Capitolo 15: Nessun ostacolo

1.6K 97 51
                                    

So che sarà pericoloso, ma non mi importa: il mio buon senso è andato letteralmente a farsi fottere e io me ne frego.

Elijah è più importante. Lui mi completa e ora che lo so non posso ignorarlo.

Porto lo sguardo da Jonas alla finestra, lo punto fuori sugli alberi che muovono le fronde sospinte da un lieve vento.

- ci ostacoleranno - dico senza guardarlo e lui annuisce, lo vedo con la coda dell'occhio e quindi proseguo nel mio discorso - ci incontriamo domani mattina al Johnson's City Park, quello vicino alla scuola e partiamo. Porterai tu cibo per tutti e due, io non posso farlo:sarebbe come dire palesemente "sto fuggendo". -

Occhi-di-ghiaccio annuisce ancora e non fiata

- allora a domani - dico e lui finalmente apre bocca

- qualunque cosa accada io sarò sempre con te dolcezza - dice e mi stampa un dolcissimo bacio sulla fronte per poi uscire e aggiungere, ancora al limite della porta, che in frigo aveva solo scamorza e speck

- andrà benissimo! - esclamo

Sa o no che non sono schizzinosa?

Poi sorrido di gusto: lo sapeva eccome, era solo uno dei suoi soliti scherzi.

Lo vedo sorridere beffardamente e poi andare via.

Ora sono sola. Sola in una stanza vuota. Mi alzo a chiudere la porta e poi mi rimetto sul letto, mi ci stendo sopra a pancia all'aria e fisso il soffitto, lo faccio per ore pensando a quello che avrei fatto, a come avrei agito, che strade avrei percorso il giorno dopo. Il tempo passa veloce e inesorabile senza che io me ne renda conto, le nuvole scorrono fuori dalla finestra, mentre io sono ancora nella stessa posizione a guardare il soffitto della mia piccola stanza.

Penso ad Elijah.

Com'è fatto? 
Che suono ha la sua voce?
Qual è il suo colore preferito?

Queste e altre piccolezze incominciano a vorticarmi nella testa.
Sento bussare alla mia porta. È mia madre.

- tesoro il pranzo è in tavola... - mi dice speranzosa, ma non ho fame e glielo dico - per favore - ripete - papà ha bisogno di vederti li con noi, a dargli anche solo un barlume di normalità. -

Rimango in silenzio. Capirà.

- ha bisogno più di quanto credi di vederti a quel tavolo Scarlett -

Una pausa.

Forse se ne va

Ma non sento alcun passo

- tesoro - ripete - se si comporta così un motivo c'è. E te lo dirà se glielo consentirai. -

La cosa incomincia a incuriosirmi. Sa come usare le sue carte, ma del resto è mia madre.

- so che partirai con Jonas domani e non te lo impedirò -

Cosa? Dice sul serio?

- quindi, ti prego, vieni di là a mangiare. Saluta tuo padre e lascia che si spieghi. Lascia che lo faccia senza interruzuoni -

- e va bene - dico io - va bene - ripeto sbuffando e facendo alzare una ciocca di capelli nero-grigi.

Mi ha convinta e così mi alzo, apro la porta e vado in cucina.

Tanti piccoli odori mi pizzicano e solleticano le narici.

Pasta
Pomodoro
Basilico. Basilico fresco.
Formaggio.

Hybrid [Completo]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora