Capitolo 3

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Lui, molto probabilmente molto incazzato, si gira e...

Si avvicina a me con passo svelto, mi prende per il braccio e mi dice, a 2 cm di distanza: <<ascolta brutta demente, non ti ho mai (fortunatamente) vista da queste parti, penso tu sia nuova qua, e devi sapere che chiunque mi dia fastidio in questo posto, finisce molto male, e non c'è differenza tra ragazzi o ragazze. Lasciami in pace e guai a te se mi rivolgi la parola.>>
Ma chi cazzo si crede di essere questo imbecille?
<<sei te che mi stai parlando, sinceramente di sentire le tue minacce (che non mi fanno neanche smuovere di un millimetro) mi da anche parecchio fastidio, quindi se ti levi mi fai letteralmente un piacere, ciao bello>> rispondo, ma poi ci rifletto.

Bello? Come bello? Ora penserà che sono interessata.

<<beh, ehm, di certo in questo caso non è un complimento>> rispondo incerta.
<<certo certo>> fa lui stizzito.
<<pensi davvero che sarei interessata ad uno come te? Scusami, ma ho cose molto più interessanti a cui pensare.>>
<<tipo? Hai da pensare a Michael Woster? Wow, sei la solita bambina arrapata>>

Ma vaffanculo.

<<ma che cazzo vuoi da me? Sei nella mia proprietà, levati dai coglioni.>> Dico, urlando "leggermente".

<<vado subito, preferirei morire pur di passare un altro secondo vicino a una viziatella arrapata come te.>>
<<bene, allora vattene, fammi questo piacere.>>
<<Ciao.>>
<<Ciao.>>

Vedo che si allontana e nel mentre tira un pugno ad un albero.

Ma che cazzo di problemi ha?

Salgo in casa e inizio a chiamare mio padre. Nessuna risposta.

<<Ma la smetti di urlare?>> dice mio fratello scendendo le scale, evidentemente stava dormendo.
<<Edward, scusami, stavi dormendo?>>
<<in realtà no, te e Adam stavate urlando come galline.>>

Adam?

<<Adam?>> chiedo.
<<sì, Adam Foster, il ragazzo tutto vestito di nero con cui stavi litigando.>>
<<come fai a sapere come si chiama?>> chiedo incuriosita.
<<io e papà abbiamo parlato con lui e suo padre circa un'ora fa, il padre è simpatico, ma il figlio...>>
<<il figlio?>> lo imploro con gli occhi di continuare.

Angel? Tutto okay?

<<nulla, penso sia meglio stargli alla larga.>>
<<già, è un arrogante e presuntuoso.>>
<<ho notato dalla vostra conversazione>> dice Edward strofinandosi gli occhi.
<<papà dov'è?>> chiedo.
<<è uscito, dovrebbe torn...>>

DING DONG!

<<vado io.>> dice mio fratello.

Apre ed entra mio padre, sembra contento.
<<cos'e successo?>> chiediamo io e mio fratello in coro.
<<sono andato a vedere il mio nuovo ufficio, cazzo se è bello!>>
<<papà, non eri te quello contrario alle parolacce?>> chiedo
<<beh, tra me e tua madre, non si sa chi era più contrario, ma le cose cambiano..>>
<<okay cambiamo discorso.>> intervenisce mio fratello, che è la persona che ha sofferto di più per la morte di mia madre, non ama parlarne.

DING DONG!

Ancora?

<<vado io.>> dico.

<<ARRIVO!!>> dico a chiunque sia fuori dalla porta.
Apro e...

Smetterò di Amarti?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora