Prologo

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Ciao! Io sono Samantha, sono una comune sedicenne che, non essendosi adattata alla società, fa difficoltà ad approcciarsi con gli altri. Come già detto, essendo banale, fisicamente non son uno spettacolo, sono una giraffa esageratamente alta, ho gli occhi di un colore che non ho mai capito, un insieme di un verde acceso, un azzurro mare e con l'aggiunta di alcune paiuzze marroncine. Fisicamente sono robusta, ciò non significa che sono obesa ma nemmeno anoressica, il giusto con un po' di pancia. I miei capelli sono di un castano scuro naturale, sono lunghi e morbidi.

Mia madre ha deciso di abbandonarmi all'età di 5 anni, lasciandomi con mio padre da poco arrivato in Italia da Orlando e andando a rifarsi una famiglia e una vita.
Grazie a questo però sono cresciuta bilingue e questo mi ha giovato.
Io ho sempre cercato di non pesare troppo a mio padre ed è proprio per questo, per il bene di entrambi che dovemmo andarcene dall'Italia.
Così, su tutti gli Stati Uniti mio padre decise di trasferirsi a Chicago, nel sobborgo dell'Homan Avenue, un piccolo rione sotto il binario del treno.
Il viaggio fu lungo, oserei dire interminabile ed il fuso orario aggravò il tutto. Arrivati cercammo subito le valigie, entrambi avevamo bisogno di una sigaretta.
Dopo circa venticinque minuti decisero di farsi vedere, le prendemmo e dopo qualche minuto riuscimmo ad uscire dall'aeroporto con le valigie. Avevo appena acceso la sigaretta quando un ragazzo mi si avvicinò e mi prese l'accendino, lo usò e tornandomelo inarcò la parte sinistra della bocca e se ne andò dai suoi amici che iniziarono a dire frasi sprezzanti quali "Abbiamo trovato una compagnia da lontano, amico!" Mettendolo in imbarazzo.

Pack Leader / / Ethan CutkoskyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora