Caffè corretti e abbracci

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Da quella sera io e Lele ci siamo avvicinati molto. Quasi ogni sera, dopo la chiusura del bar, trascorriamo del tempo insieme, la maggior parte di questo speso a cazzeggiare per le vie di Roma con una bottiglia di birra in mano; non che io e lui fossimo dei bevitori accaniti, ma dopo una lunga giornata di lavoro con un sorriso stampato sul viso per più di 6 ore, una camminata per le strade di questa magnifica città con in bocca il sapore amaro della birra, credo sia la cosa migliore... Certo Bea, è solo la birra a creare questa sensazione oppure un'altra presenza?...
Pensare di trovarmi qui, su questi sampietrini, con di fianco un ragazzo che ride mi sembra un lungo sogno. Realizzarlo è molto difficile, mi sembra tutto surreale; uno di quei sogni che ti fanno venire le farfalle nello stomaco la mattina successiva e non per amore, o meglio amore non per una persona in particolare ma per quella vita e quella situazione. Invece è tutto reale, sono io che cammino qui, adesso. Devo solo farci l'abitudine.
L:"A che pensi Bea?"
B:"A tutto questo: a quest'aria fresca che impatta sul mio viso, ai miei piedi non ben assestati su un suolo sconnesso, a te di fianco a me con quel sorriso e quell'aria dolce da bravo ragazzo. Mi sembra tutto un sogno. Poco più di una settimana fa ero ancora nel mio paesino sconosciuto al mondo e adesso sono qui, con te, a bere una birra per le strade di Roma"
Vedo il ragazzo avvicinarsi e stringermi in un abbraccio, uno di quegli abbracci che anche con poco ti fanno tornare il sorriso. Non servono parole, so che Lele mi ha capita e so anche che questo gesto sia stata la risposta migliore a eventuali mie paure. È un abbraccio che ti dice:"Ehi, non preoccuparti, ti raccolgo io da terra qualora dovessi cadere".
Dopo quell'abbraccio li non ci siamo più staccati, abbiamo camminato a lungo così e temevo il momento in cui tutto questo sarebbe finito... Bea, forse dovresti imparare a goderti il momento e basta...
Giriamo l'angolo e in quel momento vediamo una persona a noi conosciuta sdraiata su una panchina
L:"Cristia' che ci stai a fa qua de notte?"
C:"Prendo il sole non vedi?"
B:"Lele io direi che forse è meglio portarlo da qualche parte"
L:"Aiutami a tirarlo su che lo portiamo a casa mia"... Bene Bea, direi che la serata si è conclusa nel migliore dei modi...
Abbiamo camminato a lungo per raggiungere la macchina di Lele e con Cristiano non è stato molto semplice
B:"Le' io mi siedo dietro con lui"
L:"Va bene"
Cristiano si sdraia appoggiando la testa sulle mie gambe e tenendo le sue accovacciate per il poco spazio. Dopo lunghi minuti di silenzio il ragazzo disteso si sveglia.
C:"Signorina mi porta un caffè corretto al suo numero?"
B:"Cristia' ma che stai a di?? Continua a dormire dai"
L:"Chissà quanto ha bevuto"
C:"Siete voi che non mi avete voluto lasciare li a prendere il sole.. E comunque lo pensavo da più di una settimana"
... Bea, ha bevuto, stai tranquilla...
B:"Va bene, poi te lo porto. Adesso dormi "
Dopo poco arriviamo a casa di Lele. È la prima volta che la vedo e devo dire che è molto bella. Poco tempo fa mi ha raccontato della sua vita a Napoli, della sua famiglia e dell' amore che prova per il fratello ma soprattutto il suo sentirsi inadeguato in molte situazioni. La casa lo rispecchia completamente: ci sono le foto della famiglia, di Napoli. Una mi ha colpita in particolar modo: rappresenta Lele con il fratello minore in braccio, entrambi con un sorriso capace di bucare l'obbiettivo.
B:"Le' tutto a posto?"
L:"Sisi Bea tranquilla, l'ho messo a letto"
B:"Okay allora io chiamo un taxi e vado"
L:"Ma stai fuori proprio? Nono, rimani qui a dormire. Vai in camera mia, tanto ho sistemato Cristiano in quella degli ospiti"... Don't worry Bea, don't worry...
B:"Sei sicuro? Non ti voglio disturbare"
L:"E secondo te lascio andare per le vie di Roma una bella fanciulla a quest'ora? Ja, vatte a sistema'. Le magliette le trovi nell'armadio di fianco al mio letto"... Come aveva fatto a leggermi nel pensiero? Non avendo un pigiama avrei dovuto chiedergli qualcosa. È gentilezza Bea, nulla di più...
B:"Grazie mille ancora" e mi congedo dandogli un bacio sulla guancia.
Mi trovo nella sua camera. Davanti a me c'e un letto matrimoniale alla destra del quale è posizionata una chitarra, vi è poi una scrivania piena di fogli...Studioso il ragazzo...
Mi sdraio tra le lenzuola e sento il suo profumo presente in maniera così inebriante che mi sembra di averlo di fianco, come poco prima quando eravamo abbracciati...Sogna ragazza sogna...

Mi sveglio di soprassalto sentendo un urlo.
Corro a controllare Cristiano, ma vedo che dorme beatamente...Fortunato lui, avrei dovuto bere di più anche io forse...
Scendo in salotto e vedo Lele seduto al tavolo intento a scrivere qualcosa.
L:"Ehi Bea, tutto okay? Che ci fai in piedi a quest'ora?"
B:"Ho sentito un urlo. E tu che ci fai qui?"
L:"Mi era venuta l'ispirazione"
B:"A quest'ora de notte....."
L:"Ricorda che le cose migliori vengono quando meno te l'aspetti"
... Ti ricordi Bea questa frase? Hai sperato a lungo che si avverasse nel corso della tua vita...
B:"Ti posso chiedere una cosa?"
Vedo lui annuire
B:"So che ti sembrerà molto stupida e infantile, però mi sono spaventata molto dopo quell'urlo. Potresti dormire con me? Tanto il letto è grande e io mi faccio piccola piccola"
L:"Se me lo chiedi con quella faccetta come faccio a dirti di no? Andiamo dai"
B:"Grazie"
Una volta saliti in stanza, mi posiziono fra le sue braccia e finalmente riesco ad addormentarmi con tutta la pace del mondo.
...Bea stai per caso ringraziando la voce che hai sentito sta notte??...

MAD WORLD/Lele Esposito/Cristiano CosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora