Ore 6:30
Suona la sveglia.
Apro gli occhi a fatica, non voglio tornare nel mondo reale e tantomeno meno lavorare la domenica mattina...Forza Bea, il coraggio va mostrato proprio in queste situazioni...
Non ho voglia di alzarmi dal letto così come non ho voglia di uscire di casa e incontrare Cristiano. Non ho la minima intenzione di spendere parole con una persona del genere. Ieri sera ho mantenuto la calma e non so con quale forza; oggi è uscita la delusione e la rabbia nei suoi confronti...Bea smettila di pensarci!! Non dare importanza a gente inutile...
Spalanco la finestra della camera e scendo in cucina per farmi un caffè.
Metto la tazzina in lavastoviglie e corro in bagno per lavarmi. Calzo velocemente un paio di leggins neri e una maglia molto larga, non avevo la minima intenzione di indossare dei jeans skynny e stare scomoda tutto il giorno.
Prendo borsa e chiavi come sempre e chiudo la porta alle mie spalle.
Salgo in macchina e ancora prima di mettere in moto la vettura accendo la radio. La prima canzone che sento è "Per me è importante" dei Tiromancino.
Diciamo che la giornata non è iniziata nel migliore dei modi.
Ho ascoltato per la prima volta questo brano in spiaggia con Cristiano. Aveva mosso delle corde della chitarra e poco dopo aveva incominciato a cantare. La sua voce ha sempre avuto capacità di isolarmi dal mondo, come se fossi in una bolla, ma posso dire che in combo con quelle parole era diventata una tortura per il mio sistema nervoso.
"Il mio pensiero vola verso te
per raggiungere le immagini
scolpite ormai nella coscienza
come indelebili emozioni
che non posso più scordare
e il pensiero andrà a cercare
tutte le volte che ti sentirò distante
tutte le volte che ti vorrei parlare
per dirti ancora
che sei solo tu la cosa
che per me è importante..."
Bella cazzata.
Si è visto come il suo pensiero mi ha cercata ieri sera...Bea smettila! Se vai avanti così non vivi più...
Spengo il motore e scendo dalla macchina autoconvincendomi dell'esito positivo della giornata.
Suono del campanello.
L:"Hi Disaster!"
B:"Ciao Le'"
L:"Allora? Come stiamo?"
B:"Ho sonno"
L:"E per il resto?"
B:"Non c'è nessun resto. È andata come doveva andare e basta"
L:"Siamo nervose?"
B:"In realtà sto sfogando la rabbia repressa. Mo mi calmo, prometto"
L:"Io non ho ancora capito perche reprimi le cose. Forse adesso che ci penso è meglio, magari menavi il primo che te passava davanti" dice andando a servire un tavolo.
È più fuori di me questo... Però te fa sorride, ve?...
Mi posiziono dietro al bancone svuotando la lavastoviglie e mettendo in ordine tazzine e stoviglie ustionanti.
X:"Salve, mi fa un caffè lungo macchiato?"
B:"Macchiato caldo o macchiato freddo?"
X:"Freddo grazie"
B:"Subito"
Mi giro verso la macchinetta mettendo la tazzina sotto l'ugello.
Mi rigiro porgendo l'ordinazione al cliente quando vedo un ragazzo appoggiato al bancone.
C:"Ciao Bea"
B:"Cosa ci fai qui?" rispondo continuando a svolgere i miei compiti
C:"Sono venuto per parlare"
B:"E io non ho voglia, quindi esci dal locale. Grazie"
Detto ciò mi allontano dalla mia postazione dirigendomi verso un ragazzo che mi aveva chiamata.
Da lontano percepisco Lele e Cristiano discutere.
L:"Cristia' ti conviene uscire da qui"
C:"Io voglio solo parlarle"
L:"Ma lei non vuole, ed è comprensibile"
C:"Se solo mi facesse spiegare.."
Noto Lele intento a portare fuori di peso l'altro ragazzo. Li intravedo parlare al di la della vetrina.
*inizio discorso*
L:"Cosa c'è da spiegare Cristiano? Ieri sera te stavi limonando 'na tipa fuori dal locale e mo je voi parla? Ma ci sei o ci fai? Hai compreso il fatto che lei ha visto la scena?"
C:"Ero ubriaco"
L:"Ma non mi interessa un cazzo. L'hai fatto e basta. Pochi giorni fa mi ha confessato la sua paura che aveva di te, o meglio di se, perche si è sempre creduta completamente vulnerabile nei tuoi confronti; aveva paura di starci veramente male, e così è successo"
C:"Ma mi spieghi cosa vuoi?"
L:"È una mia amica; per nessun motivo al mondo voglio vederla soffrire"
C:"Perche è solo una tua amica vero?"
*fine discorso*
Vedo Lele rientrare piuttosto scocciato.
B:"Beh? Che ti ha detto il coglione?"
L:"Che te voleva parla'"
B:"E sti cazzi"
L:"Esattamente"
Con tutto quello che ha fatto ha pure il coraggio de veni' qui mentre lavoro?
Me voleva parlà? Ce doveva arrivare prima. Che je devo di'? «No prego vieni, rubami ancora del tempo come se non l'avessi fatto abbastanza in queste settimane»? Se, sogna mo...Bea te conviene calmarti che sei a lavoro...
F:"Bea puoi venire un attimo?"....Ecco vedi? Brava cogliona...
B:"Arrivo"
F:"Che è successo tra Lele e Cristiano?"
B:"Nulla in particolare perche?"
F:"Non lo so, te lo sto chiedendo. Ho visto che stavano parlando fuori, poi Cristiano ha detto qualcosa e Lele è rimasto interdetto"
B:"Ah si?"
F:"Non ci sono problemi vero?"
B:"Nulla di trascendentale tranquillo"
F:"Va bene"
Torno al bancone e vedo Lele avvicinarsi.
L:"Bea vado via prima oggi, a domani" dice dandomi un bacio sulla guancia e correndo fuori dal bar.
B:"Ciao" faccio in tempo a rispondergli.
Non ho idea del perche sia fuggito così repentinamente. Dopo quello che mi ha detto Filippo non smetto di pensare a quella frase che ha fatto azzittire Lele, il che è molto strano. Non nascondo una certa curiosità.
Una volta finito il turno salgo in macchina e mi indirizzo finalmente verso casa.
Prima di arrivare a destinazione mi fermo davanti ad una pizzeria intenzionata a prendere una pizza d'asporto.
Dopo aver comprato la mia cena mi dirigo verso casa. Con molta fatica apro il portone e la porta di casa posando poi la margherita con pomodorini e rucola sul tavolo della cucina.
Appendo giacca e borsa all'attaccapanni all'ingresso e getto le chiavi nello svuota tasche sul mobiletto vicino.
Mi siedo e apro il cartone annusando a pieni polmoni il profumo di quella meraviglia.
Sento il telefono suonare.
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Da: Tuft
Te andrebbe de fa 'na
caccia al tesoro?
Ore 19:47
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MAD WORLD/Lele Esposito/Cristiano Cosa
FanfictionBeatrice, 19 anni, è appena arrivata a Roma dalla sua cittadina della Lombardia. Qui sognava di cambiare la sua vita, il suo futuro e a piccoli passi ci riuscirà.