sincero, tanto che annuisco mentre lo vedo addolcirsi. I suoi lineamenti sono nuovamente sereni. "Sali in macchina o ci prenderemo un raffreddore." Gira dal lato del guidatore dopo avermi aperto lo sportello, ed entrambi saliamo.

Siamo seduti in auto nel garage del nostro condominio da dieci minuti, come se non volessimo che la serata finisse così presto.
"Che ne dici se ti cambi e vieni da me? Ho una fame assurda e una pizza va condivisa." Spezza il silenzio che si era creato nell'abitacolo, dal momento che la musica si era interrotta perchè aveva spento l'auto.
"Se mi corrompi con la pizza non posso dirti mica di no. Ci vediamo tra dieci minuti." Scendo dall'auto e mi incammino verso l'ascensore. Ha fatto un'ottima mossa offrendomi una pizza...Mi piace sempre di più.
Apro la porta di casa, sfortunatamente producendo un gran fracasso, tanto che i miei due coinquilini si fiondano verso l'ingresso. Lo sguardo di Kyra è quasi quello di un serial killer, mentre David sorride leggermente.Non so chi sia peggio.
"Ti avevo detto di non tornare." La bionda spalanca gli occhi. È offesa?
"Ora che sei a casa sono più tranquillo." Sospira invece il ragazzo dai capelli rosa e la bionda lo fulmina con lo sguardo mentre io sono sempre più perplessa.
"Ci siamo bagnati per via della pioggia. Ora mi cambio e torno da lui. Dobbiamo ancora cenare."Vado verso la mia camera e come fantasmi i due mi seguono, costringendomi ad alzare gli occhi al cielo.
"Voglio sapere di più sul bacio." La ragazza si siede sul mio letto e David sul suo. Sono diventati troppo impiccioni questi due.
"Eravamo lì in quel cunicolo, ed era talmente bello che non ne potevo fare a meno, così l'ho baciato. I ragazzi a Londra non sanno baciare, questa è una nuova certezza."Mi giro verso di loro con felpa e pantalone della tuta in mano."Dovete proprio rimanere mentre mi cambio?" Chiedo, vedendo che i due non hanno proprio intensione di andarsene.
"Selene ti ho visto nuda svariate volte." Alza gli occhi al cielo il ragazzo e io mentalmente non posso che dargli ragione. Kyra invece ignora la mia domanda., così velocemente mi cambio, notando però che la bionda non ha aggiunto nulla su ciò che ho detto riguardante il bacio o su altro e per una come lei è davvero strano.
"Sappi che vestita così stasera tornerai a casa." Eccola, era troppo bello per essere vero. Alzo gli occhi al cielo, gesto che faccio fin troppe volte nell'arco di una giornata per colpa sua.
"Vedremo." Uso un tono di sfida totalmente volontario. So anch'io che tornerò a casa stasera ma provocarla mi piace. David si limita a ridacchiare. Penso che adori avere due coinquiline come noi, ormai ha un cinema privato in casa.


Suono al campanello di Ashton con ben dieci minuti di ritardo per colpa di quei due e dopo una manciata di secondi la porta si spalanca e Ashton in tuta e fossette sospira.
"Non ci speravo più sinceramente." Curva un angolo della bocca all'insù e mi fa cenno di entrare, un po' come fece la prima volta.
"I ragazzi ogni volta che esco con qualcuno...Oddio sono peggio delle peggiori pettegole." Dico esasperata, mentre che il moro chiude la porta alle nostre spalle lui sbuffa una risata.
"Immagino...Comunque mi sono preso la libertà di ordinare una margherita con doppio formaggio e preparare due mojito zero." Mi fa cenno di sedermi sul divano, accanto a lui. Lo adoro,giuro. "E se posso dirtelo, ti preferisco così al naturale."Corruccio la fronte. Non lo sto capendo e sembra accorgersene. "Coni vestiti di prima eri davvero sexy, ma così sei decisamente più te stessa e bella." Le sue guance sono rosse e io sorrido spropositatamente, mentre sento il sangue affluire anche alle mie di guance.
"Ti direi grazie, ma è davvero banale, quindi provo a dimostrartelo." Mi avvicino a lui, prendo la sua mano destra e la poggio sul mio petto all'altezza del cuore, che al momento batte all'impazzata per colpa sua . La sua espressione è stupita, magari si aspettava un bacio, ma no, io devo dimostrarglielo. Non sono come le altre.

Dopo la pizza e altri tre mojito siamo sul suo divano, io con la testa sul suo petto e il suo braccio che mi stringe a lui. Non parliamo, ascoltiamo i nostri cuori battere e i nostri respiri che sono quasi simultanei. Per essere una serata perfetta dovrei solo raccontare tutto alla luna. Ma questo lo farò dopo, al momento devo solo godermi a pieno questo attimo di tranquillità. La pace non dura per sempre. E qualcosa dentro di me mi spinge a pensare che qualcosa più grande di noi sta per arrivare.








To The Moon|| Ashton Irwin (CARTACEO SU AMAZON)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora