Passò una settimana dal mio incontro con Zayn. Il mio umore era molto cambiato, ero più solare, attiva...mi ero ripresa insomma. Il fatto che quel ragazzo avesse tutto quel comando su il mio corpo e su di me non mi faceva elettrizzare poi tanto, ma cosa dovevo fare? Per ora mi dovevo solo rassegnare.Entrai in classe sbuffando.
Andai verso il mio banco e mi sedetti buttando lo zaino a terra.
Ero stufa di questa routine, non vedevo l'ora di finire e passare le vacanze in tranquillità.
Sospirai e mi guardai intorno vedendo la classe che si riempiva piano piano.
Guardai il posto accanto a me e sorrisi leggermente ricordando quello che era successo il giorno prima.
Per qualche minuto era stato così dolce.
Mi morsi il labbro e poi lo vidi entrare con la sua solita giacca in pelle e quei soliti jeans stretti.
Si sedette accanto a me e posò lo zaino sul tavolo per poi guardarmi.
- Buongiorno - disse sorridendomi.
- Giorno - risposi e girai lo sguardo.
Mi sistemai comoda sulla sedia e poggiai la testa sul banco chiudendo gli occhi, ero davvero molto stanca anche perché le notti le pensavo sveglia a guardare il cielo che pian piano diventava colorato grazie alla luce del sole.
- Qualcosa non va? - sentì il suo viso avvicinarsi al mio e affondai di più la testa fra le braccia.
- Sto bene, ho solo molto sonno, non ho dormito molto ieri sera- mi interruppi e poi alzai il viso per guardarlo. - In realtà non dormo mai ma ultimamente sta diventando pesante -.
lui mi guardò e poi appoggiò la schiena sulla sedia portandosi il ciuffo all'indietro.
- Non mi piace il fatto che tu non dorma la notte - lo guardai e poi buttai gli occhi in cielo. Mi avvicinai a lui e lo guardai attentamente negli occhi restando molto vicino al suo viso - Ascolta io vivo di notte e per me è il momento più tranquillo - sospirai leggermente - Sono me stessa la notte - Spostai il viso e poi vidi la professoressa entrare. Presi i libri di matematica e li appoggiai sul tavolo per poi sentire il respiro di Zayn sul mio collo - Di notte sei te stessa? Bene lo terrò a mente allora - Mi irrigidì.
- Sei una fottuta testa di cazzo Malik - dissi nervosa e poi cominciai ad ascoltare la lezione o, almeno, era ciò che facevo capire. Odiavo davvero troppo la matematica.Le prime interminabile ore di scuola passarono molto lentamente e ormai era l'ora di mettere qualcosa sotto i denti.
Camminai per il corridoio e poi mi fermai davanti al mio armadietto per posare i libri che non servivano più.
Lo chiusi qualche momento dopo e poi mi girai andando verso la mensa.
Camminai lungo il corridoio per poi vedere Sam venire verso di me per raggiungermi.
- Ehi, ho visto che tu e Zayn avete finalmente parlato oggi...come ti senti?- mi guardava attentamente come se volesse scrutare ogni mia minima mossa per capire se stessi mentendo o meno.
Cosa potevo dirle? Ero così felice di poter parlare di nuovo con lui dopo tutti quei mesi ma sarebbe stato troppo stupido ammetterlo.
- Sto bene - mi limitai a dire per poi entrare in mensa.
- Quindi oggi ti sederai al nostro tavolo? - la guardai.
Ero stata così stupida.
Ogni giorno, all'ora del pranzo, non mi sedevo più con loro e mi mettevo in disparte da sola in un angolo della mensa facendo finta che nessuno mi stesse guardando ma era tutto l'opposto.
Adesso posso tornare con loro, posso stare più tranquilla senza avere la paura di incrociare gli occhi di zayn e di scoppiare a piangere.
Sorrisi. - Certo e me lo chiedi? Voglio recuperare il tempo perso.-
Sam mi sorrise e camminammo verso il tavolo.
Mi sedetti accanto a Niall e lui mi abbracciò. Gli sorrisi e poi poggiai la testa sulla sua spalla guardando tutti gli altri.
Liam con Sam, Louis e Harry che facevano gli idioti e Niall vicino a me, ma solo in quel momento mi accorsi che lui mancava.
Mi spostai dal petto di niall e girai il viso verso il suo per guardarlo.
- Zayn dov'è? - chiesi.
- Sarà con Jessy da qualche parte -
Deglutì. Cazzo che stupida.
Abbassai lo sguardo e guardai il piatto.
Mi ero completamente dimenticata dell'esistenza di quella vipera e del fatto che loro due stessero insieme.
No, non ci posso credere. Cavolo che stupida.
Mi guardai intorno.
La mensa era piena di ragazzi che mangiavano ridendo e scherzando.
Le finestre erano alzate e si vedeva una bellissima visuale del prato nel cortile.
Erano tutti li tranne loro due.
Strinsi pugni sotto il tavolo e i miei pensieri si fecero sempre più forti.
Sentivo i ragazzi ridere intorno a me, vassoi che cadevano e qualcuno si lamentava del cibo, ma tutti quei rumori erano sovrastati dai mille pensieri che avevo in testa.
Mi alzai di colpo e presi lo zaino per poi andare verso l'uscita.
Sentì la voce di sam in lontananza che mi chiamava ma la ignorai e uscì dalla mensa.
Mi appoggiai al muro e cercai di respirare come una persona normale dato che il mio respiro era diventato pesante e affannato.
Mi lasciai scivolare lungo la parete per poi sedermi a terra cercando di calmarmi.
Avevo la testa in fiamme ma sentivo un leggero sollievo ad essere uscita di lì, non sopportavo più tutte quelle voci.
I corridoi erano deserti tutti occupati a mangiare.
Mi alzai lentamente e cominciai a camminare andando verso la biblioteca.
Passai di fronte il bagno delle ragazze e mi fermai qualche istante.
Il mio cuore batteva a mille mentre guardavo il bagno da fuori.
Sapevo che erano lì e la mia mente mi diceva di entrare ma il mio cuore fermava i miei muscoli non facendomi muovere.
Guardai attentamente il bagno e strinsi forte i pugni facendo diventare le nocche bianche.
Chiusi gli occhi per qualche istante cercando di calmarmi fin quando non senti la porta aprirsi.
Mi spostai velocemente nascondendomi dietro l'angolo e mi sporsi lentamente per vedere chi era.
Vidi Jessy sistemarsi la gonna ma il ragazzo accanto a lei non era Zayn.
La vidi avvicinarsi a lui per poi baciarlo.
Sbarrai gli occhi.
Scossi la testa e mi portai i capelli all'indietro per poi iniziare a camminare verso la biblioteca a passo svelto. Ero così confusa.
Tenevo lo sguardo basso stringendo i pochi libri rimasti al petto fin quando non andai a sbattere contro qualcuno e mi sembra anche palese dire che era proprio lui.
- In tre mesi vedo che sei la solita imbranata - lo vidi ridere.
Lo guardai attentamente e poi sospirai cercando di non far caso a quel sorriso.
- E tu in tre mesi sei sempre più gentile - sbuffai superandolo per poi andarmi a sedere in un banco poggiando i libri sopra.
Mi passai le mani fra i capelli per poi portarli all'indietro tirandoli quasi.
Sono arrivata a spiare nei bagni, cosa cavolo sto diventando? E poi Jessy con quel ragazzo..forse dovrei dirlo a Zayn.
Una parte di me voleva farlo ma l'altra non voleva fare la spia.
- Si può sapere che hai? A parte il non dormire mi sembri davvero distratta oggi - disse e poi girai il viso verso il suo. - Non ho assolutamente nulla, sto bene fidati - girai di nuovo il viso e mi alzai i capelli dalle spalle legandoli in uno chignon scombinato.
Presi il libro di storia e lo aprí leggendo le prime righe per poi perdere completamente la poca concentrazione che avevo.
Zayn aveva poggiato la mano sul mio collo accarezzandomi il succhiotto con il pollice. Avevo completamente dimenticato quel particolare e mi morsi il labbro girandomi verso di lui.
- Ti dona parecchio...meglio questo che quello di quel Bastardo.- strinse i pugni e capí che si stava riferendo a Michael.
Mi avvicinai a lui e gli lasciai un piccolo bacio sulla guancia.
- Non pensarci okay? - mi spostai leggermente ma poi venni bloccata per i fianchi.
Lo guardai negli occhi e lo vidi avvicinarsi a me lentamente.
- Se mi baci non ci penserò più.-
Schiusi le labbra e sfiorai le sue labbra con le mie lentamente.
Sospirai.
- Non posso, tu stai con Jessy e io non voglio essere la puttana di turno.-
Lo sentì sospirare. Sospirai. - Oggi l'ho vista uscire dal bagno con un ragazzo e si sono baciati.- dissi di colpo e mi sentì una merda subito dopo.
- Cioè...non dovevo dirlo cavolo...- mormorai e lui scoppiò a ridere.
- Cosa c'è da ridere? - continuai a guardarlo e lui non faceva altro che ridere e ridere.
- Tu credi davvero che a me importi qualcosa di lei? L'avrò tradita non so quante volte e lei si sta solo vendicando convinta che mi possa ferire così.- fa spallucce guardandola.
Lo guardai attentamente. Ero convinta che gli importasse qualcosa di lei ma evidentemente non era cosi. Quindi cosa gli importava esattamente? Dovevo saperlo.
- Cosa è che ti importa allora? - lui mi guardò per qualche istante per poi abbassare lo sguardo. -Semplicemente nulla per questo ti ho detto di starmi lontana - disse guardandomi di nuovo. - Allora perché sei tornato?- lo fissavo negli occhi sperando che mi rispondesse.
Continuava a fissarmi non rispondendo e io sospirai abbassando lo sguardo capendo che non gli importava nulla in realtà.
- Io credo di...- si bloccò sentendo il telefono e rispose velocemente. - Si, sono io...sta sera? Okay d'accordo.- chiuse la chiamata e mi fissò. - Scusa adesso devo proprio andare, ne parliamo dopo promesso.- Si avvicinò a me e mi accarezzò la guancia per poi poggiare le labbra sulle mie baciandomi lentamente con trasporto mentre le nostre lingue si sfioravano con dolcezza infinita. Io ricambiai, non riuscì a resistere e sinceramente non mi importava nulla in quel momento, volevo lui e basta. Gli accarezzai la guancia lentamente e poi lui si staccò.
- Grazie.- disse solo per poi lasciarmi un altro bacio a stampo prima di andarsene.
Appoggiai la testa sul banco e chiusi gli occhi sospirando. Quel ragazzo mi manderà al manicomio.
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NEVER STOP DREAMING[Fan Fiction,Zayn Malik]
FanfictionUna ragazza timida che ha paura della gente e del mondo,con un passato difficile alle spalle. Un ragazzo puttaniere che non ha paura di nessuno,solo di se stesso con un passato che lo perseguita anche nel presente. Lui,voleva solo portarla a letto,m...