Mamma è sempre arrabbiata,continua a gridare che se non mi do una regolata mi toglierà tutto quanto.
È proprio vero quando dicono che più dai,e meno ricevi: più io sono orgogliosa dei miei piccoli risultati,e più tutti pretendono di più.
Corro in cucina e mi siedo a tavola solo per zittire la voce di mia madre; mangio due bocconi della sua pasta insipida,ed è quel che basta per farmi passare la fame. Mi alzo,butto gli avanzi e vado silenziosamente in camera appena in tempo per sentire il telefonino squillare e rispondo
«Jany,finalmente!» non so perché mi sta chiamando,Keisha che chiama le brave ragazze,da quando?
«Ehm... Ciao» mi affretto a rispondere imbarazzata «dimmi tutto.»
«Le voci girano piccola sgualdrina,ti hanno vista: hanno visto te e Yac! Quante volte ti ho detto di stargli lontano? Quante volte ti ho detto che quegli occhi verdi non ti avrebbero mai guardata? Sei solo una bambina,nessuno ti vuole,non so neanche come ha fatto Len a scoparti! Forse l'ha capito dopo che se continuava a starti dietro sarebbe stato uno sfigato proprio come te. Non te lo dirò un'altra volta: o stai lontana a Yac o ti strapperò quei tuoi lunghi capelli!» ma neanche il tempo di rispondere che sento chiudere il telefono dall'altra parte.
Sono senza parole. Come ha osato dirmi quelle cose? Come ha osato nominare Len? E se mi avesse lasciato davvero perché sono una sfigata come dicono?
Ho mille pensieri per la testa,tanto da sentirla scoppiare,e l'unica cosa che vorrei fare è scomparire!
Apro la finestra della mia camera e scavalco,ormai lo faccio da quando sono piccola per poter entrare nella camera di Kalyn: lei è l'unica amica che mi resta,l'unica che nonostante tutto non mi ha mai abbandonata.
Busso piano,e appena scosta la tenda e vede il mio viso rigato dalle lacrime apre la finestra e mi tira dentro. Mi abbraccia,come fa sempre,e io incomincio a singhiozzare. Ormai è un dolore che persiste dentro di me ogni giorno,ma nonostante questo non ci ho ancora fatto l'abitudine.
«Che succede?» mi chiede.
«Keisha...» e non mi lascia finire la frase che già dice «Janelle,sono stanca di vederti così,lasciala perdere,sai com'è fatta! Pensa solo a se stessa,sai che le cose che dice non sono affatto vere. Voglio vederti sorridere! È sabato sera e tu sei in pigiama e con i capelli tirati su in quello chignon? Andiamo a divertirci!» ma la mia faccia sembra abbastanza contraria,così mi prende le mani
«Ti prego,Jany»
Mi arrendo «Va bene,vado a prepararmi».
Torno nella mia camera,chiamo mamma e fingo un gran sorriso chiedendole se posso uscire e lei contenta acconsente. So che quando si arrabbia lo fa per me,so che è stufa di vedermi star male,ma anche io lo sono,ed è questo che lei non capisce: non riesco ad uscirne.
Apro l'armadio e tiro fuori la prima maglietta che mi capita e un jeans a vita alta,poi guardo dall'altra parte e vedo quei top e quei pantaloncini che indossavo quando uscivo con Len. Mettevano in risalto il mio fisico,scatenando la sua gelosia...«Dovresti smetterla di metterti queste magliette corte,se non vuoi che ammazzo tutti quei ragazzi che ti stanno guardando» mi diceva con quel suo sguardo dolce,mentre io mi scatenavo catturata dalla musica.
«Smettila,sai che non mi farebbero mai nulla: basterebbe guardare che al mio fianco ci sei tu e sono convinta che si allontanerebbero tutti pensando che non merito altro che te» e gli diedi un bacio intenso....mi riprendo dal pensiero,poso quel top scollato che avevo preso in mano,sorrido un attimo pur avendo un dolore lancinante al petto e mi preparo velocemente. Fondotinta,matita e mascara: sono pronta.
Scendo in strada e chiedo a Kalyn dove ha intenzione di portarmi
«Danno una festa nel palazzo abbandonato,dev'essere figo,andiamo a dare un'occhiata lì!» la guardo e annuisco sorridendo; a volte non capisco perché lei sta con me,quando potrebbe stare con il gruppo delle ragazze più volute da tutti.C'è un casino tremendo,gente ubriaca e coppie che si baciano dappertutto. Kalyn cerca subito qualcuno che le dia roba buona da fumare e decido di mettermi in gioco anche io,la sento parlare con un ragazzo
«Il solito,Stephan» così intervengo «Ehm,no... Fai... Il doppio» e vedo loro due che mi guardando perplessi e sorridono.
«Allora andate da Keisha,ragazze». Mi incammino,quando Kalyn mi prende per un polso fermandomi.
«Aspetta qua,salgo io da lei»
«No! Smettila di proteggermi,posso venire con te» e ad ogni scalino che saliamo veniamo fermate da qualcuno che saluta Kalyn,seguiti da una smorfia quando vedono me; vedo che si siede vicino alla stronza e le passa il telefono per non far sentire agli altri ciò di cui ha bisogno,si alzano insieme e Kalyn mi fa cenno di seguirla. Entriamo in una stanza buia e Keisha tira fuori dalla borsa una bustina e la mette in tasca dei pantaloni,ma appena si gira e mi vede fa una risata nervosa e poi chiede girandosi verso Kalyn
«Che ci fa lei qua?»
«Guarda che sono qui,puoi benissimo chiederlo a me!» e rimango stupita di come mi sono rivolta a lei. Vedo che si avvicina sempre di più a me e le nostre facce sono così vicine da sfiorarsi
«O stai dalla mia parte,o sei finita»
«Voglio divertirmi» rispondo.
Usciamo dalla stanza e andiamo a sederci in cerchio insieme ad altre ragazze vestite (se si può dire così) con minigonne e top cortissimi e Keisha avvisa le altre: «C'è una ragazza nuova stasera,è con me». Non capisco come lei possa passare da volermi ammazzare a dire che sono sua amica,ma è meglio che non ribatto se voglio un po' di rispetto. Incomincia a prendere le cartine e a prepararle,dopodiché ne chiude una e me la passa sorridendo
«Forse abbiamo sbagliato fin dall'inizio.»
«Io non ho mai parlato con Yac.»
«Non mi interessa.» e vedo che improvvisamente le si spegne il sorriso sul volto
«Scusa...» dico. Incominciamo a fumare,e al primo tiro io tossisco e tutti ridono,così li seguo tralasciando da parte per qualche minuto i pensieri.
Tra il fumo e l'alcool le ore passano,io sono sdraiata per terra in un angolo e quasi non riesco a capire cosa succede intorno a me: riesco appena in tempo ad alzarmi e a correre in bagno scontrandomi con parecchie persone. Mi sembra di vomitare l'anima. Kalyn è vicino a me che ride e mi tiene i capelli,e per ricambiare mi giro e le faccio il dito medio. Ci sediamo appoggiate al muro freddo e incomincio a sbiascicare alcune parole: «Grazie,mi sono divertita» e lei annuisce sorridendo,mi prende la mano e si appoggia a me.Un'ora e mezza dopo mi sveglio,e vedo Keisha che finisce di scolarsi ogni fondo bottiglia di vodka
«Ma come fai? Solo a vederle mi viene la nausea...» e ridendo risponde «È l'abitudine,pian piano ti abituerai anche tu» e dopo essersi seduta incomincia a parlare con la sua voce stridula «Scusa,purtroppo questo è il mio carattere,ogni cosa che penso la dico,anche se non è un pensiero gentile! Da quando Yac mi ha lasciata e ha incominciato a raccontare in giro tutte le cose che abbiamo fatto sono stata costretta a continuare a frequentare il suo gruppo,a meno che volessi rimanere sola,ma incominciava ad essere una cosa impossibile vederlo ogni sera alle feste provarci con tutte: non gli è bastato né vedermi piangere né sentire le grida di quelle ragazze,che si era portato a letto per divertimento,quando ricevevano i miei calci. Quando mi sono passata una nottata dietro le sbarre e mia mamma è dovuta venire a prendermi la mattina dopo ho capito che la bella vita era finita: mi ha portata in casa famiglia e mi ha scaricata lì con due borsoni di cose da vestire. Lei se n'è andata,è scappata e non ha più voluto sapere nulla di me,mai...»; basta sentire la sua voce incrinarsi per capire che sta per piangere,così la abbraccio senza sapere cosa dire. Per fortuna c'è Kalyn che si sveglia e interviene
«Da che vi odiavate agli abbracci? Keisha fa attenzione perché lei è la mia migliore amica!» e pur sembrando seria entrambe scoppiano a ridere. Ci alziamo e apro la porta del bagno,Kalyn esce ma rientra subito richiudendosela alle spalle: «Jany,che ne dici di stare ancora un po' qua?» ma basta sentire il tono di voce con cui parla per capire che c'è qualcosa che non va.
«Chi hai visto?» chiedo riaprendo la porta e rimanendo di pietra quando mi vedo davanti Len.eccovi il primo capitolo, mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate :) xx
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I have lost myself again - Mi sono persa di nuovo.
RomansaAndava tutto estremamente male. Ormai ero rimasta sola, non avevo neanche più una famiglia. Avevo solo più la droga, la clinica e le cicatrici. Sarebbe mai potuta arrivare la salvezza?