Punto di non ritorno

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C:"Ciao rag..."
B:"No, adesso è il mio turno. Mi hai scritto una lettera lasciandomela al lavoro e solo Dio sa quanto avrei voluto ammazzarti quando Filippo me l'ha consegnata. Poi però l'ho letta e in quelle parole ho rivisto il Cristiano di qualche tempo fa, quello che è morto nel momento in cui ti sei limonato quella mignotta il giorno della festa. Io me ne sono andata senza rimpianti e senza ripensamenti perche so di aver fatto il possibile per te, per noi soprattutto.
Tu ti sei messo contro di me.
Quanto ti ho odiato, non ne hai un'idea.
Però poi ho capito che doveva andare così e la mia fortuna è stata aver Lele al mio fianco che mi ha dato un appoggio stabile in quei giorni. Mi è  sempre stato di fianco. Sicuramente non ti do la soddisfazione nel dirti che ho pianto per colpa tua, un cretino che quando beve due birre non è nemmeno cosciente di quello che fa, o questo è ciò che vuoi far intendere. Ho perso troppo tempo stando dietro a te. Adesso mi sono rotta i coglioni"
Finalmente ho liberato tutta la rabbia che ho incamerato da qualche settimana a questa parte.
B:"Avevi tanta voglia de parla', de scriverme i tuoi pensieri e mo te stai zitto? Che uomo di carattere che sei Cristia'.. Tua mamma t'avrà dato na bella voce, ma solo quella"
Giro i tacchi indirizzandomi con passo lungo e ben disteso alla macchina.
L'unica cosa che voglio adesso è andare da Lele e accoccolarmi fra quelle braccia che mi isolano dai miei pensieri.
Sento una mano prendere la mia.
Mi giro istintivamente.
B:"Che vuoi Cristia'? Vedi de levatte"
C:"Ma stai zitta una buona volta?"
Mo gli tiro una pizza.
C:"Tu sei venuta qua, sotto casa mia, a insultarmi e pretendi anche che non ti risponda? Sappiamo entrambi che nella tua vita hai avuto a che fare con uomini senza palle ma adesso hai trovato pane per i tuoi denti Bea. Vuoi sapere perche quella sera ho baciato quella ragazza? Si, è vero, avevo bevuto qualche birra di troppo ma non sopportavo più te e quell'altro ragazzino che ti sei messa al fianco"
B:"Ti rendi conto di quello che stai dicendo? Hai baciato quella li perche ti dava fastidio Lele. Veramente."
Lui è zitto.
B:"Senti, non ho la minima intenzione di passare ancora del tempo qui con te, ho il mio ragazzino che mi aspetta a casa. Addio Cristiano"
Non pensavo esistessero persone così coglione, ma a quanto pare mi sbagliavo.
Con tutto il nervoso che mi ha messo addosso quel ragazzo apro la portiera della macchina sedendomi immediatamente e fregandomene dei 35° che mi avrebbero fatto sudare anche l'anima.
Sento bussare sul finestrino.
B:"Cosa vuoi?"
C:"Fammi finire"
B:"No"
C:"Non fare la bambina"
Come presa da un raptus lo tiro giù il più velocemente possibile...Certo, come se dipendesse da te Bea..
Comincio a urlargli contro.
B:"Sono io la bambina? Quella che nonostante avesse notato un cambiamento fra di noi ha provato di tutto per tornare indietro? Quella che ha provato a sistemare tutto? Non dir..."
Cristiano si avvicina e con un rapido gesto attacca le sue labbra alle mie.
TORNARE INDIETRO AL PIU PRESTO.
RITIRATA!!
B:"Amo Lele"...Grande mossa Bea...
Il ragazzo si allontana dando un pugno sulla carrozzeria..
...Adesso sei in un casino enorme ragazzina...

•Spazio Autrice•
Hi Fellas!!!
Perdonatemi se ho fatto passare intere settimane prima di postare questo capitolo.
Ho avuto un sacco di impegni tra scuola e non, poi sono dovuta andare via una settimana e non ho avuto tempo.
Coooomunque
Avete finito la scuola? Qualcuna di voi ha gli esami?
Come sempre ditemi se la storia vi sta piacendo.
Mi fa molto piacere leggere i vostri commenti.
Besos

MAD WORLD/Lele Esposito/Cristiano CosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora