Shock

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*Lezione di fisica*
Fisica non è mai stata la mia materia, sin dal liceo. Non concepivo come delle formule potessero essere applicate alla realtà. Oggi ho capito molte cose: la pressione e la viscosità del sangue hanno le stesse caratteristiche di quegli argomenti su cui sbattevo la testa a scuola; ed era una materia d'indirizzo...Sei sempre sempre stata molto sveglia...
Mi fermo al bar dell'università per prendere un caffè; direi che dopo 2 ore di fisica è anche poco.
Metto le cuffie e faccio partire la playlist. Non mi isolo spesso dal mondo in un luogo così pubblico, ma oggi ne ho proprio la necessità. Voglio essere solo io e la musica
X:"Ecco a te"
B:"Grazie mille"...È un barista più sorridente di te...
"Che non ho mai ottenuto abbastanza,
Se mando un bacio in cielo lui non me lo rimanda.
Che non ho mai ottenuto abbastanza,
Se penso a quello che volevo io in verità"
Okay si, può sembrare particolarmente ossessivo, ma quando ho bisogno di pensare e di chiudermi in me stessa le canzoni di Briga sono le migliori. Sarò ripetitiva, e questo me l'hanno detto tutti, ma sono realmente fondamentali per me; non sono una droga, ma quasi.
Sono un rifugio nel quale nascondermi.
È come se fossero la mia campana di vetro.
Si ferma la musica.
Suona il telefono... CRISTIANO
C:"Ehi ragazzina, hai già finito lezione?"
B:"No, ho preso una pausa al bar, tra poco inizia chimica"
C:"E come sta andando?"
B:"Cristia', ho appena fatto due ore di fisica, come deve anna'?
C:"Okay okay ho capito. A che ora finisci?"
B:"Alle cinque, ma poi devo andare al bar"
C:"Quindi fai il turno serale. C'è anche Lele?"
B:"Si ovvio, siamo gli unici due baristi del locale"
C:"Perche questa tensione fra le tue parole?"...Bea corri sulle difensive...
B:"Non lo so, mi sembri piuttosto scettico"
C:"Ci hai parlato?"
B:"Si. Ho chiarito un paio di cose che non avevo capito"...La sincerità è sempre stata la miglior cosa, se magari l'avessi fatto all'inizio...
C:"Almeno hai la testa un po' più sgombra"...In realtà è piena il doppio...
B:"Già"
C:"Tutto okay?"
B:"Si Cristia', devo immergermi nel mondo della chimica"
C:"Va bene.. Vedi di non metterti il costume che altrimenti ti guardano tutti"
Alcune volte la leggerezza di Cristiano è un qualcosa di assurdo e meraviglioso. Riesce a ironizzare in tutti i momenti, negativi o positivi che siano. Anche quando sei nella merda e ci stai con tutte le scarpe, riesce a farti sorridere, con una battuta stupida o con frasi senza senso, ma ci riesce.
Ho bisogno di una persona così al mio fianco per stare bene. La maggior parte delle volte tendo a guardare la realtà forse in modo troppo spoglio e negativo, per non rimanere delusa ma lui riesce a rasserenarmi con poco.

[...]
B:"Ehi ma'"
M:"Ciao Bea, sei uscita?"
B:"Si ho finito adesso chimica. Mo ho il turno al bar"
M:"Quando hai il prossimo esame?"
B:"Non lo so, non sono ancora uscite le date. Che mi racconti?"
M:"No Bea, che mi racconti tu. Non sono io quella che si è fidanzata. Con Cristiano come va?"
B:"Tutto a posto. Passiamo un sacco di tempo insieme e quando non riusciamo stiamo al telefono. Ci credi che non abbiamo ancora litigato?"
M:"È un miracolo Bea, conoscendoti. Adesso devo scappare, ma aggiornami. Sai che sono curiosa"
B:"Lo so fin troppo bene. Ciao ma'"
Salgo in macchina e mi dirigo verso il bar.
Io e Lele da quella sera abbiamo riallacciato i rapporti, non ci insultiamo più e tanto meno abbiamo omesso parole. È capitato anche che mi chiedesse dei consigli dopo un litigio con Ludovica.
Al contrario di me e Cristiano, loro discutono molto spesso anche per futili motivi come minuti passati al telefono o messaggi senza risposta.
Suono del campanello.
L:"Ehi Bea"
B:"Ciao"
L:"Come è andata a lezione?"
B:"Solito, noiosa. Hai già sistemato per la sera?"
L:"Sto finendo"
B:"Mi cambio e vengo ad aiutarti"
Nei sabato sera il locale si riempie particolarmente soprattutto di ragazzi, soli o in compagnia; in entrambi i casi tutto questo ruota intorno all'alcool.
Mi avvicino ad un tavolo chiamata da un ragazzo.
R:"Della vodka ragazza"
È una frase che mi risuona nella testa da due ore, adesso in modo esagerato.
B:"Eccola"
Sento delle mani estranee sul mio corpo, appoggiate sui fianchi per poi scendere.
B:"Cosa stai facendo?"
R:"Eddai su, tanto si vede che ci stai"
Ogni tanto capita di avere qualche cliente sbronzo che allunga un po' le mani ma nulla di esagerato. È tutto dettato dagli alcolici o dal cervello marcio delle persone.
B:"Le' esco un attimo. Ho bisogno di una boccata d'aria"
L:"Va bene. Se hai bisogno chiama"
Esco dall'entrata principale del bar. Stranamente fuori non c'è nessuno. In effetti è molto tardi e tutte le persone sono concentrate all'interno del locale.
Sento delle mani a me sconosciute percorrere i miei fianchi.
B:"Ma metti giù le mani coglione"
Mi giro e vedo il ragazzo del bar. Non posso nascondere la mia ansia.
R:"Ah si? E che mi fai se no?"
Si avvicina sempre di più.
Retrocedo istintivamente.
B:"Vedi di allontanarti che mo cadi da un momento all'altro"
Continua imperterrito.
Mi afferra fortemente per i polsi.
Avvicina la sua bocca al mio collo.
Percepisco il suo fiato pesante sulla pelle.
Intorno a noi non c'è nessuno e nel locale vi è un gran casino dato dalla musica...Bea non c'è speranza che ti senta qualcuno, o ti liberi da sola o sei nella merda...
B:"Lasciami.", cerco di urlare ma la voce esce molto flebile e terrorizzata, tremante.
R:"Vedi che non hai tanti coglioni come mostri di avere?"
Ha un odore vomitevole, un misto di alcool e colonia di bassa qualità.
Percepisco una sua mano ai lati del mio seno.
B:"Smettila"
...Chiudi gli occhi Bea...
Sento un gran tonfo.
Vedo il ragazzo steso a terra e la figura di Lele davanti a me.
Corro fra le sue braccia.
Mi accoglie a se abbracciandomi.
Passiamo dal retro e mi fa sedere sulla poltrona posta di fianco alla piccola finestra.
L:"Ero preoccupato. Ho aspettato un po' di tempo prima di venire a controllare. Ancora dietro il bancone, ho cercato di vedere la tua figura davanti all'entrata ma non c'eri e sono corso fuori immediatamente. Quando ho visto come ti toccava non ho capito più nulla"
B:"Grazie"
In questo momento Lele sa che se le parole non fuoriescono dalla mia bocca non è certo per antipatia.
È autoprotezione.
L:"Ti proteggerò sempre Beautiful Disaster"

MAD WORLD/Lele Esposito/Cristiano CosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora