E così incominciai a camminare, le foglie scricchiolavano sotto i miei piedi e quelli di Jonas che mi si era velocemente affiancato.
-Allora dolcezza, pronta per la birra?- chiede con un sorriso da mezzo scemo, come fosse già ubriaco, ma che nascondeva una strana inclinazione diabolica: una spece di sgangherato mezzo ghigno.
-Sei inquietante- decreto guardandolo e poi annuisco decisa - sono pronta. Come sempre- e non appena finisco di pronunciare queste semplici e sentenziali parole ecco che si leva un vento fortissimo.
È potente e porta tempesta con sé: una gelida, pungente e travolgente massa di vento elettrico. Le foglie cominciano a sollevarsi da terra, i capelli a scompigliarsi, le fronde e i rami a piegarsi. Tutto in meno di un battito di ciglia, una frazione di secondo. Ogni cosa turbina intorno a me e Jonas, improvvisamente fa un freddo cane, uno di quelli che ti penetrano nelle ossa, che arrivano fino al midollo e lo congelano e poi sbriciolano. La violenza e la forza del vento è assolutamente inaudita.Dobbiamo ripararci
esterno la mia idea al biondo occhi-di-ghiaccio.
- Beh mi pare ovvio tesoro!- grida lui tentando di sovrastare il frastuono, mentre con una mano si protegge il viso... o almeno ci prova.
-E allora corri!- urlo io guardandolo dritto in faccia, cercando di ignorare il vento che mi frustava la pelle e i capelli che svolazzavano fastidiosamente, formando quasi un cappio intorno alla gola talmente tanto le lunghezze si attorcigliavano tra loro.
- E cerca di stare al passo!- aggiungo, pur sapendo che era un'opzione surreale: non avrebbe mai tenuto il mio passo, io avrei dovuto tenere il suo e infatti Jonas strabuzzando gli occhi inizia a sbraitarmi addosso
- che? Sei matta?!- esclama - tu sei un IBRIDO! - urla - un cavolo di IBRIDO! -
è davvero sconvolto- lo so razza di scemo! - replico io dandogli una leggera spinta con la mano destra - ma non ti porterò in spalla! -
Jonas mi guarda, fa ancora quel sorriso sgangherato - ok bellezza! -
ecco, non poteva mancare
- mi fido di te! Ma non sarebbe male se tu... - tenta di aggiungere, ma non me lo sarei mai caricato in spalla: ero forte e veloce... ma no, la situazione non era così critica!
- scordatelo! - esclamo infatti e mi volto, il vento in faccia, sempre più impetuoso e forte - terrò un passo da umano! Tu cerca di non perderti!- e parto, poi con la coda dell'occhio vedo Jonas slanciarsi in avanti
bravo ragazzo
dopo guardo dritto davanti a me : sapevo esattamente dove andare a ripararmi da quella improvvisa e glaciale bufera, avevo visualizzato nella mia mente il posto perfetto e dovevo solo fiondarmici.
Una parola... com'è che si dice? Tra il dire e il fare...
avete mai corso con il vento e soprattutto con il vento contro? Vi è mai capitato, almeno una volta, anche solo di provare a camminare in mezzo ad una tempesta, con sotto i piedi un terreno instabile, scivoloso e magari con fastidiose foglie o polvere o terra che vi penetrano negli occhi, ve li irritano e fanno diventare rossi, ve li fanno grattare e così non resistite e vi sfregate con la mano il volto, là dove avete fastidio, peggiorando però la situazione e quindi inevitabilmente cominciate a lacrimare, tutto si appanna... per non parlare poi del fatto che il vento vi fischia nelle orecchie e vi spinge in dietro, vi frusta la faccia e ve la arrossa, la congela e la rende insensibile...
La sentite la forza del vento? Gli occhi che bruciano,le orecchie che fischiano, la pelle tirata e schiaffeggiata, i piedi che scivolano sotto le foglie, il corpo che lotta per avanzare...?
Si?
E allora potete vedere quello che io vedo, sentire quello che io sento. Ma solo in minima parte perché come ibrido non solo sono più forte e veloce, ma anche più sensibile. Non faccio fatica ad avanzare, questo no, ma sento con maggiore potenza l'urlo del vento che mi entra nelle orecchie e rimbomba per tutto il mio corpo, lo percepisco con chiarezza pungermi e raffreddarmi; le foglie mi graffiano senza darmi troppo fastidio e nemmeno insidiano i miei piedi, che corrono veloci e senza intoppi; i miei occhi sono infastiditi e se solo potessi andare alla mia velocità potrei vedere ogni cosa come al rallentatore: i rami, le radici e i tronchi... tutto si trasformerebbe in una grande scia marrone-verde. Ora vi sarete di certo fatti un'idea del gran turbinio freddo intorno a me.
Jonas
Il pensiero sorge all'improvviso, con la coda dell'occhio lo controllo, constato che regge il passo e continuo a correre. O meglio a camminare a passo svelto e con Il vento perennemente in faccia. Correvo e andava tutto bene, eravamo vicini al posto che avevo in mente ma poi...
Il mio naso si arriccia.
L'olfatto sviluppato, da lupo, aveva percepito qualcosa di estraneo.
Pericolo.
Questo è l'impulso che arriva come un fulmine al mio cevello.
Mi blocco e Jonas, preso conrtropiede, mi capitombola rovinosamente e rumorosamente addosso.
- Ma che ti prende?!- sbraita rialzandosi, mentre con entrambe le mani si toglieva la polvere e il fango di dosso
-sshh! - lo ammonisco e lui si irrigidisce: li ha visti
Occhi rossi.
Pericolo.
Spazio autrice:
Hey! Eccomi di nuovo qui con un altro capitolo! Allora... quali pericoli dovranno mai affrontare i nostri giovani Scarlett e Jonas? :)
Finalmente arriverà un po'di azione... o almeno spero! :)
Buona sera/notte a tutti e grazie mille (ancora una volta) a tutti coloro che seguono e sostengono la storia! E un grande grazie anche a chi non ha paura di darmi consigli! Sono sempre molto utili! ♡
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Hybrid [Completo]
Paranormal[Prima parte della saga - Alla fine della trama troverete le indicazioni per la lettura delle altre storie (se mai vi andasse di continuare!)] [Storia completa, da revisionare ] Trama: La diversità fa sempre paura e ancor di più in un mondo dove l...